venerdì 8 agosto 2025

Droga tra San Donato e Rogoredo: arrestato pusher nel boschetto vicino alla metro

 

Un 48enne egiziano fermato con eroina, cocaina e un bilancino di precisione. Operava tra tangenziale Est e via Impastato

Aveva trasformato la zona verde tra San Donato Milanese e Rogoredo in una base operativa per lo spaccio. Pochi metri separavano il suo “punto vendita” dal capolinea della metropolitana gialla, sfruttando la posizione strategica ai margini della tangenziale est. Nei giorni scorsi, gli agenti del commissariato Mecenate lo hanno sorpreso mentre si muoveva con circospezione all’interno dell’area boschiva, insospettiti dal suo atteggiamento. L’uomo, un cittadino egiziano di 48 anni già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato e sottoposto a perquisizione. Addosso aveva 9 grammi di eroina e 5 di cocaina, già suddivisi in dosi pronte per essere cedute, oltre a un bilancino di precisione, strumento classico per il confezionamento. Irregolare sul territorio italiano, è stato arrestato con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L’intervento rappresenta l’ennesimo episodio di una lunga serie che conferma come il confine tra San Donato e Rogoredo resti una zona critica. Si tratta di un’appendice del cosiddetto “boschetto della droga”, uno dei luoghi simbolo del degrado legato allo spaccio nell’hinterland milanese. Proprio in questi spazi di confine, spesso sfuggenti alle maglie dei controlli, si sviluppano nuove modalità di smercio, con pusher che si muovono tra boscaglie, raccordi stradali e fermate di trasporto pubblico. La zona, ormai da anni, è sorvegliata con attenzione dalle forze dell’ordine, che continuano a intervenire con operazioni mirate per contenere un fenomeno tutt’altro che isolato. Fonte: 7giorni

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