È datata venerdì 8 novembre 2013 la delibera della Gunta del comune
di Milano che consentirà la vera rinascita di Cascina Linterno (area
nord ovest del Parco Sud).
È quella che aprirà la gara pubblica per
l'assegnazione dei lavori di restauro, che partiranno entro giugno 2014.
La Cascina Linterno sarà risanata in tutte le sue parti e sarà agibile
in modo permanente per ospitare eventi e attività. Viene così
approvato il progetto definitivo per il risanamento conservativo della
cascina elaborato dal Politecnico di Milano, in collaborazione con i
tecnici dell'assessorato ai Lavori pubblici del Comune e approvato dalla
Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano. Il
progetto si articola in due parti. La prima riguarda la messa in
sicurezza della parti strutturate in legno: tettoia, solai e capriate.
La seconda prevede la messa in sicurezza dei locali, nei quali verrà
realizzato sia l'impianto di riscaldamento sia quello elettrico. La
durata dell'opera è di 240 giorni e il costo dell'operazione sarà di
1.500.000 euro, in parte provenienti da oneri di urbanizzazione (un
milione di euro dal piano integrato Calchi-Taeggi), in parte finanziati
dalla Fondazione Cariplo. La vicesindaco Ada Lucia De Cesaris spiega che
"È importante che i tempi del restauro vengano: la cascina è un valore
per la città e proprio in questi giorni siamo dovuti intervenire per una
manutenzione d'emergenza. Presto saremo pronti anche con il progetto di
gestione che vogliamo costruire con la zona e con quei cittadini che
con tanto impegno oggi stanno garantendo il presidio e la vita della
cascina, che è e sarà una delle porte fondamentali di congiunzione tra
la città e il grande Parco Sud".
Cronistoria di un patrimonio sopravvissuto miracolosamente
Cascina Linterno non è solo una delle tante cascine in stato
d’abbandono: è un monumento storico tutelato nel marzo 1999 dal
Ministero dei Beni Culturali e sopravvissuto miracolosamente
all'incontrollata espansione urbanistica del dopoguerra insieme al suo
prezioso territorio agricolo, di cui si hanno le prime notizie
documentate in una pergamena, la "Carta Investiture" del 1154,
conservata nella Canonica di Sant'Ambrogio. Un’antichissima
tradizione la lega indissolubilmente a Francesco Petrarca. Linterno era
la sua residenza di campagna, la “deliziosa solitudine” come amava
definirla, dove amava rifugiarsi per sfuggire alla già allora caotica
vita cittadina. Negli anni che vanno dal 1924 al 1941, alla Linterno
venivano dai paesi vicini e da ogni zona di Milano i disperati, gli
sfiduciati dei medici, la gente semplice; tutti erano accolti da Don
Giuseppe Gervasini, un energico prete dalle maniere forse un poco rudi ma dal cuore d’oro. Aveva fama di guaritore; il suo nome
non dice molto a chi non lo ha conosciuto, anche se la sua fama
miracolistica aveva inquietato molto la Curia milanese, la gente lo
conosceva di più come “el Pret de Ratanà” ovvero il prete di Retenate,
un tempo frazione di Vignate e ora nel territorio del Comune di Rodano. Nel
1994, si è costituita l’Associazione Amici Cascina Linterno. Obiettivo
dichiarato: contrastare un progetto urbanistico che prevedeva la
riconversione dell’intero complesso da agricolo a residenziale,
cancellando così per sempre la sua secolare vocazione storica ed
agricola. Il comparto agricolo è chiuso dal 2002 a seguito dell’allontanamento dell’agricoltore da parte dell’allora proprietà (Gruppo Cabassi). Dal
2005 al 2010, grazie a un accordo stipulato con il Gruppo Borio
Mangiarotti, subentrato ai Cabassi, la Chiesetta e alcuni locali sono
stati riassegnati, in comodato, all’Associazione Amici Cascina Linterno.
Ciò ha permesso di dare continuità alla qualificata attività sociale e
culturale per la quale l’Associazione ha ricevuto, il 7 Dicembre 2003,
l'Attestato di benemerenza civica in occasione della Cerimonia per
l’assegnazione degli Ambrogini d’Oro.
Il Progetto culturale dell'Associazione
Nel giugno 2010, la Cascina è stata definitivamente acquisita dal Comune
di Milano e “presa in carico” dal Servizio Agricoltura operante
nell’allora Settore Attività Produttive. Il 21 Dicembre 2012 è stato
sottoscritto il Contratto di collaborazione ed il Comodato d’uso con il Settore Cultura del Comune di Milano. Ciò ha permesso di poter nuovamente predisporre
“all’interno della Linterno” le iniziative socio-culturali
dell'Associazione. Mediamente, ogni anno, ne organizzano circa 25,
completamente autofinanziate e di buon livello qualitativo per offrire
alla cittadinanza significativi momenti di aggregazione, di divulgazione
della conoscenza e di crescita culturale. Tra le principali ricordiamo i
convegni sullo spirito “bucolico” del Petrarca, le conferenze
sull’agricoltura storica, sulle cascine e sul sistema delle acque
(marcite e fontanili), su Don Giuseppe Gervasini (El Pret de Ratanà) e
sulla milanesità, il corteo storico medievale in maggio, il falò di
Sant’Antonio in gennaio, la suggestiva “lusiroeula” (lucciolata) di fine
maggio nel Parco delle Cave e le conferenze sull’astronomia con
l’osservazione delle stelle cadenti nelle notti delle Perseidi (San
Lorenzo) in agosto. Particolare attenzione viene posta alla divulgazione
delle caratteristiche peculiari non solo della Cascina ma anche del suo
bellissimo comprensorio agricolo che ancora mantiene, pressoché
intatti, gli aspetti di paesaggio arcaico, tipico del Contado Milanese
anteguerra, con le caratteristiche stradine in terra battuta, le aree
coltivate, i manufatti e i canali della rete irrigua e due superstiti
“quadri” di marcita, ancora funzionanti e tra le ultime nel territorio
milanese.
Coltivare la storia della cascina
Cosa succederà, una volta restaurata, nella cascina? Oltre a
mantenere tutti gli eventi di coinvolgimento della cittadinanza, gli
Amici di cascina Linterno propongono di realizzare un museo della
fatica, che consisterebbe in una collezione di attrezzi agricoli,
attraverso i quali raccontare il passato contadino della Linterno e del
territorio circostante. La seconda proposta porta la firma del Comitato
salvaguardia ambiente e cultura (Csa): un museo interattivo dedicato a
Francesco Petrarca. Il modello, spiega uno dei soci del Csa, Marco
Righini, sarebbe il Museo storico dell’età veneta di Bergamo. Il
comitato ha ricevuto il sostegno di Italia nostra e del Touring club.
Anche Regione Lombardia si sarebbe detta interessata. L’associazione
da mesi sostiene anche l’elezione di Petrarca a testimonial di Expo
2015, facendo della Linterno un crocevia di flussi turistici. Anche in
questo caso il Csa ha testimonial d’eccezione: il critico d’arte
Philippe Daverio, lo storico Carlo Bertelli e il responsabile dei centri
culturali cattolici, monsignor Giovanni Balconi. La casa del
Petrarca rappresenta una porta importante tra Milano e il Parco Sud. La
circondano campi e marcite, una forma di irrigazione a gravità tipica
della pianura padana. Un pezzo di storia che continuerà a vivere anche
per le future generazioni.Fonte: Associazione Parco Sud Milano
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