giovedì 5 maggio 2011

Corte Palasio - Le lastre sono frantumate e interrate: nuovo appello del Parco Adda Sud. Amianto “dimenticato” nei campi. A un mese dalla segnalazione nessuno paga lo smaltimento

A distanza di un mese, ancora nessuno ha rimosso l’eternit sotterrato nei campi del Parco Adda Sud, in località Ca’ del Conte a Corte Palasio. Le lastre, in parte frantumate e quindi ancora più pericolose per l’ambiente, erano state scoperte all’inizio di aprile dalle guardie ecologiche del Parco, nell’area di proprietà di una azienda agricola; ma ieri, dopo aver fatto un controllo, si è scoperto che il materiale era ancora nella stessa posizione.Del caso si era occupato il Comune di Corte Palasio, che con il vicesindaco Dario Maddé e il vigile aveva fatto un sopralluogo. Ma l’amianto (per la maggior parte sottoterra) era ai lati di una strada privata chiusa con la sbarra: quindi, secondo la legge, allo smaltimento avrebbe dovuto provvedere il proprietario dell’area, facendosi carico anche dei costi. «Ma i privati accampano mille scuse, dicono che loro lo hanno trovato lì e non c’entrano nulla e alla fine il lavoro non lo fanno» lamenta il presidente del Parco Adda Sud, Silverio Gori.Così ora si cercherà di correre ai ripari. Visto che la zona interessata è al confine con i comuni di San Martino e Cavenago, il Parco invierà nei prossimi giorni anche a queste amministrazioni una comunicazione di quanto ritrovato e del lavoro che andrebbe fatto, facendo anche “pressioni” affinché venga trovato un accordo sulle spese che porti finalmente alla rimozione di quello scempio.Quasi contemporaneamente al ritrovamento di Corte Palasio, ne era stato fatto un altro analogo a Cavenago, in località Persia. Qui erano stati scaricati almeno due furgoni carichi di lastre di eternit, rimaste tutte in superficie e ben visibili dalla strada che si dirama dalla provinciale 26 verso l’Adda morta. In questo caso si è fatto carico il Comune dello smaltimento: dopo la prima segnalazione, una ditta specializzata è stata incaricata per svolgere quel lavoro, eseguito nel giro di pochi giorni.La speranza ora è che anche a Corte Palasio i rifiuti pericolosi vengano rimossi al più presto. Fonte: Il Cittadino
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