Pezzi di intonaco a terra e una grossa crepa nel muro: intervento di
messa in sicurezza per l’antica chiesa di San Rocco, in pieno centro a
Codogno. Sono iniziati ieri mattina (termineranno in settimana) i lavori
che dovranno garantire la tenuta strutturale dell’edificio d’angolo tra
le trafficate via Carducci e via Dante: un immobile decrepito e da
tempo in stato di abbandono, che mai lascerebbe intuire il valore
storico delle proprie murature scrostate, custodi del ricordo di una tra
le più antiche chiese di Codogno, quella di San Rocco appunto, la cui
origine si attesta alla fine del 1400.
Le piogge battenti dei giorni
scorsi hanno ridato fiato a preoccupazioni già segnalate in municipio e
tutte legate alla stabilità dell’edificio. A tornare ad impensierire, ad
esempio, il fatto di aver trovato già in passato alcuni pezzi di
intonaco a terra. A non piacere è poi la grossa crepa nei muri
dell’edificio, proprio sull’angolo tra la via Carducci e la via Dante,
così come sotto osservazione da tempo è anche la tenuta della pensilina
del porticato “posticcio”, aggiunto in epoca moderna alla facciata.
Tutti problemi che si sarebbero già risolti se in questi anni fosse
partita la riqualificazione dell’intero complesso di San Rocco:
sull’area, infatti, è previsto un piano di recupero di natura privata
per risanare l’immobile, da riconvertire in appartamenti e uffici. I
tempi di crisi hanno però bloccato il mercato dell’edilizia. Risultato:
fermo al palo anche il restyling dell’antica chiesa di San Rocco. Ancora
ieri, a confermare lo stallo, è stata la stessa proprietà
dell’immobile: «L’intervento di San Rocco non si fa, tutto rinviato a
tempi migliori». Il problema della sicurezza però resta. A farlo
presente alla proprietà è stato il Comune: nessuna ordinanza, piuttosto
l’esplicito sollecito a intervenire con celerità per mettere in
sicurezza quest’edificio che, in diverse sue parti, potrebbe addirittura
non reggere neppure il peso di una abbondante nevicata. I lavori
iniziati ieri rispondono proprio a questa esigenza: il porticato
“posticcio” verrà eliminato, tiranti “ad hoc” saranno installati là dove
è la crepa che preoccupa, “imbrigliature” strutturali verranno
posizionate nei punti critici. Il tutto, per un intervento che terminerà
con la posa di pannelli a copertura di tutta la facciata. Nel 2007
l’antico complesso di San Rocco era stato a un passo dalla demolizione.
Il primo progetto di intervento edilizio presentato in comune dalla
proprietà, infatti, prevedeva l’abbattimento dell’immobile, sulla cui
area avrebbe dovuto sorgere un nuovo complesso abitativo con locali
commerciali a piano terra e appartamenti ai piani superiori. A bloccare
il via libera alle ruspe era però stato l’intervento dell’associazione
Italia Nostra, che della questione interessò la Soprintendenza.
Risultato: il progetto fu radicalmente modificato, l’ipotesi originaria
dell’abbattimento della struttura fu sostituita da un meno invasivo
piano di risanamento.Fonte: Il Cittadino