Settant’anni fa Santa Barbara nasceva come cuore spirituale di Metanopoli, voluta da Enrico Mattei e benedetta da Giovanni Battista Montini. Non è una chiesa qualunque: è uno dei luoghi più interessanti dell’architettura sacra del dopoguerra, con un campanile avveniristico e un interno che custodisce opere di maestri come Andrea e Pietro Cascella, Pericle Fazzini, Arnaldo e Giò Pomodoro, Bruno Cassinari, Tomea e Gentilini. Un concentrato di arte contemporanea pensato per accompagnare la nuova comunità operaia dell’Eni. Per il 70° anniversario, domenica pomeriggio (con la presenza dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini, che celebrerà la Messa alle 18.30) verrà inaugurata una mostra di sedici arazzi contemporanei, allestita nel matroneo e visitabile per un anno. È un progetto voluto dal parroco don Umberto Bordoni e curato da Giacinto Di Pietrantonio, con opere ispirate a temi biblici ed evangelici e realizzate per la cattedrale di Cosenza. Espongono alcune delle voci più importanti dell’arte italiana e internazionale: Stefano Arienti, Vanessa Beecroft, Mariella Bettineschi, Jan Fabre, Giuseppe Gallo, Ugo La Pietra, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Grazia Toderi, il duo Goldschmied & Chiari, Vedovamazzei e altri.Una celebrazione che non guarda solo al passato, ma rinnova la vocazione originaria di Santa Barbara: essere un luogo dove architettura, comunità e arte contemporanea dialogano in modo vivo e sorprendente. Fonte: Il Cittadino

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