giovedì 6 febbraio 2020

Addio Kirk Douglas, icona di Hollywood, aveva 103 anni

Figlio di un venditore di stracci ebreo, secondo la sua autobiografia, fa buoni studi (Accademia di arte drammatica) e lo troviamo debuttante a Broadway nel 1941. Notato dagli agenti della Paramount si trasferisce a Hollywood dove vive la canonica trafila prima di ottenere una parte importante in Lo strano amore di Martha Ivers. D. fa parte della seconda generazione del cinema parlato", come Lancaster e Peck e Holden, dopo quella dei Cooper e dei Bogart e la sua attitudine è quella di una maggior ricerca e consapevolezza, e anche dolore. L'eroe non è più buono, per lo meno non è più soltanto buono. Nei film è spesso l'ambizioso che si audistruggerà (Il campioneLe vie della cittàLe catene della colpa). Biondo, lineamenti classici, fisico da atleta vero, esuberante, estroverso, D. ha una presenza straordinaria e un'espressione quasi travolgente. La grande occasione gliela dà Billy Wilder nel '51 affidandogli il ruolo di Tatum, giornalista senza scrupoli ne L'asso della manica. E' ormai una delle figure più rilevanti di Hollywood. Un altro grande cinico è il produttore impersonato da D. ne Il bruto e la bella di Minnelli. E' la volta del gran maestro Kubrick a dargli una grande chance nella parte dell'avvocato militare nel declamato Orizzonti di gloria. E' anche un ottimo westerner: eccolo Doc Hollyday in Sfida all' O.K. Corral. Di Spartacus, oltre che protagonista è anche produttore, esercizio improbo, dovendosi confrontare con lo stesso Kubrick, personaggio certo non facile. Successivamente D. alterna scelte buone e mano buone: western discreti, iniziative impegnative (Il compromesso di Kazan). E non si risparmia in attività sociali e politiche, impegnandsi come "ambasciatore" americano in certi paesi del terzo mondo. Negli anni novanta è diventato uno scrittore, discreto. Racconta sempre un piccolo aneddoto: una volta a Beverly Hills è stato fermato da una ragazza che ha esclamato: ma lei è il papà di Michael Douglas. Michael è un grande del cinema contemporaneo, ha già vinto un Oscar (sempre negato a Kirk), porta con onore il testimone di suo padre. Ma... non è suo padre. Fonte: Ansa

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