Il ministro della Giustizia: "Proporrò l'introduzione del reato di omicidio stradale". La mamma di Andrea De Nando, investito a Peschiera il 30 gennaio 2011: "Sono commossa: senza questa norma il codice penale continua a essere complice di chi mina la vita altrui".
Peschiera Borromeo, 1 gennaio 2014 - Quasi quattro anni dopo quel terribile pomeriggio del 30 gennaio 2011, in cui il suo Andrea De Nando morì a Peschiera Borromeo investito da una Citroen, il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ha
annunciato: "Entro gennaio porterò in Consiglio dei Ministri un
pacchetto di norme sulla giustizia che conterra' anche l'introduzione
del reato di omicidio stradale".
Oggi, Elisabetta Cipollone non si dice solo soddisfatta ma anche ''commossa'' per l'annuncio e da tempo si batte per i diritti delle vittime della strada.
Andrea De Nando aveva quindici anni, quel giorno in cui fu ucciso mentre attraversava la strada sulle strisce a Peschiera Borromeo (Milano)
nel 2011. Nei giorni scorsi la mamma ha indirizzato proprio al ministro
una lettera aperta. "Sono anni che ci stiamo battendo - ha osservato
Cipollone, che e' fra i fondatori dell'associazione Italia Vera - e
spero che questo rappresenti un'inversione di tendenza alla superficialita' e che finalmente questa tipologia di reato possa avere il giusto spazio all'interno del codice penale che, non prevedendolo, continua silente la sua complicita' con persone che, senza alcun senso della vita, minano ogni giorno la vita altrui''.
''L'introduzione
del reato specifico, che resti o meno nel colposo - ha aggiunto la
presidente dell'associazione Barbara Benedettelli -, e' fondamentale per
dare una propria 'fisionomia' a un reato che fa oltre 10 vittime
al giorno''. Fonte: Il Giorno
Nessun commento:
Posta un commento