Sono i residenti della zona di San Donato a
lanciare l’allarme con una serie di foto in cui si notano i muri del
complesso che ospita gli storici negozi quasi completamente ricoperti da
scritte e disegni realizzati con le bombolette spray.
Viene inoltre segnalato che manca una rampa di accesso per raggiungere le attività commerciali, mentre altre lamentele sono puntate sul retro, dedicato ai rifiuti dove, in assenza di altri spazi, i negozianti della zona depositano da sempre la spazzatura, approfittando del tratto che si estende in prossimità delle uscite secondarie.
Diversificati dunque i problemi registrati, da un lato teppisti che hanno reso un importante patrimonio del territorio quasi inguardabile e dall’altro le condizioni critiche della struttura inclusa la mala gestione da parte degli operatori. Dal Comune viene chiarito che per quanto concerne gli imbrattamenti a opera dei writer spetterà ai privati l’onere di imbiancare la facciata.
Viene inoltre segnalato che manca una rampa di accesso per raggiungere le attività commerciali, mentre altre lamentele sono puntate sul retro, dedicato ai rifiuti dove, in assenza di altri spazi, i negozianti della zona depositano da sempre la spazzatura, approfittando del tratto che si estende in prossimità delle uscite secondarie.
Diversificati dunque i problemi registrati, da un lato teppisti che hanno reso un importante patrimonio del territorio quasi inguardabile e dall’altro le condizioni critiche della struttura inclusa la mala gestione da parte degli operatori. Dal Comune viene chiarito che per quanto concerne gli imbrattamenti a opera dei writer spetterà ai privati l’onere di imbiancare la facciata.
Per quanto riguarda i restanti
aspetti a prendere la parola è l’assessore con delega all’ambiente
Andrea Battocchio, il quale precisa che il Comune è già intervenuto più
volte per ripulire e sistemare il retro al fine di ripristinare un clima
di ordine e che per quanto riguarda l’accumulo dei rifiuti al momento
non esistono molte soluzioni alternative, se non la valutazione di un
progetto di sistemazione complessiva, che significherebbe ampliare gli
spazi in prossimità degli ingressi principali dei negozi per contribuire
alla risoluzione del problema.
Fonte: MilanoToday
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