Il parco della Vettabbia a Chiaravalle
diventerà la porta verde di Milano in previsione di Expo 2015. La zona
tra Vaiano Valle, Porto di Mare e Rogoredo alle porte di San Donato,
area di interesse per l’accesso al Parco Sud non è però scevra di
problemi legati a viabilità e alla cura del territorio.
I lavori per la realizzazione del Parco Vettabbia,
tra Nosedo e Chiaravalle, all’interno di uno degli ambiti di maggior
pregio del Parco Agricolo Sud sono iniziati infatti tra immondizia e
viabilità di collegamento poco funzionale.
Il Parco Vettabbia nasce come intervento di compensazione ambientale del depuratore di Nosedo e sarà aperto nell’estate del 2015, sarà legato al tema dell’acqua, grazie alla creazione di un sistema di fitodepurazione di una parte delle acque del depuratore di Nosedo. In questo modo la rete idrica minore sarà rivitalizzata utilizzando le acque depurate immerse nei canali e nelle rogge presenti nel parco.
All’interno del parco, poi, correranno 4 chilometri di ciclabili, collegati con la pista in fase di realizzazione Lodi-Chiaravalle. Attualmente niente di tutto ciò è presente con bicilette che corrono lungo le macchine per raggiungere l’abbazia, segnali indicatori che probabilmente sono i medesimi posati 23 anni fa al momento del battesimo e infine diversi i punti presi di mira dalle discariche e carcasse di auto abbandonate. Molto dunque il lavoro da compiere.Fonte: MilanoToday
Il Parco Vettabbia nasce come intervento di compensazione ambientale del depuratore di Nosedo e sarà aperto nell’estate del 2015, sarà legato al tema dell’acqua, grazie alla creazione di un sistema di fitodepurazione di una parte delle acque del depuratore di Nosedo. In questo modo la rete idrica minore sarà rivitalizzata utilizzando le acque depurate immerse nei canali e nelle rogge presenti nel parco.
All’interno del parco, poi, correranno 4 chilometri di ciclabili, collegati con la pista in fase di realizzazione Lodi-Chiaravalle. Attualmente niente di tutto ciò è presente con bicilette che corrono lungo le macchine per raggiungere l’abbazia, segnali indicatori che probabilmente sono i medesimi posati 23 anni fa al momento del battesimo e infine diversi i punti presi di mira dalle discariche e carcasse di auto abbandonate. Molto dunque il lavoro da compiere.Fonte: MilanoToday
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