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venerdì 22 maggio 2015

Giornata delle oasi WWF – Sabato 23 maggio, sera, e Domenica 24 maggio

Una grande festa per la Natura. Moltissime iniziative per grandi e piccini nelle circa 100 Oasi aperte gratuitamente con esplorazioni di fiumi e boschi, avvistamenti di animali, bird watching, fotografie e attività all’aperto, liberazioni di  rapaci e tartarughe marine e poi spettacoli, concerti tradizionali, pic-nic, mercatini biologici. L’occasione giusta per diventare Socio WWF ! Invia un sms o chiama da rete fissa il numero 45503* per sostener eil WWF: un grande obiettivo da raggiungere insieme. Nel 25esimo anniversario del principale evento del WWF, la Giornata delle Oasi, il WWF lancia una campagna per rafforzare il lavoro di tutela del mantello verde che abbraccia e protegge la Terra. Dal 10 al 24 maggio è possibile sostenere la campagna del WWF in difesa del cuore verde del mondo, le foreste. I fondi raccolti saranno destinati ad un progetto di difesa del Bacino del Congo, la seconda foresta pluviale del mondo: il progetto Dzanga Sangha nella Repubblica Centrafricana.  
Ecco il programma completo del Sud Est milanese:
GIORNATA OASI WWF – 23-24 MAGGIO 2015  www.wwf.it
 Il WWF Oa Martesana- Sud Milano, sede operativa Sud Milano, in collaborazione con l’associazione “il Bradipo”, organizza i seguenti eventi per la
GIORNATA OASI WWF 2015
 Sabato 23 maggio
Oasi Parco Noci (Melegnano, via Don Minzoni) a partire dalle ore 21:
lucciolata con letture a tema, in collaborazione con le associazioni Lodi4kids e Fabularia
(prenotazione obbligatoria: info@ilbradipo.net)
 Domenica 24 maggio:
Oasi Bosco Montorfano (Melegnano, via Giuseppe Verdi):
domenica mattina, a partire dalle ore 10: caccia al tesoro nell’oasi e visite guidate
 Oasi Parco Noci: visite guidate con gli studenti della scuola media Frisi di Melegnano :
dalle ore 9.45 alle 12.30   e  dalle 15 alle 18.30
 Laboratorio di disegno: “Il taccuino del naturalista: osservo, disegno e ricordo”
a cura di Gloria Ballardini, dalle ore 16 alle 18
 Oasi Bosco Zivido  (San Giuliano, di fianco alla Via Emilia, via Brigate Partigiane, nei pressi del parcheggio del cimitero) domenica mattino, ritrovo ore 9:45: visite guidate e passeggiata
 Oasi Levadina  (San Donato, via Lambro, ex via 25 Aprile di fianco alla ss Paullese,)  domenica pomeriggio, ritrovo ore 15:00: visite guidate e lavori di volontariato
La Giornata oasi di quest’anno è dedicata alle foreste ed è collegata a una raccolta fondi 
”SALVA IL CUORE VERDE DELL’AFRICA”  
Per info : sudmilanese@wwf.it , pagina Facebook  : WwfSudMilano
Cell. 339 6441935 (Giorgio), 333 9584890 (Erminia) 
In caso di maltempo il programma potrà subire delle modifiche
Fonte: 7giorni

giovedì 30 agosto 2012

Melegnano - Stagno “prosciugato” dalla siccità, pesci a rischio al parco delle Noci

Lo stagno è a secco da quasi un mese. Piante e animali a rischio nel “gioiello” del Wwf. A lanciare l’allarme è stata la presidente del “Bradipo” Erminia Mandarini, l’associazione che con il Wwf gestisce il parco delle Noci, l’oasi naturalistica comunale posta in fondo a via don Minzoni nell’estrema periferia ovest di Melegnano.

giovedì 2 agosto 2012

giovedì 7 giugno 2012

Melegnano - «Un esempio da seguire»: il parco delle noci in vetrina

Da area dismessa a oasi naturalistica: «Esempio da seguire a livello nazionale». Il parco delle noci conquista il Wwf. In occasione della Giornata mondiale dell’ambiente infatti, lanciando la campagna “Riutilizziamo l’Italia”, il Wwf nazionale ha citato con ammirazione il caso dell’oasi naturalistica di Melegnano, ex zona industriale abbandonata e oggi spazio verde dedicato alla ricostruzione dell’ecosistema e all’educazione ambientale.

sabato 18 dicembre 2010

Melegnano - Festa ecologica al Parco delle Noci con Bradipo e Wwf

Festa di Natale al Parco delle noci con il Bradipo e Wwf Melegnano. 

E “sotto l’albero” le due associazioni insegneranno a chi parteciperà un buon gesto ambientalista per l’inverno: costruire una mangiatoia per uccelli nel momento in cui la sopravvivenza diventa più dura. Alle 15 di domani si concluderanno le attività proposte dalle associazioni che sovrintendono alla gestione delle oasi urbane di Melegnano, ma anche di San Donato e San Giuliano: il Bradipo e Wwf sud milanese. L’aspetto più interessante della visita allo spazio natura sarà costituito dal laboratorio di “mangiatoie fai da te”. Si tratta in effetti di un modo consigliato da tempo per aiutare le popolazioni animali, soprattutto gli uccelli, a resistere ad inverni sempre più rigidi. Come valore ecologico in più, le casette per il mangime saranno realizzate in materiali di recupero e riciclabili. Alle 15 partiranno anche escursioni guidate all’area naturalistica, che si potrà esplorare nel volto della stagione del riposo e del freddo. «In questa stagione - spiega Erminia Mandarini, presidente dell’associazione il Bradipo - aiutare gli uccelli fornendo loro del cibo è un’ottima abitudine perché ciò di cui si nutrono abitualmente, come gli insetti,durante l’inverno scarseggia. Il miglior cibo da offrire sono i semi, in particolare quelli di girasole, e le briciole dolci come quelle del panettone». La fine dell’anno si avvicina ed è tempo di bilanci per il “Panda” e il suo collega Bradipo. «Il 2010 è stato un anno impegnativo - commentano Giorgio Bianchini, presidente del Wwf Sud Milano ed Erminia Mandarini -. A febbraio il disastro avvenuto sul Lambro ci ha fatto temere che anche il Bosco di Montorfano, dall’altra parte di Melegnano, potesse subire danni definitivi. Fortunatamente l’oasi è stata lambita solo marginalmente dalla marea nera. L’unico aspetto positivo di questa amara vicenda è che almeno ha risvegliato un certo interesse, non solo nelle istituzioni ma in tutti, nei confronti del Lambro».Fonte: Il Cittadino

giovedì 16 luglio 2009

Melegnano - Gli ambientalisti tengono d’occhio il consumo di acqua

Normalità quasi tornata alle oasi Wwf di Melegnano dopo la “cura dimagrante” dell’acqua decisa dal comune: ma gli occhi degli ambientalisti restano puntati sulla prossima erogazione controllata per evitare che si ripetano effetti deserto. Come si erano rischiati tempo fa, in seguito alla prima sperimentazione di riduzione del flusso idrico nei due spazi verdi di Montorfano e delle Noci. «Si è ristabilito un afflusso sufficiente di acqua nelle oasi situate alle due periferie di Melegnano - spiega Erminia Mandarini, portavoce dell’associazione Il Bradipo di Lodi, che gestisce i parchi assieme al Wwf Sud Milano -, anche se il parco delle Noci appare ancora un po’ in sofferenza. Indubbiamente l’amministrazione comunale e i tecnici incaricati di controllare la portata dei tubi di irrigazione si sono resi conto che qualcosa era andato storto nel passaggio all’irrigazione a tempo. Ci sono stati un paio di giorni addirittura in cui negli stagni non è entrato un solo litro di nuovo liquido». I parchi melegnanesi classificati come oasi urbane riconosciute Wwf, contrariamente a quanto si può immaginare, non sono irrigati con risorse idriche spontanee e anche le zone umide, tre stagni, vengono alimentati con condotte artificiali. Nelle scorse settimane il comune ha deciso di ridurre i consumi che palazzo Broletto sostiene ogni anno alla voce “bollette idriche oasi”: 27mila euro in dodici mesi. «D’accordo sul principio - è la presa di posizione degli ambientalisti -, riduciamo pure l’acqua, ma all’inizio si è partiti con uno stop totale, causato da disguidi tecnici, che ha rischiato quasi di far sparire ogni forma di vita nelle zone umide. Resta un punto interrogativo su quale sia il periodo ottimale d’irrigazione. Per noi quattro ore al giorno di acqua corrente sono poche». Fonte: Il Cittadino

mercoledì 17 giugno 2009

Melegnano - Acqua a tempo, ma nei parchi le zone umide hanno sete

«Gli stagni di Montorfano e delle Noci a Melegnano sono diventati un deserto in pochi giorni con la fornitura temporizzata di acqua. La situazione è grave soprattutto al parco delle Noci, dove lo stagno grande si è quasi prosciugato». Le associazioni ambientaliste Il Bradipo di Lodi e Wwf di San Donato, che da diversi anni si fanno carico della manutenzione delle oasi Wwf a Melegnano, non hanno gradito l’esordio del metodo “rubinetto” per regolare i consumi idrici nei due spazi verdi della città. Settimana scorsa, dopo anni di discussione, è entrato in funzione un sistema, basato su valvole a tempo, di economizzazione sui consumi idrici delle oasi melegnanesi, per le quali il comune attualmente spende 27mila euro annui in erogazione d’acqua nelle zone umide. Il problema, secondo i due sodalizi verdi, è che “l’austerity” decisa da palazzo Broletto è stata di quelle da cavallo: si è passati dall’irrigazione continua di acqua, con tubo da cento litri di portata, a bocchette temporizzate a ore che buttano giusto una goccia. Anzi neanche quella, perché secondo Erminia Mandarini del Bradipo «è probabile che nello scorso fine settimana le pompe non abbiano funzionato del tutto». Il risultato, spiega l’esponente ambientalista, è «catastrofico al parco delle Noci, dove lo stagno grande ha forse mezzo metro d’acqua e le ninfee sono in grande sofferenza, mentre al Montorfano i bacini d’acqua sono stati reinvasati dopo un’asciutta completa di quattro o cinque giorni: speriamo che i danni siano recuperabili». Una “mano pesante” che però vede l’assessore alle politiche ambientali Luigi Tessarin rifiutare l’etichetta di aguzzino dei parchi: «Se le pompe sono state ferme, lo sono state al massimo in quelle 36 ore in cui abbiamo installato i temporizzatori la settimana scorsa - dichiara Tessarin - posso assicurare che da venerdì scorso le pompe vanno, tre ore al giorno». Wwf e Bradipo ribadiscono di non essere in disaccordo sul principio in sé del risparmio idrico ma «su un suo esordio che è apparso scriteriato. L’apporto d’acqua è stato veramente tirato al filo, abbiamo trovato persino carpe in putrefazione areate sugli stagni assetati». SecondoTessarin «si sapeva che il sistema di regolazione oraria dell’acqua doveva andare a regime, e che quelli iniziali sarebbero stati esperimenti per approssimarsi alla quantità adeguata, che potrà essere di quattro, cinque, sei ore al giorno, quanto necessario a mantenere un certo livello negli stagni. In ogni caso, dal principio dei minori costi non si torna indietro: chi è ambientalista non può permettere che 27mila euro di acqua potabile siano sottratti all’uso pubblico in estate, quando forse ha senso farlo, e in autunno,quando invece la carenza idrica non esiste». Fonte: Il Cittadino

mercoledì 20 maggio 2009

L’appello di Wwf e associazione “Bradipo”: «Non disinfestate il bosco del Montorfano»

Appello di Wwf e associazione “Il Bradipo”: «Non disinfestate il bosco di Montorfano contro la gatta pelosa, innanzitutto perché non è tale; in secondo luogo perché i prodotti chimici sconvolgerebbero l’ecosistema». «Non disinfestate il bosco del Montorfano contro le “gatte pelose”, perché innanzitutto non sono parassiti dell’iphantria americana ma larve di tignola, quindi due specie diverse. In secondo luogo perché la disinfestazione con i prodotti chimici si abbatterebbe su tutto l’ecosistema». La precisazione (con appello perché non si proceda ad interventi sommari) arriva dalle associazioni che gestiscono a Melegnano le oasi Wwf: il parco delle Noci in zona Quartiere Ovest e appunto il bosco di Montorfano lungo il corso del Lambro e della Vettabbia. Nei giorni scorsi al Montorfano sembrano essersi manifestati i chiari segnali della proliferazione delle cosiddette gatte pelose, le larve del bruco americano o iphantria cunea, che provocano la defoliazione di intere superfici alberate con il non gradevole effetto collaterale di una precipitazione continua di bruchi sulle strade, sulle auto, persino in testa a chi passa sotto. Ma secondo gli ambientalisti melegnanesi bisogna evitare di applicare la ricetta sbagliata. Dunque, precisano Giorgio Bianchini del Wwf ed Erminia Mandarini dell’associazione “Il Bradipo” «l’infestazione non è del lepidottero conosciuto come gatta pelosa ma di tignola comune, altro lepidottero che tuttavia non determina danni irreversibili alle piante. I bruchi della tignola attaccano solo il biancospino e il prugnolo e passata l’invasione cominceranno subito a spuntare nuove foglie». Secondo Wwf e “Bradipo” «la proliferazione dei bruchi è del tutto naturale in un’area come il bosco di Montorfano». Infine l’appello a non procedere a disinfestazioni sommarie: «Un intervento di disinfestazione provocherebbe un danno enorme, in quanto l’utilizzo di prodotti chimici si ripercuoterebbe su tutto il sistema del Montorfano. Sparirebbero innanzitutto gli uccelli insettivori e anche per le specie restanti c’è il rischio di danni profondi».Fonte: Il Cittadino

venerdì 17 aprile 2009

Melegnano - Giornata delle oasi al bosco Montorfano e al parco delle Noci

Anche Melegnano celebra la giornata delle oasi.

L’appuntamento è per domenica, quando nel bosco di Montorfano e al parco delle Noci sono previsti numerosi eventi. Dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, infatti, nell’area verde sono in calendario tutta una serie di visite guidate, mentre alle 10 è in programma l’animazione per i bambini. Al parco delle Noci in via don Minzoni dall’altra parte della città, invece, per l’intera giornata sono si svolgeranno visite guidate all’oasi e alla mostra didattica “Sulle tracce degli animali”, con tanto di possibilità di pranzo al sacco. Mentre alle 16 ci sarà l’inaugurazione di un nuovo sentiero nel bosco e alle 17 l’attività per i più piccoli. Per informazioni, è possibile inviare una mail a sudmilanese@wwf.it o telefonare al 333 9584890. Sempre nel pomeriggio di domenica, infine, dal punto parco stazione delle biciclette di San Donato partirà una cicloescursione guidata alla scoperta dell’oasi Wwf di San Giuliano, del bosco di Montorfano e del parco delle Noci a Melegnano. Nel frattempo, il gruppo Terna e il Wwf hanno raggiunto un accordo ad hoc, che per le oasi di Melegnano prevede la definizione condivisa di un piano di azioni per la sostenibilità dello sviluppo della rete elettrica.
Fonte: Il Cittadino

venerdì 19 settembre 2008

Laboratori e didattica, così le oasi del Wwf incantano le scuole

Bilancio per Montorfano e Parco Noci

Con l’inizio del nuovo anno scolastico le due oasi urbane di Melegnano, il Bosco di Montorfano e il Parco delle Noci, si preparano a diventare di nuovo «aule» di una materia molto particolare: l’osservazione diretta della natura a pochi metri dal centro abitato e dai banchi di una classe. «L’uscita didattica presso le oasi Wwf - spiegano Giorgio Bianchini, responsabile del Wwf Sud Est milanese ed Erminia Mandarini, presidente dell’associazione culturale Il Bradipo - è un’esperienza sempre nuova perchè fauna e flora cambiano, riservando spesso sorprese inaspettate». Nella scorsa primavera ad esempio, gli alunni di una classe della scuola primaria Cadorna hanno potuto osservare cinque giovani cinciallegre nate in una delle cassette nido collocate all’interno del Parco delle Noci: la nidificazione, straordinaria, è stata documentata solo nel 2008. Con un’altra classe della stessa scuola sono state invece liberate alcune farfalle della specie Vanessa dell’ortica, che erano state allevate addirittura in classe dai bambini stessi. Lo scorso autunno si sono recate in visita al Montorfano due classi dell’istituto Itis Mattei di San Donato Milanese. Nel corso della visita sono stati prelevati alcuni campioni di acqua dal colatore Vettabbia - che arriva da Milano città - avviandoli poi all’analisi effettuata dagli stessi ragazzi. I risultati del progetto sono stati raccolti in un cd presentato a Milano nel corso di un convegno aperto al pubblico. Altro motivo di interesse per la visita al Parco delle Noci è rappresentato dalla mostra permanente «Sulle tracce degli animali», allestita presso il centro visite dall’ottobre 2007. L’esposizione raccoglie una serie di reperti (nidi, resti alimentari, impronte e altro ancora) il cui rinvenimento in natura è un chiaro indizio della presenza degli animali selvatici e dell’importanza ecologica di questa macchia verde alla periferia ovest di Melegnano.
Fonte: Il Cittadino

venerdì 6 giugno 2008

Il Parco delle Noci e la sua storia

Circa quarant’anni fa l’area del parco era una campagna di proprietà dell’Industria Chimica Saronio; all’epoca le industrie chimiche avevano bisogno di molto spazio verde intorno, per disinquinare l’aria dagli odori dei prodotti di lavorazione e per far passare la canalina di scarico delle scorie. La campagna era attraversata da una stradina, costeggiata da una roggia e da un filare di Noci, che da via per Carpiano arrivava a via per Landriano. Per questo motivo si è scelta la denominazione “PARCO DELLE NOCI”.
La ditta Saronio lasciò la zona nel 1966 e fu edificato il quartiere “CIPES”. Rimase però libera una zona verde, con arbusti spontanei ed alberi piantati dai Saronio; di questi alberi sono rimasti solo un pioppo bianco e dei salici. Il pioppo era chiamato dai bambini del quartiere “albero del riposo”, poiché alla sua ombra ci si poteva sdraiare, esausti di corse e giochi.Agli inizi degli anni ’70, si decise di far passare sull’area la linea ferroviaria ad alta velocità; durante gli scavi furono trovate scorie tossiche della chimica Saronio, i lavori furono bloccati per qualche anno, poi ripresero, ma purtroppo, il cantiere per la costruzione della ferrovia distrusse tutto il verde e gran parte degli alberi furono abbattuti. Il cantiere fu tolto negli anni ’80, sull'area rimasero pietre, lastroni di cemento, pezzi di ferro, edifici abbandonati ed altro materiale. A poco a poco la zona divenne una discarica, dove la gente buttava rifiuti d’ogni genere. Su quell’area ormai libera si pensò di edificare un parcheggio, ma gli abitanti della zona si rivolsero al WWF e ad Italia Nostra, per impedirne la costruzione. Con l’aiuto delle associazioni ambientalistiche ed il contributo dell’Assessorato all’Ecologia del Comune, si riuscì a realizzare il “PARCO DELLE NOCI”.
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