sabato 30 ottobre 2010

Somaglia - La Palladio ha bonificato la Monticchia - Ma solo dopo un ultimatum della Provincia il materiale ha lasciato l’azienda, si attendono le analisi per chiudere la vicenda - Spesi 400mila euro per rimuovere tonnellate di fanghi al cromo

Dopo dieci anni di annunci, promesse e proroghe, i fanghi grigio-verdi contaminati da cromo trivalente che si erano sedimentati negli ultimi 500 metri del colatore Monticchia a Somaglia sono stati rimossi: di circa 400mila euro il preventivo della bonifica, pagata dalla Conceria Palladio, in ottemperanza a obblighi assunti anni addietro con la Provincia di Lodi. Ente che però in estate è stato costretto a dare un ultimatum all’azienda. Perché, anche se in questi giorni dal comune di Somaglia assicurano che i camion stanno portando via le decine di tonnellate di fanghi contaminati, i tempi concordati dalla conferenza dei servizi del dicembre scorso sarebbero stati in parte disattesi. Era sì previsto che i fanghi venissero stoccati provvisoriamente, al coperto, in uno dei capannoni della conceria dismessa, ma erano stati indicati anche termini per la loro rimozione e lo smaltimento in discariche. Il deposito temporaneo nel capannone si era però protratto oltre il previsto e una comunicazione al riguardo era arrivata anche all’attenzione della procura della Repubblica. I fanghi erano stati rimossi dal fossato a partire dalla primavera, con un intervento delicato anche sotto il profilo idraulico: l’Arpa, ormai più di dieci anni fa, aveva sollevato la questione della colorazione anomala del tratto di Monticchia dallo scarico della Palladio in località Cà Bianca fino quasi alla foce nel colatore Mortizza – Ancona, e le analisi avevano confermato la presenza di cromo, un metallo ampiamente utilizzato per stabilizzare e rendere imputrescibili le pelli soggette a concia. Che fosse una responsabilità dei nuovi proprietari vicentini dell’azienda o di precedenti gestioni, questo poco ha rilevato: a un certo punto la Provincia di Lodi aveva deciso di subordinare all’attuazione della bonifica il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico della conceria, e l’ultima determina di proroga al rispetto di questa prescrizione, datata 2006, ha innescato due procedimenti penali, tuttora in corso.Dall’estate del 2007 la conceria ha cessato le attività ma il cromo nella roggia è rimasto. E così quest’anno, finalmente, si è attuata la bonifica. «A metà settembre la conceria ci ha comunicato l’avvio della rimozione dei fanghi dal capannone, indicando anche le aziende incaricate – spiega il sindaco di Somaglia Piergiuseppe Medaglia – e ci risulta che la movimentazione stia avvenendo». Già disponibili anche i primi esiti delle analisi sul contenuto di inquinanti di questi fanghi, un dato da cui dipende la classificazione, o meno, di rifiuti pericolosi. Prima di poter dichiarare chiusa la bonifica sarà necessaria una seconda conferenza dei servizi, alla luce delle analisi di rischio sul colatore Monticchia, per capire se il contenuto di inquinanti nell’alveo è tornato sotto le soglie di legge o se sarà necessario un nuovo intervento con gli escavatori. Il futuro dello stabilimento, che dava lavoro a una quarantina di addetti, resta invece incerto: pur dopo investimenti ben superiori ai 10 milioni di euro, anche per il potenziamento del depuratore, la procura della Repubblica di Lodi sembra ritenere che non fosse sempre garantito il rispetto dei limiti di contaminazione delle acque di scarico. Come è emerso in una delle ultime udienze del “processo Palladio” in aula, nel 2006 uno degli imprenditori avrebbe confidato al telefonino: «Siamo abbastanza a norma». Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...