Amore e Carità al centro dell’Omelia dell’Arcivescovo Scola.
Anche il meteo, contrariamente alle
previsioni di pioggia, ha contribuito alla riuscita dell’attesa visita
del Cardinale Angelo Scola nella Parrocchia di San Giuliano Martire.
Ad accoglierlo sul Sagrato il Parroco don Lino Maggioni, il
Vicario Don Stefano Crespi, le autorità Civili con il Sindaco
Lorenzano e gli Assessori Piraina, Lucà e Dima, le Autorità Militari
con il Tenente Mechilli e il Comandante della Polizia Locale Simighini.
Inoltre le Associazioni presenti sul territorio con i loro Gonfaloni, e
una rappresentanza della numerosa comunità peruviana residente in
Città.
La festa, è cominciata con la Banda che ha intonato O mia bela
Madunina, e i saluti calorosi dei bambini dell’oratorio che gli hanno
rivolto un saluto e anche regalato una maglietta autografata da tutti
loro!
L’ingresso nella Chiesa gremita è stato salutato con un caloroso
applauso a cui è seguito il discorso di benvenuto del Prevosto con
qualche accenno di presentazione della vita della comunità.
Ma il momento più intenso della celebrazione, è stata l’omelia.
Legata alla letture del giorno, con ampio respiro sul tema: Amore e
Carità. Il Cardinale ha ricordato che l’uso del termine Amore lo si
restringe quasi solamente al sentimento tra un uomo e una donna,
all’innamoramento. Ma l’Amore di cui parlava Gesù è molto più ampio:
Dar la vita per i propri amici, volere il Bene dell’altro, amare il
prossimo, sono solo alcune delle estensioni del termine.
L’altro tema, diretta conseguenza dell’Amare, è la Carità. Non c’è
Fede senza le opere, non c’è Amore se non c’è Carità. Non c’è Carità se
non si condivide il bene comune. Il Cardinale ha ricordato quanto fa
la Caritas, a cominciare dalle realtà locale, per continuare alla
grande raccolta fondi che ha iniziato la Diocesi di Milano qualche anno fa a sostegno di
numerose famiglie colpite profondamente dalla crisi economica.
Alla fine della celebrazione, il Cardinale ha salutato e ringraziato per l’accoglienza, esortando a continuare la proficua collaborazione tra tutti per il bene della comunità.
Si è poi recato nella vicina Sala delle esposizioni, dove, invitato
dalla comunità peruviana, ha inaugurato la Mostra da loro allestita,
dedicata alla Madonna di Chapi, ( la cui festa sarà il 1° Maggio
prossimo).
E’ stato quindi ospite in oratorio per un sobrio pranzo con i sacerdoti del Decanato.
Uscendo l’Arcivescovo salutava
cordialmente e stringeva mani..Il nostro Prevosto, gli presentava
alcune persone, così è arrivato anche il mio turno: Lei è Angela, fa
parte del Consiglio Pastorale. E oggi ero di corvée come servizio
d’ordine e accoglienza.
Ho saputo a gennaio che sarebbe arrivato l’Arcivescovo in visita.
Felicità ma molto timore per come sarebbe stato oggi. Qualche giorno fa
abbiamo avuto le disposizioni di come doveva essere il servizio
d’ordine…
Io dovevo tener d’occhio giornalisti e fotografi…Durante la celebrazione
era loro vietato muoversi…fortuna abbiamo un luogo sovrastante dove
farli accomodare. Questa rigidità mi ha un po’ infastidita, pensando a
Papa Francesco che appena eletto, è andato in strada fuori porta e
fuori programma…con la scorta impaurita…
Ma poi, oggi, è andato tutto bene, lui è stato molto cordiale e
anche con i bambini è stato molto affettuoso. Alla fine ho pensato che
prima di essere
Cardinale, è un uomo, e Dio ci ha chiesto di essere “fratelli”. Non mi faceva più timore… Fonte: Recsando
P.S. questa è la mia personale testimonianza - Angela Vitanza
Redazione RecSando - Angela Vitanza
Servizio Fotografico di Luigi Sarzi Amadè
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