domenica 5 giugno 2016

San Donato, famiglie sfrattate. Tensione alle stelle

Quindici famiglie abusive finiscono sotto sfratto e in città si alza la tensione. 

Hanno paura di rimanere in mezzo a una strada, chiedono un alloggio definitivo in cui vivere con i figli. E così ieri mattina una delegazione degli abusivi è andata sotto il municipio a cercare aiuto. Le famiglie sono in difficoltà. «Sono entrata abusivamente in questa casa nel2006 perché non avevo alternative: in famiglia eravamo in difficoltà economica, lavorava solo mio marito e non riuscivamo più a pagare il mutuo. La banca si è ripresa l’appartamento di San Giuliano, noi eravamo disperati e per una settimana abbiamo perfino dormito in auto con i bambini piccoli», racconta Francesca Costanzo, portavoce delle famiglie abusive.«E’ vero che abbiamo occupato la casa, ma in questi anni abbiamo sempre pagato l’affitto all’Aler e ilComune ci ha perfino concesso la residenza – ricorda la donna –. I miei figli hanno frequentato le scuole diSan Donato e Aler ha emesso perfino i bollettini dell’affitto. Mi chiedono 1.300 euro a trimestre, ma sono troppi: io però pago regolarmente 200 euro al mese. I miei soldi li hanno sempre incassati, ora all’improvviso ci hanno annunciato lo sfratto. E’ una situazione assurda». I nuclei familiari che vivono in questa situazione sono 15 su 480 appartamenti popolari, sono tutti dislocati nei condomini di Aler di via Moro e via Jannozzi. «Ci vergogniamo di essere marchiati come abusivi – si sfoga Francesca Costanzo – siamo in questa situazione per bisogno e non certo perché ci piace. Per anni hanno fatto tutti finta di niente: in casa abbiamo perfino l’allacciamento del gas e dell’acqua, eppure se non ci volevano qui non dovevano accettare i nostri soldi per così tanti anni. Quando ho sfondato la porta, io e mio marito ci siamo auto denunciati ai carabinieri e in dieci anni nessuno ci ha mai detto niente. La casa è un nostro diritto, qualcuno cui deve aiutare». Ieri mattina una delegazione degli inquilini è andata alla sede dell’Aler di Rozzano, ma la risposta non è piaciuta. «Continuano a dirci che dobbiamo liberare le case, negli uffici ci hanno detto che sono stati i sindaci i Milano e dell’hinterland a dare il via libera agli sfrati. Tra noi c’è una famiglia con un bambino di 4 mesi, non è possibile che finiscano in mezzo a una strada, una soluzione ce la devono trovare».Fonte: Il Giorno

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