Modifiche temporanee alla viabilità di San Donato Milanese dall’8 al 12 settembre per lavori di manutenzione straordinaria
mercoledì 10 settembre 2025
A San Donato Milanese prosegue il piano asfalti 2025: interventi notturni in via Martiri di Cefalonia e via Cesare Battisti
lunedì 8 settembre 2025
San Donato e San Giuliano: i Comuni abbattono gli alberi più grandi
Alberi abbattuti dai Comuni di San Donato e San Giuliano perché troppo alti, sale la protesta. «Siamo amareggiati e per certi versi anche increduli di fronte ai recenti abbattimenti di alberi a San Donato». Disappunto e apprensione si alza dal Wwf Martesana Sudmilano di fronte ai nuovi interventi con cui sono state rase al suolo altre piante. In una nota diramata ieri il presidente dell’associazione Giorgio Bianchini e i volontari hanno in particolare espresso grosse perplessità per la sorte dei pioppi del Parco Trepalle e per il taglio di esemplari nel Pratone. Ma anche a San Giuliano un gigante verde è sparito per sempre, a opera dell’amministrazione Segala: era una sorta di monumento che si incontrava da almeno sessant’anni percorrendo la via Emilia all’altezza di via Matteotti: il grande albero, che ci ha regalato per lungo tempo ombra e bellezza, è stato abbattuto sotto gli sguardi increduli dei cittadini che hanno assistito a questo inspiegabile intervento». È clima di tristezza e disappunto tra i tanti sangiulianesi che hanno osservato le folte chiome del gigante verde riversate per terra, pronte per essere smaltite. E che poi hanno guardato i pezzi di tronco che sono rimasti nel terreno su cui è stato appoggiato l’imponente albero. Fonte: Il Cittadino
mercoledì 3 settembre 2025
San Donato Milanese, rissa in stazione: due giovani feriti e trasportati in ospedale
sabato 30 agosto 2025
San Donato Milanese, riapre la piattaforma ecologica di via per Monticello
SAN DONATO Continua la processione dei disperati della droga
Nemmeno muri e cancellate hanno fermato il viavai di disperati che ogni giorno, dal piazzale della stazione di Rogoredo, imboccano via Orwell per raggiungere gli spacciatori lungo la spianata di San Donato Qui, ai margini di Milano e alle porte della città dell’Eni, continua a ripetersi la processione di ragazzi e adulti che cercano eroina e cocaina, assaltando le auto parcheggiate a pochi passi dalle case e dalle strade del quartiere per qualche monetina. A denunciarlo Davide Rocca, a Milano, consigliere di Fratelli d’Italia del Municipio 4: «Chiederò la Commissione sicurezza sul posto, una prima azione per sensibilizzare Comuni e istituzioni». L’esponente FdI sollecita misure più incisive contro quella che definisce «una piaga che porta centinaia di giovani a rovinarsi la vita».Fonte Il Cittadino
lunedì 25 agosto 2025
Alberi a rischio a San Donato Milanese, il WWF chiede un cambio di rotta
«La sicurezza è fondamentale, ma l’abbattimento non può essere l’unica risposta»: l’associazione solleva dubbi su metodo, trasparenza e compensazioni, e invita il Comune a rivedere l’approccio
Il contesto: sei abbattimenti per motivi di sicurezza
Nei giorni scorsi il Comune di San Donato Milanese ha annunciato un piano che prevede l’abbattimento di più alberi «pericolanti» per ragioni di sicurezza. La comunicazione, datata 19 agosto 2025, ha acceso l’attenzione del Wwf Sud Milano (Wwf Martesana Sud Milano), che ha deciso di intervenire per esprimere il proprio punto di vista e sollevare alcune questioni rimaste, a loro dire, senza risposta.
Le domande inevase: dove e quali sono gli alberi interessati
Il primo nodo riguarda la trasparenza: quali sono esattamente gli alberi oggetto dell’intervento? Si trovano nei parchi, lungo i filari stradali o in altre aree pubbliche? Senza un elenco puntuale, mappa o perimetrazione, per il Wwf è difficile comprendere la reale portata del provvedimento e valutare, di conseguenza, l’impatto sull’ecosistema urbano e sulla fruizione degli spazi verdi da parte dei cittadini. L’associazione chiede quindi di chiarire sedi, specie e condizioni fitosanitarie di ogni pianta destinata al taglio.
L’approccio alla gestione del verde: costo o bene comune
Nessuno mette in discussione la priorità della sicurezza di persone e beni. Tuttavia, osserva il Wwf, l’impressione è che in città la gestione degli alberi venga letta soprattutto come un costo, anziché come un investimento sul benessere collettivo e sul futuro. Un albero maturo offre ombra, riduce le isole di calore, filtra gli inquinanti, ospita biodiversità e migliora la qualità della vita; perderlo significa rinunciare a servizi ecosistemici che non si recuperano in tempi brevi. Da qui l’appello a considerare gli alberi non come «problemi da rimuovere», ma come patrimonio da curare, programmando per tempo monitoraggi, manutenzioni e piani di gestione.
Alternative all’abbattimento: quando si può mettere in sicurezza
Un altro punto sollevato riguarda le alternative tecniche all’abbattimento. È davvero inevitabile arrivare al taglio ogni volta che si rileva un rischio? Secondo il Wwf, esistono soluzioni per aumentare la stabilità e la sicurezza di esemplari compromessi ma non condannati: consolidamenti mirati, potature di alleggerimento, ancoraggi o sostegni, interventi di cura del suolo e dell’apparato radicale. In molte città italiane – sottolinea l’associazione – non mancano esempi virtuosi in cui si è scelta la via della messa in sicurezza, preservando esemplari di alto valore paesaggistico e ambientale. Per questo si chiede che, prima di tagliare, siano esplorate e motivate in modo pubblico tutte le opzioni disponibili.
La falsa equivalenza: dieci giovani non “valgono” un grande albero
Il Wwf contesta anche l’idea, spesso utilizzata nei piani di compensazione, che un albero adulto possa essere «pareggiato» con la messa a dimora di una manciata di nuove piantine. Un esemplare di 50 o 60 anni garantisce volumi di ombra, stoccaggio di CO? e benefici microclimatici che i giovani alberi impiegheranno decenni a raggiungere. Inoltre, l’associazione invita a guardare ai numeri reali: quanti dei nuovi alberi messi a dimora sopravvivono dopo tre o cinque anni? Senza adeguata cura post-impianto, irrigazione e protezione, il tasso di mortalità può risultare elevato, vanificando la promessa di «compensazione». Per questo si chiede di pubblicare dati di sopravvivenza e manutenzione pluriennale delle nuove piantumazioni.
Cosa chiede il Wwf: più dati, più cura, più visione
In sintesi, l’associazione propone di cambiare prospettiva: pianificazione e manutenzione ordinaria del patrimonio arboreo, per ridurre l’emergenza; valutazioni fitostatiche motivate e accessibili; esplorazione trasparente delle alternative all’abbattimento quando esistono margini di sicurezza; programmi seri di post-impianto con obiettivi di sopravvivenza misurabili; e, quando il taglio è davvero inevitabile, sostituzioni coerenti per specie, portamento e servizi ecosistemici, non meri «numeri» da tabella. È un invito a riconoscere che proteggere gli alberi urbani significa proteggere salute, qualità dell’aria, resilienza climatica e bellezza diffusa della città.
Un interesse pubblico che riguarda tutta la città
Le richieste del Wwf, pur nate dal caso di San Donato Milanese, sono estensibili ad altri Comuni del territorio. L’obiettivo è aprire un confronto informato, coinvolgendo tecnici, amministratori e cittadini, affinché ogni decisione sul verde urbano sia supportata da evidenze e comunicata con chiarezza. In tempi di ondate di calore sempre più frequenti, tagliare un albero maturo è una scelta che pesa sul comfort termico dei quartieri e sul benessere delle persone: per questo, conclude l’associazione, serve una visione all’altezza delle sfide ambientali attuali, capace di conciliare sicurezza e tutela del patrimonio arboreo.
venerdì 8 agosto 2025
Droga tra San Donato e Rogoredo: arrestato pusher nel boschetto vicino alla metro
Un 72enne ucciso dal treno tra San Donato e Rogoredo: pomeriggio di disagi per i pendolari
L’ennesimo incidente mortale sui binari, avvenuto oggi pomeriggio a Rogoredo, ha causato inevitabili rallentamenti lungo tutto l’asse ferroviario. Una situazione denunciata dal Comitato Pendolari del Sud Milano: «Siamo all’ennesimo episodio. Da anni segnaliamo la presenza di varchi aperti nelle recinzioni ferroviarie. I passaggi abusivi tra una stazione e l’altra — per accorciare il tragitto o per altri scopi — sono all’ordine del giorno. I morti? Ormai uno a settimana». L’appello è chiaro: bonifica urgente di tutta la tratta, e coordinamento fra amministrazioni locali e Rfi (rete ferroviaria italiana) per un piano definitivo. «Non è solo questione di sicurezza pubblica — spiegano dal comitato — ma anche di dignità: per chi perde la vita, per chi resta e per chi, ogni giorno, prende quei treni». Ritardi hanno interessati i convogli a lunga percorrenza ma i sopralluoghi delle forze dell’ordine hanno causato rallentamenti anche nel pomeriggio, quando in conseguenza dell’incidente e della chiusura del passante erano state già previste anche soppressioni di convogli locali che non avevano svolgere la corsa di andata e non erano quindi disponibili per la tratta corrispondente di ritorno. Fonte: Il Cittadino
mercoledì 16 luglio 2025
Agosto difficile per i pendolari: niente S12 e la S1 finirà a Rogoredo
Tra due settimane passerà a mezzo servizio la linea S1 Lodi-Milano - Saronno. Nel frattempo la linea S12 Melegnano-Milano verrà sospesa nel periodo clou delle vacanze. Sono a rischio disagi centinaia di pendolari del Lodigiano e del Sudmilano. Nella giornata di ieri la conferma ufficiale è arrivata da Trenord: da lunedì 28 luglio a domenica 24 agosto la manutenzione nel passante ferroviario di Milano richiederà lo stop della circolazione ferroviaria tra le stazioni di Bovisa e Rogoredo. La limitazione del servizio riguarderà anche la S1 Lodi-Milano, che effettua le fermate intermedie a Tavazzano, San Zenone, Melegnano, San Giuliano e San Donato. Poi la linea raggiunge lo scalo di Rogoredo prima di immettersi nel passante ferroviario, che tra una quindicina di giorni chiuderà i battenti per quattro settimane. In arrivo dal Lodigiano e dal Sudmilano, i pendolari dovranno quindi scendere dal treno a Rogoredo e raggiungere con altri mezzi i luoghi di destinazione. Oltre ai bus di superficie all’esterno della stazione, l’alternativa è rappresentata dalla linea gialla della metropolitana che si incrocia a Rogoredo. Fonte: Il Cittadino
domenica 13 luglio 2025
SAN DONATO Campagnetta, non si fermano gli intoppi legali: il rilancio è al palo
A San Donato non si è ancora conclusa l’infinita trafila di carte bollate per la realizzazione del grande parco da un milione di euro finanziato dal Pnrr nella Campagnetta di via Di Vittorio: il Comune sta aspettando che si chiuda la procedura di liquidazione dell’impresa che aveva vinto la gara l’appalto, la Baronchelli Costruzioni Generali Srl, per tornare in possesso del terreno. «Solo al termine di questo passaggio giudiziario – fa sapere l’ente in una nota -, sarà possibile riprendere possesso dell’area», che intanto resta un cantiere chiuso al pubblico. L’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Mistretta commenta: «Siamo profondamente dispiaciuti per come si è evoluta questa vicenda. Tengo a sottolineare che l’amministrazione ha sempre operato con il massimo rigore e nel rispetto delle norme che regolano l’affidamento e la gestione dei contratti pubblici. Purtroppo – conclude -, i vincoli procedurali, i tempi della giustizia e gli obblighi formali non ci consentono di agire in questo momento per ripristinare le condizioni di decoro e pulizia della Campagnetta». E il sindaco Francesco Squeri ricorda: «Non appena il Tribunale avrà concluso formalmente la procedura di liquidazione il Comune tornerà in possesso dell’area: la nostra prima azione sarà la messa in sicurezza e la pulizia del cantiere, per garantire condizioni adeguate di tutela e ordine pubblico. A seguire, ci attiveremo per riassegnare l’appalto e completare i lavori». La vicenda è nata nell’estate 2024 quando i tecnici dell’ente hanno verbalizzato dei significativi ritardi. A settembre 2024 l’impresa è stata messa in mora, dopodiché l’amministrazione aveva tentato una soluzione costruttiva con l’impresa tenendo conto che per ultimare l’opera mancavano circa 30 giorni di lavori. Ma l’8 marzo 2025 la società ha presentato domanda di concordato preventivo e il 15 maggio il Tribunale ha aperto la liquidazione giudiziale della stessa. «Da quel momento – rende noto il Comune -, la macchina amministrativa si è fermata in attesa delle decisioni della magistratura». Fonte: Il Cittadino
martedì 24 giugno 2025
Decolla il progetto Eni Station: a luglio partono i cantieri
San Donato: Sorgerà in città il secondo distributore di idrogeno in Italia
Dietro la rete di cantiere, che sabato pomeriggio è stata trascinata via da un temporale, si vede ancora una spianata deserta, ma dal Comune arriva notizia che il piano di interventi per dare un nuovo moderno volto a piazza Supercortemaggiore partirà nel mese di luglio. Dopo un infinito iter, che ha assorbito anni, una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie per assicurare risvolti concreti al progetto Eni Station, sembra che le lungaggini degli ultimi mesi siano state legate ai permessi che si sono resi necessari per l’installazione dell’impianto a idrogeno. In base agli aggiornamenti che l’investitore ha reso noti nei giorni scorsi al Comune, è comunque emerso che anche questa procedura sia ormai giunta a buon fine per lasciare posto alla stagione operativa. I riflettori tornano ad accendersi sulla scommessa targata Eni Live che prevede una stazione di servizio all’avanguardia, completa anche di colonnine per le ricariche di veicoli elettrici, corredata da un punto ristoro che sarà frutto della collaborazione tra gli investitori e l’Accademia dello chef stellato Niko Romito sulla base di altri esempi simili che sono sorti in Italia. Sebbene, proprio per la presenza del secondo impianto per i veicoli a idrogeno dopo quello di Bolzano, nella città dell’Eni prenderà forma un disegno che nel suo genere sarà esclusivo. Inoltre, la struttura che verrà edificata accanto a distributori di carburante ospiterà anche la quinta farmacia comunale. Stando alla convenzione urbanistica, il negozio verrà costruito e poi ceduto in comodato d’uso gratuito al Comune. Un’insegna, quella che deve ancora accendersi, che l’amministrazione di Francesco Squeri ha deciso di mantenere accesa 24 ore su 24 per dare ai cittadini del Sudmilano un servizio che sino ad ora non hanno mai avuto. Se dunque nel vedere tutto fermo tra tanti sandonatesi siano sorte alcune perplessità, è iniziato il conto alla rovescia per il progetto, di cui a San Donato si parla da tempo, che coinvolgerà il tratto tra la via Emilia e il nuovo centro direzionale Eni. Uno strategico indirizzo che è particolarmente significativo per il Cane a sei zampe, ma anche per il territorio sandonatese e per tutti i conducenti di passaggio che, a distanza di un paio d’anni dallo smantellamento dei vecchi distributori, potranno rincominciare a fermarsi per fare il pieno di carburante. Fonte: Il Cittadino
venerdì 20 giugno 2025
Tragedia nella notte a San Donato Milanese: uomo perde la vita in un incendio domestico
giovedì 19 giugno 2025
A San Donato Milanese decolla la sorveglianza dall’alto: in arrivo i droni per la Polizia Locale
mercoledì 11 giugno 2025
San Donato Milanese, dieci giorni tra musica, cultura e sport con il “Riflessi Festival”
domenica 8 giugno 2025
San Donato Milanese, nuova piattaforma ecologica temporanea in viale De Gasperi
San Donato Milanese punta sull’inclusione: parte il piano per abbattere le barriere architettoniche
Un progetto partecipato per una città accessibile a tutti, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni e istituzioni.
mercoledì 30 ottobre 2024
San Donato: dalla Regione più di 26 milioni per trasformare il bosco di Rogoredo nel polo della musica
Uno stanziamento di 26,6 milioni di euro in favore del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano per la realizzazione del Bosco della Musica di Rogoredo. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura, Francesca Caruso. L’intervento è cofinanziato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con 20 milioni di euro e dal ministero dell’Università e della Ricerca con 15 milioni di euro. Il nuovo Piano dei Conti approvato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna ha infatti aggiornato i costi previsti stimandoli in 61,6 milioni di euro, sensibilmente aumentati rispetto al 2021, quando la previsione era di 47 milioni di euro. «Questo provvedimento - ha affermato l’assessore Caruso - è un grande passo in avanti per la costruzione del Bosco della Musica, un campus aperto destinato allo svolgimento dell’attività didattica dei corsi e laboratori di musica che possa accogliere studenti e docenti. L’area di Rogoredo, tristemente famosa come luogo di degrado a causa di attività di spaccio, diventerà il polmone della cultura lombarda. Sono molto soddisfatta perché, in meno di un anno dalla firma degli Accordi di Coesione tra la premier Meloni e il presidente Fontana, siamo riusciti a concretizzare quanto programmato con impegno e lungimiranza. Questo progetto porta avanti la mia idea di cultura: una cultura che si apra ai territori e riesca ad arrivare in tutti i luoghi, anche nelle periferie, diventando accessibile a chiunque». Fonte: Il Cittadino
mercoledì 23 ottobre 2024
Visita guidata all’Oasi Levadina: alla scoperta della natura a San Donato Milanese
Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare l'indirizzo email: eventiwwfsudmi@gmail.com.
Fonte:7giorni
martedì 15 ottobre 2024
A San Donato Milanese la Giustizia sarà più vicina al cittadino con l’ufficio di prossimità
venerdì 20 settembre 2024
Il Policlinico di San Donato fra i migliori ospedali al mondo
Il Policlinico San Donato nella classifica dei migliori ospedali secondo la classifica della rivista americana «Newsweek». Lo studio, realizzato in collaborazione, per il quinto anno consecutivo, con «Statista» elegge l’Irccs Policlinico San Donato tra i migliori ospedali al mondo: l’ospedale si classifica 54esimo per la cardiologia e 116esimo in cardiochirurgia. La classifica, divisa in 12 diversi specialità cliniche, è determinata da un sondaggio globale in cui decine di migliaia di professionisti del settore medico sono stati invitati a fornire raccomandazioni nella loro area di competenza e tiene conto anche dei dati di accreditamento e delle misure di esito riportate dai pazienti. Fonte: Il Cittadino