mercoledì 22 ottobre 2025

Il parco dell’Infinito a San Donato per ora è finito nel degrado

 

AREA VERDE DIMENTICATA Un’opera da 600 mila euro lasciata all’incuria e invasa da rifiuti ed erba alta che copre le panchine installate

Nuovo, non ancora collaudato, e già in condizioni di degrado. Il Parco dell’Infinito, realizzato dall’investitore del nuovo centro direzionale Eni come mitigazione ambientale con una spesa di 600mila euro, è già invaso da rifiuti ed erba alta che copre le panchine installate negli ultimi anni, a cui si aggiunge anche qualche pannello imbrattato. E pensare che, in base agli accordi convenzionali sottoscritti in passato tra il Comune e il privato, avrebbe dovuto essere un’opera dall’elevato impatto estetico. Con una disposizione della vegetazione pensata per dare il benvenuto, attraverso dei giochi di cerchi verdi, soprattutto ai passeggeri che sorvolano in aereo San Donato nella fase di atterraggio. Ma per ottenere questo risultato sarebbe necessaria una manutenzione che l’operatore in questa fase di transizione non sta facendo. E che un domani, in cui dopo il collaudo l’area tornerà al Comune, comporterebbe comunque delle spese elevate al fine di garantire la costante cura che richiederebbe un piano del genere. Intanto l’area è stata subito presa di mira da persone che si radunano per bere qualche birra per poi abbandonare le bottiglie vuote. Fonte: Il Cittadino

venerdì 17 ottobre 2025

San Donato Milanese, addio alle baracche abusive: al posto degli orti sorgerà un bosco urbano

 

Concluso il primo lotto di demolizioni lungo lo scolmatore del Redefossi, il Comune punta alla riqualificazione ambientale con un progetto di forestazione

Dopo anni di incuria, l’area ai margini dello scolmatore del Redefossi si prepara a cambiare volto. Al posto delle baracche di fortuna e degli orti abusivi che per decenni hanno occupato la zona, sorgerà un bosco urbano, frutto di un articolato progetto di riqualificazione promosso dal Comune. Il primo lotto di interventi, da poco concluso, ha permesso di demolire le strutture costruite illegalmente con materiali di fortuna e, in alcuni casi, contenenti amianto. Alla bonifica ha fatto seguito lo smaltimento dei rifiuti e la posa delle recinzioni, restituendo al comparto un aspetto più decoroso. Il costo complessivo dell’operazione supera gli 800mila euro, finanziati interamente con risorse comunali. La seconda fase dei lavori, prevista entro la fine dell’anno, interesserà le restanti porzioni dell’area, da tempo oggetto di degrado e coltivazioni non autorizzate. L’obiettivo dell’amministrazione guidata da Francesco Squeri è quello di ripristinare la legalità e restituire alla città una zona periferica oggi compromessa. Parallelamente, il Comune ha avviato i primi contatti con enti specializzati in forestazione urbana per definire un piano di piantumazione che preveda l’introduzione di specie autoctone e resilienti. Solo al termine della completa bonifica, il comparto potrà trasformarsi in un polmone verde, simbolo di rigenerazione ambientale e di una nuova visione sostenibile per San Donato. Fonte: 7giorni


mercoledì 15 ottobre 2025

A San Donato il WWF invita alla scoperta dell’Oasi Levadina

 

Sabato 18 ottobre è possibile visitare l' area naturalistica. Ritrovo alle ore 14:45 tra la Paullese e via Fiume Lambro.

Programma dell’inaugurazione

L’apertura dell’Oasi urbana Levadina è prevista per sabato 18 ottobre. Il ritrovo per i partecipanti è fissato alle ore 14:45 nel parcheggio all’incrocio tra la SS Paullese e via Fiume Lambro, nei pressi di Veneta Cucine. Da lì, i visitatori saranno accompagnati all’interno dell’area per la prima visita guidata.

Come partecipare all’evento

Gli organizzatori consigliano abbigliamento comodo e scarpe adatte a camminare in un ambiente naturale. La partecipazione è gratuita ma l’iscrizione è obbligatoria.
Per aderire all’iniziativa è necessario inviare una mail all’indirizzo: eventiwwfsudmi@gmail.com
Fonte: 7giorni

venerdì 26 settembre 2025

San Donato Milanese, Campagnetta di via Di Vittorio: il parco atteso slitta al 2026

 

Dopo il fallimento della ditta incaricata, il Comune punta a riattivare i lavori affidandoli ad una nuova impresa

La realizzazione del parco della Campagnetta, in via Di Vittorio a San Donato, conosce un nuovo capitolo fatto di rinvii e passaggi burocratici. L’inaugurazione, inizialmente prevista per la primavera del 2024, è ora fissata non prima di aprile 2026. Il ritardo è stato determinato dal fallimento della società Baronchelli Costruzioni Generali Srl, a cui era stata affidata l’opera. Una lunga procedura giudiziaria ha bloccato per mesi l’intervento e impedito al Comune di intervenire sull’area. Solo di recente il municipio ha potuto riprendere possesso del cantiere. Il primo passo riguarderà la pulizia completa dell'area, all’interno di un piano da un milione di euro finanziato con fondi Pnrr. Una volta completata questa fase, l’amministrazione avvierà i contatti con le aziende che erano risultate in graduatoria nell’appalto originario, per verificare la disponibilità a subentrare e portare a termine i lavori. Gli interventi ancora mancanti non sono molti: la posa delle pavimentazioni nelle due piazzette, l’allestimento dell’area giochi e l’installazione degli arredi. Secondo le stime tecniche, per completare il cantiere basterebbero circa sei settimane di lavori effettivi, ma l’individuazione della nuova impresa potrebbe richiedere tempi più lunghi. Il Comune prevede che il primo semestre del 2026 sarà decisivo per la conclusione dell’opera. Intanto i residenti potranno osservare le prime attività già nelle prossime settimane, quando uomini e mezzi saranno impegnati in un intervento di pulizia generale dell’area, rimasta inutilizzata per mesi in attesa delle procedure necessarie al subentro dell’ente. Fonte: 7giorni
 

mercoledì 24 settembre 2025

È morta Claudia Cardinale, l’attrice si è spenta a 87 anni

 

Addio a Claudia Cardinale, una delle più grandi attrici della storia del cinema italiano e internazionale. Si è spenta a 87 a Nemours, vicino a Parigi, dove viveva. Lo ha annunciato il suo agente, Laurent Savry, all'Afp. L'attrice ha lasciato dietro di sé una carriera monumentale fatta di oltre 150 film, interpretazioni memorabili e un’eleganza che ha segnato un’epoca. Foante: La Stampa

mercoledì 17 settembre 2025

E' morto Robert Redford

 


ll decesso  nella sua casa di Provo nello Utah.  Affascinante divo del grande schermo, diventato poi regista premio Oscar,  Redford ha girato film di successo:  dalla Stangata a Tutti gli Uomini del Presidente e La mia Africa.  

La sua ultima apparizione sul grande schermo è stata in Avengers Endgame (2019), in un cameo. Ma alle scene aveva già dato addio l'anno prima, con il film 'The Old Man & The Gun' di David Lowery. Si è spento nel sonno a 89 anni, nella sua casa nello Utah, Robert Redford, leggenda di Hollywood. (ANSA)

mercoledì 10 settembre 2025

A San Donato Milanese prosegue il piano asfalti 2025: interventi notturni in via Martiri di Cefalonia e via Cesare Battisti

 

Modifiche temporanee alla viabilità di San Donato Milanese dall’8 al 12 settembre per lavori di manutenzione straordinaria

Proseguono gli interventi previsti dal Piano asfalti 2025, con nuove opere di manutenzione straordinaria sulle strade cittadine. I lavori interesseranno due importanti arterie urbane, via Martiri di Cefalonia e via Cesare Battisti, e verranno svolti in orario notturno per ridurre al minimo i disagi alla circolazione diurna.

Via Martiri di Cefalonia: lavori dall’8 all’11 settembre
Dall’8 all’11 settembre sarà interessato il tratto di via Martiri di Cefalonia compreso tra via Europa e via Cesare Battisti. Le operazioni inizieranno ogni sera attorno alle 21.00 e comporteranno la chiusura totale della circolazione veicolare.
Durante la fascia serale e notturna non sarà consentito il transito ai veicoli privati, mentre l’accesso rimarrà garantito ai mezzi di soccorso e al trasporto pubblico locale. Questi ultimi verranno indirizzati all’interno dell’area di cantiere con l’ausilio di personale specializzato. Nelle ore diurne, invece, la strada sarà regolarmente percorribile.

Via Cesare Battisti: chiusura tra l’11 e il 12 settembre
A partire dalla sera dell’11 settembre e fino alla notte del 12 settembre, i lavori si sposteranno su via Cesare Battisti, nel tratto compreso tra via Ambrosoli e via Alessandrini. Anche in questo caso le operazioni si svolgeranno in notturna, con chiusura temporanea al traffico.
L’intervento sarà realizzato per fasi, e la viabilità verrà regolata dalla segnaletica di cantiere predisposta in loco. Ai residenti e agli automobilisti è raccomandata la massima attenzione alla segnaletica provvisoria, che indicherà i percorsi alternativi e le modalità di transito.

Obiettivo: strade più sicure e percorribili
Gli interventi rientrano nel piano complessivo di manutenzione della rete viaria cittadina, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza, la percorribilità e la qualità delle infrastrutture stradali. L’amministrazione comunale invita i cittadini a collaborare rispettando le disposizioni temporanee e ringrazia per la pazienza durante i giorni interessati dai cantieri. Fonte:7giorni

lunedì 8 settembre 2025

San Donato e San Giuliano: i Comuni abbattono gli alberi più grandi

 

   Dura lettera del Wwf, sparito anche un esemplare di oltre 60 anni sulla via Emilia

Alberi abbattuti dai Comuni di San Donato e San Giuliano perché troppo alti, sale la protesta. «Siamo amareggiati e per certi versi anche increduli di fronte ai recenti abbattimenti di alberi a San Donato». Disappunto e apprensione si alza dal Wwf Martesana Sudmilano di fronte ai nuovi interventi con cui sono state rase al suolo altre piante. In una nota diramata ieri il presidente dell’associazione Giorgio Bianchini e i volontari hanno in particolare espresso grosse perplessità per la sorte dei pioppi del Parco Trepalle e per il taglio di esemplari nel Pratone. Ma anche a San Giuliano un gigante verde è sparito per sempre, a opera dell’amministrazione Segala: era una sorta di monumento che si incontrava da almeno sessant’anni percorrendo la via Emilia all’altezza di via Matteotti: il grande albero, che ci ha regalato per lungo tempo ombra e bellezza, è stato abbattuto sotto gli sguardi increduli dei cittadini che hanno assistito a questo inspiegabile intervento». È clima di tristezza e disappunto tra i tanti sangiulianesi che hanno osservato le folte chiome del gigante verde riversate per terra, pronte per essere smaltite. E che poi hanno guardato i pezzi di tronco che sono rimasti nel terreno su cui è stato appoggiato l’imponente albero. Fonte: Il Cittadino

mercoledì 3 settembre 2025

San Donato Milanese, rissa in stazione: due giovani feriti e trasportati in ospedale

 

Scontri improvvisi davanti ai binari: indagano i Carabinieri. Sullo sfondo il problema dei gruppi di ragazzi che stazionano nella zona

La stazione ferroviaria di San Donato si è trasformata sabato 30 agosto in uno scenario di violenza improvvisa. Poco dopo le 21, un acceso litigio tra ragazzi è degenerato in una rissa che ha visto coinvolto un gruppo di giovani radunati sul marciapiede della fermata. A farne le spese un 24enne e una ragazza la cui età non è ancora stata resa nota, entrambi trasportati al Policlinico dopo le prime cure ricevute sul posto. Le immagini circolate in rete mostrano una decina di adolescenti: la discussione tra due di loro in pochi istanti si trasforma in calci e spintoni, la giovane cade a terra, il compagno cerca di rialzarsi mentre gli altri assistono senza intervenire, limitandosi a filmare o incitare. Alle 21.18 è scattato l’allarme: sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di San Donato e un’ambulanza della Croce Rossa. Le condizioni dei due feriti non risultano gravi. I militari stanno ricostruendo l’origine dello scontro: secondo alcune testimonianze, la lite avrebbe avuto inizio all’uscita di un locale poco distante, per poi proseguire fino alla stazione. Alcuni residenti segnalano da tempo la presenza di gruppi di ragazzi che si ritrovano tra via Emilia e i palazzi retrostanti la fermata, spesso lasciando rifiuti e alimentando tensioni che in più di un’occasione hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Fonte: 7giorni

sabato 30 agosto 2025

San Donato Milanese, riapre la piattaforma ecologica di via per Monticello

 

Dal 1° settembre di nuovo operativo il centro di raccolta dopo i lavori estivi. Barone: «Servizio fondamentale per la comunità»

Torna a disposizione di San Donato il principale punto di conferimento dei rifiuti ingombranti e differenziati: da lunedì 1° settembre 2025 la piattaforma ecologica di via per Monticello riaprirà i cancelli dopo i lavori di manutenzione straordinaria che hanno interessato l’area durante l’estate. Gli interventi hanno permesso di rinnovare le pavimentazioni nella zona di conferimento e nella rampa di accesso, mentre nelle prossime settimane proseguiranno i lavori di finitura, che non incideranno né sull’apertura al pubblico né sulla possibilità di conferire i materiali. La riapertura avverrà con i consueti orari estivi: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Per consentire il ritorno al funzionamento ordinario, la piattaforma temporanea di viale De Gasperi resterà chiusa venerdì 29 e sabato 30 agosto, mentre nello stesso periodo si concluderà anche il servizio “Ecomobile” attivato a giugno come misura straordinaria. Con settembre tornerà inoltre il Centro Ambientale Mobile (CAM), che riprenderà a presidiare settimanalmente i quartieri cittadini per la raccolta di rifiuti particolari come pile, farmaci scaduti, oli e piccoli RAEE; la prima tappa è fissata per venerdì 5 settembre davanti al Municipio. «La riapertura della piattaforma di via per Monticello – ha dichiarato il vicesindaco Carlo Barone – rappresenta un passaggio molto atteso dalla comunità. Grazie al completamento delle opere principali, i cittadini possono tornare a usufruire di un servizio fondamentale per la corretta gestione dei rifiuti. I lavori di finitura che proseguiranno nelle prossime settimane non impediranno l’utilizzo del sito». Fonte: 7giorni

SAN DONATO Continua la processione dei disperati della droga

 

                           Muri e cancellate non servono a nulla. Si muove la politica

Nemmeno muri e cancellate hanno fermato il viavai di disperati che ogni giorno, dal piazzale della stazione di Rogoredo, imboccano via Orwell per raggiungere gli spacciatori lungo la spianata di San Donato Qui, ai margini di Milano e alle porte della città dell’Eni, continua a ripetersi la processione di ragazzi e adulti che cercano eroina e cocaina, assaltando le auto parcheggiate a pochi passi dalle case e dalle strade del quartiere per qualche monetina. A denunciarlo Davide Rocca, a Milano, consigliere di Fratelli d’Italia del Municipio 4: «Chiederò la Commissione sicurezza sul posto, una prima azione per sensibilizzare Comuni e istituzioni». L’esponente FdI sollecita misure più incisive contro quella che definisce «una piaga che porta centinaia di giovani a rovinarsi la vita».Fonte Il Cittadino

lunedì 25 agosto 2025

Alberi a rischio a San Donato Milanese, il WWF chiede un cambio di rotta

 

«La sicurezza è fondamentale, ma l’abbattimento non può essere l’unica risposta»: l’associazione solleva dubbi su metodo, trasparenza e compensazioni, e invita il Comune a rivedere l’approccio

Il contesto: sei abbattimenti per motivi di sicurezza

Nei giorni scorsi il Comune di San Donato Milanese ha annunciato un piano che prevede l’abbattimento di più alberi «pericolanti» per ragioni di sicurezza. La comunicazione, datata 19 agosto 2025, ha acceso l’attenzione del Wwf Sud Milano (Wwf Martesana Sud Milano), che ha deciso di intervenire per esprimere il proprio punto di vista e sollevare alcune questioni rimaste, a loro dire, senza risposta.

Le domande inevase: dove e quali sono gli alberi interessati

Il primo nodo riguarda la trasparenza: quali sono esattamente gli alberi oggetto dell’intervento? Si trovano nei parchi, lungo i filari stradali o in altre aree pubbliche? Senza un elenco puntuale, mappa o perimetrazione, per il Wwf è difficile comprendere la reale portata del provvedimento e valutare, di conseguenza, l’impatto sull’ecosistema urbano e sulla fruizione degli spazi verdi da parte dei cittadini. L’associazione chiede quindi di chiarire sedi, specie e condizioni fitosanitarie di ogni pianta destinata al taglio.

L’approccio alla gestione del verde: costo o bene comune

Nessuno mette in discussione la priorità della sicurezza di persone e beni. Tuttavia, osserva il Wwf, l’impressione è che in città la gestione degli alberi venga letta soprattutto come un costo, anziché come un investimento sul benessere collettivo e sul futuro. Un albero maturo offre ombra, riduce le isole di calore, filtra gli inquinanti, ospita biodiversità e migliora la qualità della vita; perderlo significa rinunciare a servizi ecosistemici che non si recuperano in tempi brevi. Da qui l’appello a considerare gli alberi non come «problemi da rimuovere», ma come patrimonio da curare, programmando per tempo monitoraggi, manutenzioni e piani di gestione.

Alternative all’abbattimento: quando si può mettere in sicurezza

Un altro punto sollevato riguarda le alternative tecniche all’abbattimento. È davvero inevitabile arrivare al taglio ogni volta che si rileva un rischio? Secondo il Wwf, esistono soluzioni per aumentare la stabilità e la sicurezza di esemplari compromessi ma non condannati: consolidamenti mirati, potature di alleggerimento, ancoraggi o sostegni, interventi di cura del suolo e dell’apparato radicale. In molte città italiane – sottolinea l’associazione – non mancano esempi virtuosi in cui si è scelta la via della messa in sicurezza, preservando esemplari di alto valore paesaggistico e ambientale. Per questo si chiede che, prima di tagliare, siano esplorate e motivate in modo pubblico tutte le opzioni disponibili.

La falsa equivalenza: dieci giovani non “valgono” un grande albero

Il Wwf contesta anche l’idea, spesso utilizzata nei piani di compensazione, che un albero adulto possa essere «pareggiato» con la messa a dimora di una manciata di nuove piantine. Un esemplare di 50 o 60 anni garantisce volumi di ombra, stoccaggio di CO? e benefici microclimatici che i giovani alberi impiegheranno decenni a raggiungere. Inoltre, l’associazione invita a guardare ai numeri reali: quanti dei nuovi alberi messi a dimora sopravvivono dopo tre o cinque anni? Senza adeguata cura post-impianto, irrigazione e protezione, il tasso di mortalità può risultare elevato, vanificando la promessa di «compensazione». Per questo si chiede di pubblicare dati di sopravvivenza e manutenzione pluriennale delle nuove piantumazioni.

Cosa chiede il Wwf: più dati, più cura, più visione

In sintesi, l’associazione propone di cambiare prospettiva: pianificazione e manutenzione ordinaria del patrimonio arboreo, per ridurre l’emergenza; valutazioni fitostatiche motivate e accessibili; esplorazione trasparente delle alternative all’abbattimento quando esistono margini di sicurezza; programmi seri di post-impianto con obiettivi di sopravvivenza misurabili; e, quando il taglio è davvero inevitabile, sostituzioni coerenti per specie, portamento e servizi ecosistemici, non meri «numeri» da tabella. È un invito a riconoscere che proteggere gli alberi urbani significa proteggere salute, qualità dell’aria, resilienza climatica e bellezza diffusa della città.

Un interesse pubblico che riguarda tutta la città

Le richieste del Wwf, pur nate dal caso di San Donato Milanese, sono estensibili ad altri Comuni del territorio. L’obiettivo è aprire un confronto informato, coinvolgendo tecnici, amministratori e cittadini, affinché ogni decisione sul verde urbano sia supportata da evidenze e comunicata con chiarezza. In tempi di ondate di calore sempre più frequenti, tagliare un albero maturo è una scelta che pesa sul comfort termico dei quartieri e sul benessere delle persone: per questo, conclude l’associazione, serve una visione all’altezza delle sfide ambientali attuali, capace di conciliare sicurezza e tutela del patrimonio arboreo.

Fonte: 7giorni

venerdì 8 agosto 2025

Droga tra San Donato e Rogoredo: arrestato pusher nel boschetto vicino alla metro

 

Un 48enne egiziano fermato con eroina, cocaina e un bilancino di precisione. Operava tra tangenziale Est e via Impastato

Aveva trasformato la zona verde tra San Donato Milanese e Rogoredo in una base operativa per lo spaccio. Pochi metri separavano il suo “punto vendita” dal capolinea della metropolitana gialla, sfruttando la posizione strategica ai margini della tangenziale est. Nei giorni scorsi, gli agenti del commissariato Mecenate lo hanno sorpreso mentre si muoveva con circospezione all’interno dell’area boschiva, insospettiti dal suo atteggiamento. L’uomo, un cittadino egiziano di 48 anni già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato e sottoposto a perquisizione. Addosso aveva 9 grammi di eroina e 5 di cocaina, già suddivisi in dosi pronte per essere cedute, oltre a un bilancino di precisione, strumento classico per il confezionamento. Irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’intervento rappresenta l’ennesimo episodio di una lunga serie che conferma come il confine tra San Donato e Rogoredo resti una zona critica. Si tratta di un’appendice del cosiddetto “boschetto della droga”, uno dei luoghi simbolo del degrado legato allo spaccio nell’hinterland milanese. Proprio in questi spazi di confine, spesso sfuggenti alle maglie dei controlli, si sviluppano nuove modalità di smercio, con pusher che si muovono tra boscaglie, raccordi stradali e fermate di trasporto pubblico. La zona, ormai da anni, è sorvegliata con attenzione dalle forze dell’ordine, che continuano a intervenire con operazioni mirate per contenere un fenomeno tutt’altro che isolato. Fonte: 7giorni

Un 72enne ucciso dal treno tra San Donato e Rogoredo: pomeriggio di disagi per i pendolari

 

               Problemi per Trenitalia e Trenord, complice anche la chiusura del passante

L’ennesimo incidente mortale sui binari, avvenuto oggi pomeriggio a Rogoredo, ha causato inevitabili rallentamenti lungo tutto l’asse ferroviario. Una situazione denunciata dal Comitato Pendolari del Sud Milano: «Siamo all’ennesimo episodio. Da anni segnaliamo la presenza di varchi aperti nelle recinzioni ferroviarie. I passaggi abusivi tra una stazione e l’altra — per accorciare il tragitto o per altri scopi — sono all’ordine del giorno. I morti? Ormai uno a settimana». L’appello è chiaro: bonifica urgente di tutta la tratta, e coordinamento fra amministrazioni locali e Rfi (rete ferroviaria italiana) per un piano definitivo. «Non è solo questione di sicurezza pubblica — spiegano dal comitato — ma anche di dignità: per chi perde la vita, per chi resta e per chi, ogni giorno, prende quei treni». Ritardi hanno interessati i convogli a lunga percorrenza ma i sopralluoghi delle forze dell’ordine hanno causato rallentamenti anche nel pomeriggio, quando in conseguenza dell’incidente e della chiusura del passante erano state già previste anche soppressioni di convogli locali che non avevano svolgere la corsa di andata e non erano quindi disponibili per la tratta corrispondente di ritorno. Fonte: Il Cittadino

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