giovedì 19 dicembre 2013

Pittura e Arte: Da Santeramo a Napoli, la magnifica pittura di Francesco Netti


F.  Netti - "La lettura"

Francesco Saverio Netti (Santeramo in Colle, 24 dicembre 1832 – Santeramo in Colle, 28 agosto 1894) è stato un pittore e letterato italiano, fu allievo del Bonolis, De Napoli e De Vivo.
Fin da giovinetto Francesco, prima per motivi di studio poi per motivi professionali e di lavoro trascorre quasi cinquant’anni della sua vita lontano dalla cara famiglia e dal paese di origine. Nel 1843, a 11 anni, va a Napoli nel collegio “San Carlo alle Martelle” dei padri scolopi per effettuare gli studi ginnasiali; rimane a Napoli per conseguire ad appena 22 anni la laurea in giurisprudenza, per frequentare le lezioni di pittura presso lo studio del pittore Domenico Morelli e presso l’accademia delle Belle Arti (1855); studia pittura pure a Roma (1856-1859); fa viaggi a Firenze, Torino, Venezia, Padova, Ferrara, Bologna, Ravenna. L'amicizia con artisti allora rinomati e frequentatori di Napoli (Giuseppe Bonolis, Tommaso De Vivo, Michele De Napoli, Vincenzo Irolli prima e poi Adriano Cecioni, Marco De Gregorio, Giuseppe De Nittis, Federico Rossano, Camillo Miola) lo rendono esperto non solo nell’arte pittorica ma anche nel campo letterario e della critica d’arte tanto da essere incaricato ufficialmente di scrivere articoli e recensioni per conto del neo “Regno d’Italia” su mostre ed esposizioni nazionali ed internazionali. Netti è stato pure in Francia (1866-1871) e precisamente a Parigi, Fontainebleau e a Grez: incontra e stringe amicizia con altri artisti (Giuseppe Palizzi e degli aderenti della “Scuola di Barbizon). Un gradito viaggio-crociera nell’oriente (luglio 1884) offertogli dall’amico e mecenate Giuseppe Caravita Principe di Sirignano allarga ancora gli orizzonti artistici di Francesco Netti: il fascino del mondo orientale per gli ambienti naturali, architettonici, paesaggistici e umani offre a Netti numerosi spunti per passare a una nuova, intensa e inedita produzione. Dall’esperienza del viaggio e dai cimeli portati dall’oriente (tappeti, piante, abiti, schizzi e foto oggetti che orneranno i suoi ambienti di lavoro). Un altro filone importante della produzione artistica di Francesco Netti è legato al paese natìo: Santeramo. Potremmo rileggere una appassionata lettera inviata dal venticinquenne Netti al suo maestro di pittura Domenico Morelli nel lontano 19 luglio 1859 nella quale si lascia andare in espressioni non certo benevoli verso i nostri concittadini. Nonostante giudizi di età giovanile poco lusinghieri verso i santermani, tuttavia le periodiche permanenze a Santeramo dovute al forte legame con la sua famiglia, la necessità in età avanzata di curare con l’aria salubre del paese natio la salute malferma, l’attenta osservazione della dura vita dei contadini (si conservano fotografie fatte da Netti), l’attenzione per scorci paesaggistici delle nostre brulle campagne e del piccolo paese costituiscono fonti di ispirazione artistica in vari momenti della produzione pittorica e specialmente nell'ultimo periodo quando è avviato verso le nuove tecniche dell’impressionismo. Nel 1871 Netti ritorna a vivere a Napoli ove continua a frequentare il gruppo della Scuola di Resìna. Nel periodo degli scavi archeologici a Pompei ed Ercolano produce dal 1875 al 1877 molti quadri ispirati al mondo antico o pompeiano.

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