Visualizzazione post con etichetta Parco Nord. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Parco Nord. Mostra tutti i post

venerdì 19 agosto 2022

SUDMILANO Il “sogno verde” resta a secco

 

Soffrono la sete i numerosi alberi messi a dimora tra San Giuliano, San Donato e Colturano

Temporali e piogge degli ultimi giorni donano un parziale, e ridotto, sollievo alla vegetazione, ma a far le spese del lunghissimo periodo di siccità e temperature torride c’è anche quello che era il “sogno verde” di una città che progetta di “tornar bosco” entro il 2030. Se infatti appare sempre più pesante il “conto” dei danni subiti dalla vegetazione spontanea e dalle coltivazioni, duramente colpite dalla lunga carestia idrica che ha seccato, letteralmente, il territorio, non meno preoccupante è la situazione che riguarda il “patrimonio verde” messo a dimora negli ultimi anni con l’obiettivo di riforestare città metropolitana e contribuire “in verde” alla lotta ai cambiamenti climatici. I progetti avviati da più soggetti – i principali, ForestaMi promosso da Città Metropolitana, Comune di Milano, Regione Lombardia, Parco Nord Milano, Parco Agricolo Sud Milano, Ersaf e Fondazione di Comunità, e Arbolia, società benefit nata da Snam e Fondazione CDP – hanno come obiettivo dichiarato quello di mettere a dimora oltre 3 milioni di alberi entro la data-simbolo del 2030, con l’intento di contribuire alla lotta all’inquinamento e alla regolamentazione termica dei centri abitati. Ad oggi il progetto ForestaMi dichiara di aver completato la messa a dimora di oltre 300mila piante, molte delle quali in aree del Sudmilano messe a disposizione dalle amministrazioni locali, come nel caso di Colturano, dove lo scorso autunno, lungo la pista ciclabile che affianca la provinciale Cerca, sono stati piantati oltre 800 alberelli. Un “investimento verde” che però pare scontrarsi con l’ “annus horribilis” climatico che ha decimato, letteralmente, le essenze arboree. Tanti gli steli e gli arbusti secchi che spuntano dalle protezioni che avrebbero dovuto garantire la crescita, ingiallimenti che non risparmiano nemmeno le altre piantumazioni, come nel caso dei quasi 2000 alberelli messi a dimora da Arbolia a San Giuliano, o le pianticelle soffocate da erba secca a San Donato. E ancora, quelle che sarebbero dovute diventare oasi verdi lungo le tangenziali – lo svincolo per Paullo era tra queste – mostrano ormai quasi solo “spuntoni” secchi. Fonte: Il Cittadino

martedì 28 marzo 2017

Il Parco Agricolo Sud si fonde con il Parco Nord , Fusco: «Hanno ucciso il più grande distretto agricolo esistente»

Solo Opera, Cisliano e Corsico votano no alla fusione tra parco sud, nord ed altri minori

Dopo il Direttivo anche l’Assemblea dei sindaci del Parco sud vota per l’unione dei parchi della macro-area che Regione Lombardia ha individuato per Città metropolitana. Così dopo l’unanime contrarietà manifestata al primo tentativo lo scorso anno quando Direttivo e Assemblea dei Sindaci del Parco Sud, Consiglio e Conferenza metropolitana, alcuni consigli comunali e persino il Consiglio regionale, con il loro dissenso portarono all'eliminazione della contestata norma della legge istitutiva di Città metropolitana che prevedeva un solo parco, adesso a dire no sono rimasti solo due sindaci, Ettore Fusco di Opera e Luca Durè di Cisliano, che hanno presentato una proposta alternativa, oltre alla delegata del Comune di Corsico che si è astenuta sulla proposta alternativa ma ha votato contro la fusione.
«Oggi consegniamo al Consiglio metropolitano – dichiara Michela Palestra, Presidente del Parco Agricolo Sud - una decisione importante. L’intento è quello di mantenere le peculiari e differenti identità dei Parchi ma anche di mettere a “sistema” le “buone pratiche” che i Parchi stessi hanno sviluppato, tramite sinergie e economie di scala. E’ un passo importante, come la larghissima maggioranza con cui abbiamo approvato questa deliberazione dimostra, che va nella direzione di un futuro “parco metropolitano” già presente nel Piano Strategico della Città metropolitana. Ci siederemo al tavolo con Regione Lombardia a discutere il futuro delle aree verdi – conclude Michela Palestra - dando il giusto peso ai valori prescrittivi oggi approvati che sono la sintesi di quanto raccolto dai nostri territori e dai portatori d’interesse in un capillare lavoro di ascolto, partito dal “basso” e portato a termine nonostante le tempistiche molto stringenti volute dalla legge regionale». Nel Direttivo del Parco, in cui rappresenta i sindaci, era toccato al solo Fusco scontrarsi, mentre nell'assemblea plenaria a restare coerentemente dalla parte della difesa delle peculiarità del Parco Sud, fino in fondo, con il Sindaco di Opera anche il collega Durè di Cisliano.
«Incredibile come a sinistra siano in grado di ribaltare la frittata – commenta adesso il Sindaco Fusco – quando a distanza di un solo anno sono riusciti a inculcare prima un’idea ai loro sindaci e poi a ribaltarla completamente per opportunismo. In entrambe le occasioni hanno fatto passare la Regione per il nemico contro cui schierarsi: Nel primo caso perché la proposta di legge di inquadramento della Città metropolitana era competenza della Regione, anche se unire i parchi era una richiesta partita da Palazzo Isimbardi, mentre anche adesso che la Regione chiede ai parchi di fare proposte sono addirittura riusciti a fare passare il messaggio per cui piuttosto che farsi imporre qualcosa dalla Regione sia meglio dire la propria. Un dire la propria, però, allineato esattamente con quanto secondo loro la Regione vorrebbe fare se non arrivassero proposte dal territorio. Vai a capirli…». Proprio su questo Fusco ha sottolineato incoerenza e pressapochismo da parte di molti «perché come si fa a dire – aggiunge infatti il leghista Fusco – che piuttosto che farci imporre un unico ambito dalla Regione lo proponiamo noi?».
Per provare a salvare l’indipendenza del Parco il Sindaco di Opera ha proposto all'aula un emendamento alla delibera, che per il passaggio definitivo dovrà essere vagliata dal Consiglio metropolitano, bocciato però dalla maggioranza dei presenti. Solo Opera e Cisliano si sono espressi per proporre a Regione Lombardia che i due parchi restino entità distinte e separate mentre Paolo Bianchi di Mediglia ed un delegato del Sindaco Errante di Corsico si sono astenuti.
«Si ricordino i cittadini del Parco Sud – chiosa il leghista Fusco - quando sentiranno i loro sindaci riempirsi la bocca di tutela dell’ambiente e del parco agricolo che solo il sottoscritto – dice Fusco – ed i rappresentanti di Cisliano e Corsico, Durè e la delegata di Errante, si sono opposti con il voto contrario mentre gli altri si giustificavano per il voto favorevole dopo essersi espressi in modo contrario fino al giorno prima. Probabilmente, quando arriva l’ordine di partito bisogna scattare sull'attenti».
Le ragioni di Fusco trovano fondamento nella convinzione che la nuova configurazione dei Parchi, porterà ad avere una macro-area che comprende il Parco Agricolo sud Milano e il Parco Nord Milano più tutti i parchi minori, i fontanili e le riserve naturali annullando, di fatto, le sette divisioni territoriali attive fino ad oggi. Inoltre secondo Fusco, la macchina costosa di gestione del Parco Nord graverà anche sui comuni del sud Milano che non gestiscono un parco di fruizione, come quello nord, ma un distretto produttivo che è la più grande area agricola protetta d’Europa. «È come  mischiare merli con tordi o mangiare cavoli a merenda - ribadisce il Sindaco – cosa che forse a molti è necessaria per cambiare le regole restrittive che fino ad oggi hanno tutelato il Parco sud ed impedito che la campagna venisse sostituita dal cemento di case, fabbriche e centri commerciali. Ma se neppure le associazioni per il Parco sud e quelle ambientali ed agricole hanno mosso un dito per salvare i nostri territori ci penseremo noi a difenderlo, fino – conclude l’esponente leghista - all'ultimo, sostenendo al Pirellone le nostre ragioni». Fonte: 7giorni

giovedì 5 settembre 2013

San Giuliano: Torna “FestivArt”, rassegna interamente dedicata alla creatività giovanile

La locandina dell'eventoLa locandina dell'eventoDopo il successo della prima edizione, il Parco Nord di San Giuliano torna ad ospitare anche quest’anno “FestivArt”, da venerdì 6 a domenica 8 settembre.
L'ampio programma spazierà dai concerti alle esperienze letterarie dei giovani, comprendendo anche attività teatrali e iniziative artistiche raccontate dai protagonisti, dalle 16:30 a mezzanotte.

Tra gli appuntamenti più importanti di venerdì 6 si segnalano la presentazione della raccolta di poesie “L'inferno e il paradiso hanno la stessa porta” di Francesca Fedeli e la serata Open disco con radio StudioPiù. Sabato 7 settembre vedrà invece animarsi, tra le altre cose, il dibattito “Diverso da chi? - Parliamo con e di giovani, diritti e diversità” e il concerto di Mondo Marcio.

Domenica 8, invece, i tre giovani scrittori milanesi Riccardo Besola, Andrea Ferrari e Francesco Gallone presenteranno il loro libro “Operazione Madonnina”, mentre la serata sarà chiusa dal concerto dei Toro Meccanica. Mostre, bancarelle e punti ristoro saranno inoltre presenti per tutta la tre giorni. Fonte: 7giorni

martedì 25 giugno 2013

San Giuliano - Servizio di pattugliamento a tutela della sicurezza nei parchi Nord e Serenella

Polizia locale e guardie Gev in pattugliamentoPolizia locale e guardie Gev in pattugliamentoÈ partito in questi giorni a San Giuliano uno speciale servizio di pattugliamento, rivolto a due aree verdi cittadine meta quotidiana di innumerevoli utenti: il parco Nord e il parco Serenella. La sorveglianza vedrà il coinvolgimento di un agente di Polizia Locale coadiuvato da due unità Gev (Guardie Ecologiche Volontarie) e si articolerà su due turni giornalieri: dal lunedì al venerdì al mattino (dalle ore 9:00 alle ore 10:00 - Serenella, dalle 10:00 alle 11:00 - Parco Nord) e al pomeriggio (dalle ore 16:00 alle 17:30 Serenella/Parco Nord). Il personale si occuperà di sanzionare chi commette infrazioni o non rispetta i regolamenti, raccoglierà segnalazioni e istanze da parte dei cittadini e segnalerà agli uffici comunali eventuali criticità. La Polizia Locale organizzerà a breve anche un servizio analogo dedicato alle giornate domenicali, con il coinvolgimento dei volontari dell'Associazione Nazionale Carabinieri, sezione sangiulianese. «L'obiettivo - ha commentato Gennaro Piraina, assessore locale alla Sicurezza - è quello di favorire l'aggregazione in un contesto di maggiore sicurezza e contestualmente garantire ai cittadini una tranquilla fruizione dei parchi: i sangiulianesi hanno il diritto di vivere il territorio con la massima serenità».Fonte: 7giorni

giovedì 14 aprile 2011

San Giuliano - Devastante incendio vicino al Parco Nord, in fiamme le baracche della valle degli orti

Un violentissimo incendio ha devastato la valle degli orti ai confini con il Parco nord. Il misterioso rogo si è scatenato ieri sera attorno alle 21.15, quando gli orti ai confini tra i comuni di San Giuliano e San Donato hanno preso improvvisamente fuoco: «Ci siamo affacciati alla finestra - hanno raccontato a caldo alcuni residenti della zona - e abbiamo visto le fiamme divampare sempre più vigorose».Sul posto si sono immediatamente precipitate due squadre di vigili del fuoco in arrivo da Milano, che sin da subito si sono dati da fare per spegnere l’incendio: un’impresa che si è rivelata tutt’altro che semplice, anche perchè all’interno degli orti c’erano una serie di baracche e della legna, materiali cioè facilmente infiammabili una volta che hanno preso fuoco. A San Giuliano sono accorsi anche i sanitari della Croce rossa di Peschiera, il cui intervento per fortuna non si è però rivelato necessario: il rogo, peraltro molto ben visibile dalla via Emilia, era infatti divampato in una zona lontana dalle abitazioni, sebbene il vento lo stesse pericolosamente avvicinando a un ristorante. Gli agenti della polizia locale di San Giuliano, nel frattempo, hanno provveduto a vietare l’accesso alle auto nel Parco nord. «Sono qui dal 1968 ed è la prima volta che accade una cosa del genere - ha riflettuto ancora incredulo il proprietario di uno degli orti coinvolti nell’incendio -. Nella baracca, poi, c’era anche il mio cane, non so neppure che fine abbia fatto. E nel mio orto è scoppiata pure la bombola del gas». Solo a tarda ora l’incendio è stato definitivamente spento, mentre restano ancora da chiarire le cause dell’incendio, che è divampato in tre punti diversi degli orti: un indizio inquietante. Fonte: Il Cittadino

sabato 5 settembre 2009

San Giuliano - I cittadini “salvano” una capra tibetana

L’insolita presenza che nei giorni scorsi ha fatto capolino nel Parco Nord di San Giuliano, tra gente che faceva “footing” e bambini che salivano sulle giostre, non è certo passata inosservata.Un gruppo di frequentatori della principale cornice verde della città, si è così stretto intorno alla capretta tibetana, che qualcuno, dopo essersela tenuta per un periodo di tempo in giardino o in qualche podere agricolo, ha abbandonato in un tratto di territorio lontano dalle macchine, che in questa stagione è particolarmente frequentato.Probabilmente il suo ex padrone si è mosso nella primissima mattinata, lontano dagli sguardi, al fine di non essere scorto mentre scaricava dall’auto l’animale, per poi lasciarlo al parco. I sangiulianesi dopo aver preso confidenza con la capretta, che al momento si trovava un po’spaesata, hanno subito chiamato i vigili, nella speranza che le venisse trovata una collocazione adatta.La polizia locale è intervenuta, ma dopo alcune verifiche, gli agenti si sono resi conto che, non trattandosi di una specie protetta, la capretta non poteva essere ospitata nelle oasi delle associazioni ambientaliste. Pertanto, è stata accompagnata al canile di Pantigliate, dove probabilmente a distanza di qualche giorno trascorso tra esemplari ben lontani dalla sua razza, si starà forse lentamente ambientando.Per il momento non c’è stata altra soluzione, sebbene non è detto che in futuro qualcuno con un bell’appezzamento davanti a casa, possa magari adottarla. Sul caso nel frattempo non sono trapelati altri aggiornamenti, ma qualche sodalizio potrebbe anche attivarsi affinché l’originale ospite che è passato dal Parco Nord possa essere inserito in un ambiente consono alla sua specie. Fonte: Il Cittadino

giovedì 16 luglio 2009

San Giuliano - Un’oasi di ristoro al Parco Nord a disposizione tutta la settimana

Il bar sarà gestito dalla coop “Le cascine”, a breve si troverà anche la pizza.

La cornice del Parco Nord quest’anno si è arricchita di un ben organizzato punto di ristoro gestito dalla cooperativa “Le Cascine”, che da circa tre settimane ha iniziato la sua avventura nella principale cornice verde di San Giuliano. In una struttura nuova di zecca realizzata dal comune e affidata in comodato d’uso alla nota cooperativa sociale, ha già preso quota un’intensa attività, che procederà ininterrotta sette giorni su sette, con apertura alle 7 del mattino, consentendo agli amanti della corsa di fare colazione, fino alle 20.30. Alcuni frequentatori del parco, hanno già testato anche l’opportunità di godersi una pausa all’ora di pranzo, in cui l’offerta prevede una gamma di alternative che spaziano da panini ai piatti freddi o caldi, a cui a breve si aggiungerà anche la pizza. L’armonico complesso è corredato infatti di una quindicina di tavoli, con 60 posti a sedere: una dotazione che, tenendo conto della turnazione, può fornire ampie risposte sia alle famiglie che decideranno di trascorrere qualche giornata al parco, soprattutto nei fine settimana, sia agli adolescenti e agli avventori che anche nel corso dei giorni feriali hanno opportunità di ritagliarsi qualche scampolo di tempo libero. Del resto, ormai da tempo cittadini e forze politiche avevano manifestato l’esigenza di un punto di riferimento nel parco, che fosse corredato da servizi igienici e potesse nel contempo rispondere alla necessità di presidio. Tutte risposte che sono arrivate puntualmente insieme all’opportunità di rinfrescarsi con una bibita o un gelato. Il riscontro per il momento è stato buono e i cittadini stanno pian piano scoprendo questo elemento di novità, che rappresenta indubbiamente un valore aggiunto al frequentato spazio immerso nella natura. Del resto, il comune di San Giuliano conta già esempi di collaborazione vincenti con la cooperativa legata all’impegno umanitario di Don Chino Pezzoli. La sigla «Le Cascine» si è infatti affermata come un’efficiente attività, che conta tre punti vendita di alimentari tra San Donato e San Giuliano, a cui si aggiunge anche una convenzione con l’Azienda speciale Asf riguardo la distribuzione di pasti a domicilio agli anziani. Fonte: Il Cittadino

venerdì 5 giugno 2009

Dodici boschi speciali per "mangiare" i gas serra

In tutta Italia aree verdi creato ad hoc per compensare le emissioni di CO2 prodotte da eventi, istituzioni, aziende. Oltre 100 ettari che elimineranno 63 mila tonnellate di anidride carbonica.
di ANTONIO CIANCIULLO

E' come in una favola. Dodici boschi mangia CO2 creati con la bacchetta magica per catturare l'anidride carbonica, per intercettare i gas serra prima che arrivino a far danno. Certo, si potrebbe dire che inglobare il carbonio è il lavoro naturale degli alberi che crescendo lo incorporano. Ma questi sono boschi speciali, creati su misura per cancellare, dal punto di vista dell'impatto serra, un peccato ecologico, sia pure involontario. Sono boschi legati a un desiderio di redenzione (e di immagine).
Nel parco del Gargano c'è il bosco nato per compensare le emissioni serra prodotte dagli inviti della regina Elisabetta che ha voluto festeggiare il suo compleanno senza il rimorso di aver accelerato, sia pure di poco, il riscaldamento planetario. A Ferrara c'è il bosco ordinato dalla Fiera di Rimini per annullare le emissioni serra prodotte dagli ambientalisti che sono andati a Ecomondo. Sul Vesuvio c'è il bosco che azzera le emissioni del Teatro festival di Napoli. A Campagnano Romano c'è il parco pagato dalla LeasePlan, l'azienda di noleggio auto sul lungo periodo, per azzerare le emissioni prodotte dalla sua flotta aziendale. Sul Po c'è il parco commissionato dalla Nikon per compensare la campagna pubblicitaria del 2008.
In tutto sono 116 ettari di boschi piantati in 12 parchi e aree verdi italiane. Elimineranno 63 mila tonnellate di anidride carbonica, pari all'inquinamento prodotto da una centrale elettrica da 43 megawatt per sette mesi. Una cifra ancora piccola ma in fortissima crescita: nei prossimi sei mesi si pianteranno 10 volte più alberi dei due anni precedenti. Sono i dati che AzzeroCO2, una società che assiste aziende ed enti pubblici a conteggiare e ridurre le emissioni di gas serra, presenta in occasione della Giornata mondiale dell'ambiente.
"I grandi tagli delle emissioni serra sono previsti dagli accordi sottoscritti dai governi", spiega Andrea Seminara, direttore marketing di AzzeroC02. "Questa è un'iniziativa molto più piccola ma che si aggiunge alle azioni dovute. Sono contributi volontari pagati da singoli cittadini, da associazioni, da aziende, da enti. E dimostrano che ognuno può fare la sua parte. Tra l'altro noi abbiamo fatto la scelta di piantare tutti gli alberi in Italia: così ognuno può controllare quello che succede e i benefici restano in casa".

LA MAPPA DEI BOSCHI
Parco Nord Milano (Lombardia, 12 ettari, 9 aziende)
Parco fluviale del Po e dell'Orba (Piemonte, 10 ettari, Nikon, per compensare la campagna pubblicitaria del 2008, "Nikon is different")
Parco regionale Boschi di Carrega (Emilia Romagna, 9 ettari, progetto in fase di definizione)
Buccinasco (Lombardia, 6 ettari, Ecogas per compensare le operazioni di conversione delle auto da tradizionale a GPL)
Parco del Molgora (Lombardia, 0,5 finora + altri 3 nei prossimi sei mesi per compensare il tour 2008 di Jovanotti, "Safari")
Parco nazionale del Gargano (Puglia, 30 ettari, l'Ambasciata Britannica per compensare il festeggiamento del compleanno della regina Elisabetta)
Ferrara (Emilia Romagna, 10 ettari, Rimini Fiera per compensare Ecomondo)
Parco delle Madonie (Sicilia, 10 ettari, Banca Mediolanum come omaggio ai clienti che sono passati dal cartaceo all'online)
Parco fluviale del Po torinese (Piemonte, 9 ettari, Slow Food per Terra madre e Salone del Gusto 2008)
Campagnano Romano (Lazio, 7 ettari, LeasePlan, noleggio autovetture lungo periodo, per azzerare le emissioni prodotte dalla sua flotta aziendale)
Parco regionale Porto Venere (Liguria, 5 ettari, progetto in fase di definizione)
Parco nazionale del Vesuvio (Campania, 5 ettari, Napoli Teatro Festival, uno dei maggiori festival teatrali italiani, per azzerare le emissioni residue)
Fonte: La Repubblica.it

mercoledì 11 febbraio 2009

San Giuliano - Torna il punto ristoro al Parco Nord


La cooperativa legata a don Chino Pezzoli si occuperà di gestirlo nell’oasi verde della città.Accordo tra comune e “Le Cascine” per realizzare la struttura.

Mai più senza bibite e gelati al Parco Nord, grazie ad una nuova struttura, la cui gestione sarà affidata alla cooperativa “Le Cascine”, legata alla realtà di don Chino Pezzoli, che si assumerà una serie di impegni tesi ad assicurare una conduzione efficiente. La decisione ha già assunto veste ufficiale, con un recente provvedimento con cui l’esecutivo di centrosinistra ha dato via libera alla convenzione con la nota catena locale - già impegnata in diverse attività sul territorio -, che si occuperà della realizzazione di un nuovo chiosco ben organizzato, corredato di servizi igienici, destinato a diventare un punto di riferimento per i numerosi sangiulianesi che l’estate trascorrono il tempo libero nella principale area verde della città. In base a quanto annunciato, già nei prossimi mesi quindi si dovrebbero vedere quei segnali di cambiamento particolarmente attesi dalla popolazione locale. Soprattutto le famiglie con bambini avevano infatti in più occasioni lamentato la carenza di un’area ristoro, ma anche di servizi igienici. Del resto, dopo una serie di traversie, l’anno scorso il vecchio chiosco, che per un periodo è rimasto con i battenti serrati, all’improvviso in una notte è sparito, lasciando i sangiulianesi nella sgradevole situazione di non poter comprare una bibita. Visto l’approssimarsi della bella stagione, è già pronto un progetto completamente nuovo, che lascerà spazio ad una serie di migliorie contemplate nel patto tra ente locale e cooperativa impegnata nel settore alimentare, come dimostrano i quattro negozi presenti tra San Donato e San Giuliano.A questo punto, non resta che attendere che l’arrivo della primavera porti con sé una serie di novità nel principale luogo di incontro all’aperto della città, privilegiato “rifugio” da asfalto e cemento dove, come di tradizione, si daranno appuntamento ragazzi, coppie con bimbi e appassionati dei pomeriggi sui prati.

Una volta concluso l’iter, potrà infatti prendere quota la realizzazione di un disegno che, dopo un lungo periodo in cui l’attività di bar è funzionata a singhiozzo, restituirà primavere ed estate confortevoli al Parco Nord. Questo quanto meno l’obiettivo a cui punterebbe il patto, licenziato dalla giunta, tra comune di San Giuliano e cooperativa “Le Cascine”, che debutta con una serie di garanzie tese a dare continuità al progetto.
Fonte: Il Cittadino
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...