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mercoledì 10 settembre 2025

A San Donato Milanese prosegue il piano asfalti 2025: interventi notturni in via Martiri di Cefalonia e via Cesare Battisti

 

Modifiche temporanee alla viabilità di San Donato Milanese dall’8 al 12 settembre per lavori di manutenzione straordinaria

Proseguono gli interventi previsti dal Piano asfalti 2025, con nuove opere di manutenzione straordinaria sulle strade cittadine. I lavori interesseranno due importanti arterie urbane, via Martiri di Cefalonia e via Cesare Battisti, e verranno svolti in orario notturno per ridurre al minimo i disagi alla circolazione diurna.

Via Martiri di Cefalonia: lavori dall’8 all’11 settembre
Dall’8 all’11 settembre sarà interessato il tratto di via Martiri di Cefalonia compreso tra via Europa e via Cesare Battisti. Le operazioni inizieranno ogni sera attorno alle 21.00 e comporteranno la chiusura totale della circolazione veicolare.
Durante la fascia serale e notturna non sarà consentito il transito ai veicoli privati, mentre l’accesso rimarrà garantito ai mezzi di soccorso e al trasporto pubblico locale. Questi ultimi verranno indirizzati all’interno dell’area di cantiere con l’ausilio di personale specializzato. Nelle ore diurne, invece, la strada sarà regolarmente percorribile.

Via Cesare Battisti: chiusura tra l’11 e il 12 settembre
A partire dalla sera dell’11 settembre e fino alla notte del 12 settembre, i lavori si sposteranno su via Cesare Battisti, nel tratto compreso tra via Ambrosoli e via Alessandrini. Anche in questo caso le operazioni si svolgeranno in notturna, con chiusura temporanea al traffico.
L’intervento sarà realizzato per fasi, e la viabilità verrà regolata dalla segnaletica di cantiere predisposta in loco. Ai residenti e agli automobilisti è raccomandata la massima attenzione alla segnaletica provvisoria, che indicherà i percorsi alternativi e le modalità di transito.

Obiettivo: strade più sicure e percorribili
Gli interventi rientrano nel piano complessivo di manutenzione della rete viaria cittadina, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza, la percorribilità e la qualità delle infrastrutture stradali. L’amministrazione comunale invita i cittadini a collaborare rispettando le disposizioni temporanee e ringrazia per la pazienza durante i giorni interessati dai cantieri. Fonte:7giorni

lunedì 8 settembre 2025

San Donato e San Giuliano: i Comuni abbattono gli alberi più grandi

 

   Dura lettera del Wwf, sparito anche un esemplare di oltre 60 anni sulla via Emilia

Alberi abbattuti dai Comuni di San Donato e San Giuliano perché troppo alti, sale la protesta. «Siamo amareggiati e per certi versi anche increduli di fronte ai recenti abbattimenti di alberi a San Donato». Disappunto e apprensione si alza dal Wwf Martesana Sudmilano di fronte ai nuovi interventi con cui sono state rase al suolo altre piante. In una nota diramata ieri il presidente dell’associazione Giorgio Bianchini e i volontari hanno in particolare espresso grosse perplessità per la sorte dei pioppi del Parco Trepalle e per il taglio di esemplari nel Pratone. Ma anche a San Giuliano un gigante verde è sparito per sempre, a opera dell’amministrazione Segala: era una sorta di monumento che si incontrava da almeno sessant’anni percorrendo la via Emilia all’altezza di via Matteotti: il grande albero, che ci ha regalato per lungo tempo ombra e bellezza, è stato abbattuto sotto gli sguardi increduli dei cittadini che hanno assistito a questo inspiegabile intervento». È clima di tristezza e disappunto tra i tanti sangiulianesi che hanno osservato le folte chiome del gigante verde riversate per terra, pronte per essere smaltite. E che poi hanno guardato i pezzi di tronco che sono rimasti nel terreno su cui è stato appoggiato l’imponente albero. Fonte: Il Cittadino

mercoledì 3 settembre 2025

San Donato Milanese, rissa in stazione: due giovani feriti e trasportati in ospedale

 

Scontri improvvisi davanti ai binari: indagano i Carabinieri. Sullo sfondo il problema dei gruppi di ragazzi che stazionano nella zona

La stazione ferroviaria di San Donato si è trasformata sabato 30 agosto in uno scenario di violenza improvvisa. Poco dopo le 21, un acceso litigio tra ragazzi è degenerato in una rissa che ha visto coinvolto un gruppo di giovani radunati sul marciapiede della fermata. A farne le spese un 24enne e una ragazza la cui età non è ancora stata resa nota, entrambi trasportati al Policlinico dopo le prime cure ricevute sul posto. Le immagini circolate in rete mostrano una decina di adolescenti: la discussione tra due di loro in pochi istanti si trasforma in calci e spintoni, la giovane cade a terra, il compagno cerca di rialzarsi mentre gli altri assistono senza intervenire, limitandosi a filmare o incitare. Alle 21.18 è scattato l’allarme: sul posto sono intervenuti i Carabinieri della compagnia di San Donato e un’ambulanza della Croce Rossa. Le condizioni dei due feriti non risultano gravi. I militari stanno ricostruendo l’origine dello scontro: secondo alcune testimonianze, la lite avrebbe avuto inizio all’uscita di un locale poco distante, per poi proseguire fino alla stazione. Alcuni residenti segnalano da tempo la presenza di gruppi di ragazzi che si ritrovano tra via Emilia e i palazzi retrostanti la fermata, spesso lasciando rifiuti e alimentando tensioni che in più di un’occasione hanno richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Fonte: 7giorni

sabato 30 agosto 2025

San Donato Milanese, riapre la piattaforma ecologica di via per Monticello

 

Dal 1° settembre di nuovo operativo il centro di raccolta dopo i lavori estivi. Barone: «Servizio fondamentale per la comunità»

Torna a disposizione di San Donato il principale punto di conferimento dei rifiuti ingombranti e differenziati: da lunedì 1° settembre 2025 la piattaforma ecologica di via per Monticello riaprirà i cancelli dopo i lavori di manutenzione straordinaria che hanno interessato l’area durante l’estate. Gli interventi hanno permesso di rinnovare le pavimentazioni nella zona di conferimento e nella rampa di accesso, mentre nelle prossime settimane proseguiranno i lavori di finitura, che non incideranno né sull’apertura al pubblico né sulla possibilità di conferire i materiali. La riapertura avverrà con i consueti orari estivi: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00, il sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Per consentire il ritorno al funzionamento ordinario, la piattaforma temporanea di viale De Gasperi resterà chiusa venerdì 29 e sabato 30 agosto, mentre nello stesso periodo si concluderà anche il servizio “Ecomobile” attivato a giugno come misura straordinaria. Con settembre tornerà inoltre il Centro Ambientale Mobile (CAM), che riprenderà a presidiare settimanalmente i quartieri cittadini per la raccolta di rifiuti particolari come pile, farmaci scaduti, oli e piccoli RAEE; la prima tappa è fissata per venerdì 5 settembre davanti al Municipio. «La riapertura della piattaforma di via per Monticello – ha dichiarato il vicesindaco Carlo Barone – rappresenta un passaggio molto atteso dalla comunità. Grazie al completamento delle opere principali, i cittadini possono tornare a usufruire di un servizio fondamentale per la corretta gestione dei rifiuti. I lavori di finitura che proseguiranno nelle prossime settimane non impediranno l’utilizzo del sito». Fonte: 7giorni

SAN DONATO Continua la processione dei disperati della droga

 

                           Muri e cancellate non servono a nulla. Si muove la politica

Nemmeno muri e cancellate hanno fermato il viavai di disperati che ogni giorno, dal piazzale della stazione di Rogoredo, imboccano via Orwell per raggiungere gli spacciatori lungo la spianata di San Donato Qui, ai margini di Milano e alle porte della città dell’Eni, continua a ripetersi la processione di ragazzi e adulti che cercano eroina e cocaina, assaltando le auto parcheggiate a pochi passi dalle case e dalle strade del quartiere per qualche monetina. A denunciarlo Davide Rocca, a Milano, consigliere di Fratelli d’Italia del Municipio 4: «Chiederò la Commissione sicurezza sul posto, una prima azione per sensibilizzare Comuni e istituzioni». L’esponente FdI sollecita misure più incisive contro quella che definisce «una piaga che porta centinaia di giovani a rovinarsi la vita».Fonte Il Cittadino

lunedì 25 agosto 2025

Alberi a rischio a San Donato Milanese, il WWF chiede un cambio di rotta

 

«La sicurezza è fondamentale, ma l’abbattimento non può essere l’unica risposta»: l’associazione solleva dubbi su metodo, trasparenza e compensazioni, e invita il Comune a rivedere l’approccio

Il contesto: sei abbattimenti per motivi di sicurezza

Nei giorni scorsi il Comune di San Donato Milanese ha annunciato un piano che prevede l’abbattimento di più alberi «pericolanti» per ragioni di sicurezza. La comunicazione, datata 19 agosto 2025, ha acceso l’attenzione del Wwf Sud Milano (Wwf Martesana Sud Milano), che ha deciso di intervenire per esprimere il proprio punto di vista e sollevare alcune questioni rimaste, a loro dire, senza risposta.

Le domande inevase: dove e quali sono gli alberi interessati

Il primo nodo riguarda la trasparenza: quali sono esattamente gli alberi oggetto dell’intervento? Si trovano nei parchi, lungo i filari stradali o in altre aree pubbliche? Senza un elenco puntuale, mappa o perimetrazione, per il Wwf è difficile comprendere la reale portata del provvedimento e valutare, di conseguenza, l’impatto sull’ecosistema urbano e sulla fruizione degli spazi verdi da parte dei cittadini. L’associazione chiede quindi di chiarire sedi, specie e condizioni fitosanitarie di ogni pianta destinata al taglio.

L’approccio alla gestione del verde: costo o bene comune

Nessuno mette in discussione la priorità della sicurezza di persone e beni. Tuttavia, osserva il Wwf, l’impressione è che in città la gestione degli alberi venga letta soprattutto come un costo, anziché come un investimento sul benessere collettivo e sul futuro. Un albero maturo offre ombra, riduce le isole di calore, filtra gli inquinanti, ospita biodiversità e migliora la qualità della vita; perderlo significa rinunciare a servizi ecosistemici che non si recuperano in tempi brevi. Da qui l’appello a considerare gli alberi non come «problemi da rimuovere», ma come patrimonio da curare, programmando per tempo monitoraggi, manutenzioni e piani di gestione.

Alternative all’abbattimento: quando si può mettere in sicurezza

Un altro punto sollevato riguarda le alternative tecniche all’abbattimento. È davvero inevitabile arrivare al taglio ogni volta che si rileva un rischio? Secondo il Wwf, esistono soluzioni per aumentare la stabilità e la sicurezza di esemplari compromessi ma non condannati: consolidamenti mirati, potature di alleggerimento, ancoraggi o sostegni, interventi di cura del suolo e dell’apparato radicale. In molte città italiane – sottolinea l’associazione – non mancano esempi virtuosi in cui si è scelta la via della messa in sicurezza, preservando esemplari di alto valore paesaggistico e ambientale. Per questo si chiede che, prima di tagliare, siano esplorate e motivate in modo pubblico tutte le opzioni disponibili.

La falsa equivalenza: dieci giovani non “valgono” un grande albero

Il Wwf contesta anche l’idea, spesso utilizzata nei piani di compensazione, che un albero adulto possa essere «pareggiato» con la messa a dimora di una manciata di nuove piantine. Un esemplare di 50 o 60 anni garantisce volumi di ombra, stoccaggio di CO? e benefici microclimatici che i giovani alberi impiegheranno decenni a raggiungere. Inoltre, l’associazione invita a guardare ai numeri reali: quanti dei nuovi alberi messi a dimora sopravvivono dopo tre o cinque anni? Senza adeguata cura post-impianto, irrigazione e protezione, il tasso di mortalità può risultare elevato, vanificando la promessa di «compensazione». Per questo si chiede di pubblicare dati di sopravvivenza e manutenzione pluriennale delle nuove piantumazioni.

Cosa chiede il Wwf: più dati, più cura, più visione

In sintesi, l’associazione propone di cambiare prospettiva: pianificazione e manutenzione ordinaria del patrimonio arboreo, per ridurre l’emergenza; valutazioni fitostatiche motivate e accessibili; esplorazione trasparente delle alternative all’abbattimento quando esistono margini di sicurezza; programmi seri di post-impianto con obiettivi di sopravvivenza misurabili; e, quando il taglio è davvero inevitabile, sostituzioni coerenti per specie, portamento e servizi ecosistemici, non meri «numeri» da tabella. È un invito a riconoscere che proteggere gli alberi urbani significa proteggere salute, qualità dell’aria, resilienza climatica e bellezza diffusa della città.

Un interesse pubblico che riguarda tutta la città

Le richieste del Wwf, pur nate dal caso di San Donato Milanese, sono estensibili ad altri Comuni del territorio. L’obiettivo è aprire un confronto informato, coinvolgendo tecnici, amministratori e cittadini, affinché ogni decisione sul verde urbano sia supportata da evidenze e comunicata con chiarezza. In tempi di ondate di calore sempre più frequenti, tagliare un albero maturo è una scelta che pesa sul comfort termico dei quartieri e sul benessere delle persone: per questo, conclude l’associazione, serve una visione all’altezza delle sfide ambientali attuali, capace di conciliare sicurezza e tutela del patrimonio arboreo.

Fonte: 7giorni

domenica 13 luglio 2025

SAN DONATO Campagnetta, non si fermano gli intoppi legali: il rilancio è al palo

 

Il sindaco Francesco Squeri: «La nostra prima azione sarà la messa In sicurezza e la pulizia del cantiere»

A San Donato non si è ancora conclusa l’infinita trafila di carte bollate per la realizzazione del grande parco da un milione di euro finanziato dal Pnrr nella Campagnetta di via Di Vittorio: il Comune sta aspettando che si chiuda la procedura di liquidazione dell’impresa che aveva vinto la gara l’appalto, la Baronchelli Costruzioni Generali Srl, per tornare in possesso del terreno. «Solo al termine di questo passaggio giudiziario – fa sapere l’ente in una nota -, sarà possibile riprendere possesso dell’area», che intanto resta un cantiere chiuso al pubblico. L’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Mistretta commenta: «Siamo profondamente dispiaciuti per come si è evoluta questa vicenda. Tengo a sottolineare che l’amministrazione ha sempre operato con il massimo rigore e nel rispetto delle norme che regolano l’affidamento e la gestione dei contratti pubblici. Purtroppo – conclude -, i vincoli procedurali, i tempi della giustizia e gli obblighi formali non ci consentono di agire in questo momento per ripristinare le condizioni di decoro e pulizia della Campagnetta». E il sindaco Francesco Squeri ricorda: «Non appena il Tribunale avrà concluso formalmente la procedura di liquidazione il Comune tornerà in possesso dell’area: la nostra prima azione sarà la messa in sicurezza e la pulizia del cantiere, per garantire condizioni adeguate di tutela e ordine pubblico. A seguire, ci attiveremo per riassegnare l’appalto e completare i lavori». La vicenda è nata nell’estate 2024 quando i tecnici dell’ente hanno verbalizzato dei significativi ritardi. A settembre 2024 l’impresa è stata messa in mora, dopodiché l’amministrazione aveva tentato una soluzione costruttiva con l’impresa tenendo conto che per ultimare l’opera mancavano circa 30 giorni di lavori. Ma l’8 marzo 2025 la società ha presentato domanda di concordato preventivo e il 15 maggio il Tribunale ha aperto la liquidazione giudiziale della stessa. «Da quel momento – rende noto il Comune -, la macchina amministrativa si è fermata in attesa delle decisioni della magistratura». Fonte: Il Cittadino

martedì 24 giugno 2025

Decolla il progetto Eni Station: a luglio partono i cantieri

 

San Donato: Sorgerà in città il secondo distributore di idrogeno in Italia

Dietro la rete di cantiere, che sabato pomeriggio è stata trascinata via da un temporale, si vede ancora una spianata deserta, ma dal Comune arriva notizia che il piano di interventi per dare un nuovo moderno volto a piazza Supercortemaggiore partirà nel mese di luglio. Dopo un infinito iter, che ha assorbito anni, una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie per assicurare risvolti concreti al progetto Eni Station, sembra che le lungaggini degli ultimi mesi siano state legate ai permessi che si sono resi necessari per l’installazione dell’impianto a idrogeno. In base agli aggiornamenti che l’investitore ha reso noti nei giorni scorsi al Comune, è comunque emerso che anche questa procedura sia ormai giunta a buon fine per lasciare posto alla stagione operativa. I riflettori tornano ad accendersi sulla scommessa targata Eni Live che prevede una stazione di servizio all’avanguardia, completa anche di colonnine per le ricariche di veicoli elettrici, corredata da un punto ristoro che sarà frutto della collaborazione tra gli investitori e l’Accademia dello chef stellato Niko Romito sulla base di altri esempi simili che sono sorti in Italia. Sebbene, proprio per la presenza del secondo impianto per i veicoli a idrogeno dopo quello di Bolzano, nella città dell’Eni prenderà forma un disegno che nel suo genere sarà esclusivo. Inoltre, la struttura che verrà edificata accanto a distributori di carburante ospiterà anche la quinta farmacia comunale. Stando alla convenzione urbanistica, il negozio verrà costruito e poi ceduto in comodato d’uso gratuito al Comune. Un’insegna, quella che deve ancora accendersi, che l’amministrazione di Francesco Squeri ha deciso di mantenere accesa 24 ore su 24 per dare ai cittadini del Sudmilano un servizio che sino ad ora non hanno mai avuto. Se dunque nel vedere tutto fermo tra tanti sandonatesi siano sorte alcune perplessità, è iniziato il conto alla rovescia per il progetto, di cui a San Donato si parla da tempo, che coinvolgerà il tratto tra la via Emilia e il nuovo centro direzionale Eni. Uno strategico indirizzo che è particolarmente significativo per il Cane a sei zampe, ma anche per il territorio sandonatese e per tutti i conducenti di passaggio che, a distanza di un paio d’anni dallo smantellamento dei vecchi distributori, potranno rincominciare a fermarsi per fare il pieno di carburante. Fonte: Il Cittadino

giovedì 19 giugno 2025

A San Donato Milanese decolla la sorveglianza dall’alto: in arrivo i droni per la Polizia Locale

 

Primo velivolo acquistato con fondi regionali. L’obiettivo è creare un “nucleo droni” per il monitoraggio delle aree verdi e dei punti più isolati della città

La sicurezza a San Donato Milanese si prepara a fare un salto tecnologico: il Comune ha ordinato il suo primo drone destinato alla Polizia Locale, aprendo la strada alla costituzione di un vero e proprio “nucleo droni” all’interno del comando. Il dispositivo, dal valore di circa 1.500 euro, è stato acquistato grazie a un finanziamento regionale e servirà a potenziare il controllo del territorio, in particolare nelle aree verdi e nei punti meno facilmente raggiungibili della città. Dopo l’adozione delle telecamere “intelligenti”, capaci di analizzare automaticamente i flussi di traffico e i comportamenti sospetti, il Comune continua a puntare sull’innovazione per rafforzare la sicurezza urbana. L’impiego dei droni consentirà di ridurre drasticamente i tempi di intervento e di ampliare il raggio di sorveglianza, garantendo un monitoraggio più capillare e tempestivo degli spazi pubblici. L’amministrazione comunale punta a istituzionalizzare questo nuovo approccio alla sorveglianza urbana, con l’ambizione di estendere l’utilizzo dei droni a più scenari operativi: dai controlli nei parchi alle verifiche in aree periferiche spesso soggette a degrado o abbandono. Una strategia che conferma l’orientamento del Comune verso una sicurezza sempre più smart, veloce e tecnologicamente avanzata. Fonte: 7giorni

domenica 8 giugno 2025

San Donato Milanese, nuova piattaforma ecologica temporanea in viale De Gasperi

 

Aperta dal 6 giugno per sopperire alla chiusura dell’impianto di via per Monticello. Attivo anche il servizio Ecomobile per i rifiuti speciali

A partire da venerdì 6 giugno, a San Donato Milanese sarà attiva una piattaforma ecologica temporanea allestita in viale De Gasperi, presso il parcheggio all’incrocio con via Agadir, di fronte alla scuola De Gasperi. L’iniziativa nasce per garantire la continuità del servizio durante la chiusura dell’ecocentro di via per Monticello, attualmente in manutenzione fino alla fine di agosto, salvo imprevisti. L’area sarà accessibile ai cittadini residenti, muniti di tessera sanitaria, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00, e il sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 18.00. Sul posto saranno disponibili quattro contenitori di grande capacità per la raccolta di rifiuti ingombranti, metalli, legno e scarti vegetali. Contestualmente, è stato attivato anche il servizio Ecomobile in sostituzione del Centro Ambientale Mobile (CAM), con operatività nella stessa area provvisoria, dal lunedì al sabato nella fascia mattutina dalle 9.00 alle 12.00. All’Ecomobile sarà possibile conferire rifiuti speciali come toner, bombolette spray, lampadine, neon, oli vegetali e minerali, vernici, pile, batterie, farmaci scaduti e rifiuti elettrici ed elettronici (solo tipologie R3 – tv e monitor – e R4 – elettronica di consumo). Per i soli RAEE, i cittadini potranno continuare a usufruire del servizio “1 contro 1” (il negozio ritira il vecchio dispositivo al momento dell’acquisto di uno nuovo) e del servizio “1 contro 0” (il negozio con superficie superiore a 400 mq ritira gratuitamente dispositivi di piccole dimensioni, fino a 25 cm). Infine, resta disponibile anche il servizio di ritiro ingombranti a domicilio, che verrà potenziato per agevolare lo smaltimento corretto anche dei rifiuti elettronici.Fonte: 7giorni

San Donato Milanese punta sull’inclusione: parte il piano per abbattere le barriere architettoniche

 

Un progetto partecipato per una città accessibile a tutti, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni e istituzioni.

L’Amministrazione comunale di San Donato Milanese ha avviato l’iter per la redazione del PEBA, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, uno strumento essenziale per rendere gli spazi pubblici più accessibili, sicuri e inclusivi. L’obiettivo è garantire a tutti i cittadini, indipendentemente dalle proprie condizioni fisiche, sensoriali o cognitive, la possibilità di vivere pienamente la città. Il piano, che sarà elaborato con il supporto tecnico del Centro Studi PIM di Milano, si sviluppa attraverso diverse fasi: dall’analisi delle criticità presenti negli edifici e percorsi pubblici fino alla definizione di strategie, soluzioni progettuali e programmazione degli interventi. Centrale sarà il coinvolgimento della comunità: cittadini, associazioni, Consulta per la Disabilità e portatori di interesse saranno chiamati a partecipare attivamente tramite questionari, incontri pubblici, tavoli tematici e osservazioni formali. «Il PEBA – ha dichiarato l’Assessora ai servizi di welfare Francesca Micheli – è un impegno concreto per costruire una città pensata per tutte e tutti. È una sfida culturale che vogliamo affrontare insieme, con ascolto e partecipazione». Il percorso prenderà ufficialmente il via a metà giugno, con un primo incontro pubblico dedicato al confronto con le rappresentanze sociali. L’iniziativa, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, si propone come un progetto condiviso di inclusione, equità e cittadinanza attiva. Fonte: 7giorni

giovedì 15 maggio 2025

San Donato Milanese: la piscina scoperta del Parco Mattei resterà chiusa per l’estate 2025

 

La decisione dell’Amministrazione comunale si inserisce nel quadro di un rilancio a lungo termine: «Un sacrificio necessario per restituire alla città un impianto moderno e funzionale»

Niente tuffi estivi al Parco Mattei per il 2025. Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, la piscina scoperta del centro sportivo di via Caviaga resterà chiusa per l’intera stagione estiva. A determinare la scelta, comunicata ufficialmente dall’Amministrazione comunale, è una serie di criticità strutturali e gestionali che rendono insostenibile l’apertura temporanea dell’impianto. «È una decisione difficile ma necessaria - spiega l’assessore allo Sport Massimo Zuin -. L’impianto necessita di interventi straordinari che, oltre a essere economicamente gravosi, rischierebbero di risultare vani in vista dell’imminente riqualificazione dell’intero Parco Mattei». L’obiettivo, chiarisce l’Amministrazione, è quello di concentrare le risorse disponibili in un progetto organico di rilancio, senza disperdere fondi pubblici in interventi tampone su una struttura in evidente stato di degrado. Le condizioni della piscina, infatti, sono giudicate ormai critiche: vasche, locali tecnici e spazi di servizio mostrano segni di usura avanzata, aggravati rispetto alla scorsa stagione. A ciò si aggiungono problematiche documentali e igienico-edilizie che ostacolano una gestione sicura e conforme alle normative. Qualsiasi investimento in questa fase, secondo il Comune, rischierebbe di configurare un danno erariale, poiché le opere necessarie sarebbero superate a breve dalle future trasformazioni già pianificate. La scelta si inserisce nel più ampio progetto di rigenerazione del comparto “acqua” del Parco Mattei, che prevede la nascita di un centro natatorio rinnovato, efficiente e all’altezza delle esigenze della comunità. «Siamo consapevoli dei disagi che questa chiusura potrà comportare – aggiunge il sindaco Francesco Squeri – ma crediamo sia un passaggio indispensabile per dare avvio a un percorso di rilancio tanto atteso. Vogliamo restituire ai cittadini un impianto all’altezza delle aspettative, e informeremo costantemente la cittadinanza sull’avanzamento dei lavori». Nel frattempo, la riapertura del centro natatorio di via Parri, già avvenuta la scorsa estate, rappresenterà un’alternativa utile per contenere i disagi durante il periodo di chiusura della piscina del Parco Mattei. Fonte: 7giorni

San Donato, Paullese: via Gela, sarà davvero la volta buona per la de-semaforizzazione?

 

Accordo tra Città metropolitana e Comune di San Donato Milanese per ridisegnare l’intersezione: traffico più fluido, ambiente tutelato, ma il timore è che resti tutto sulla carta

Nelle intenzioni, sarà un futuro con meno code e più sicurezza quello immaginato per l’intersezione tra via Gela e la Strada provinciale Paullese. Un obiettivo che, martedì 8 maggio, ha fatto un deciso passo in avanti grazie all’accordo stretto a Palazzo Isimbardi tra Daniela Caputo, consigliera delegata alle Infrastrutture e Metrotranvie della Città metropolitana di Milano, e Massimiliano Mistretta, assessore alle Opere pubbliche e Mobilità del Comune di San Donato Milanese. Al centro dell’intesa c’è l’impegno comune a realizzare un intervento di de-semaforizzazione, considerato strategico per alleggerire la viabilità e garantire maggiore sicurezza in uno dei nodi più critici del territorio.

Un progetto atteso e condiviso

Il confronto tra Città metropolitana e Comune ha permesso di individuare una soluzione che mette d’accordo le diverse esigenze: da un lato la necessità di fluidificare il traffico lungo la Paullese, arteria fondamentale ma spesso congestionata, dall’altro la volontà di tutelare l’ambiente, le zone residenziali e gli equilibri idrogeologici. Il nuovo tracciato, infatti, si manterrà lontano dal quartiere residenziale adiacente e ridurrà l’impatto sull’oasi naturalistica della Levandina, evitando di compromettere un'area inserita nel Parco Agricolo Sud Milano e già soggetta a vincoli per la tutela delle attività aeroportuali e per il rischio esondazione del fiume Lambro.

Una svolta che nasce dal dialogo

Il passo avanti sancito martedì non è frutto del caso. È il risultato di un lavoro di mediazione e progettazione condotto dall’Area Infrastrutture della Città metropolitana, che ha raccolto le istanze del territorio e le ha trasformate in una proposta concreta. A confermare il clima costruttivo è la stessa consigliera Caputo, che sottolinea: «Sono soddisfatta che, nel giro di due incontri, siamo riusciti a superare le criticità esistenti e a concordare un percorso condiviso e comune che riesce a soddisfare le esigenze di tutti gli attori in campo».

Verso lo studio di fattibilità

Il prossimo passo sarà affidato a una società esterna, che realizzerà lo studio di fattibilità tecnico-economica. L’obiettivo, come spiegato da Caputo, è quello di «accompagnare questa fase con un confronto informale con amministratori e amministratrici dei Comuni interessati, per illustrare il progetto e informarli sul percorso intrapreso, in un’ottica di condivisione e partecipazione». Un approccio trasparente e inclusivo, che punta a costruire consenso attorno a un’opera destinata a migliorare sensibilmente la mobilità dell’area sud-est milanese.

Cocucci: «Da anni invoco la de-semaforizzazione»

Soddisfazione anche tra le fila della minoranza in Città metropolitana. Vera Cocucci, consigliere di opposizione e anche consigliere comunale a Mediglia, ha commentato con entusiasmo questo sviluppo: «Da anni insisto col sindaco Sala che la fluidificazione del traffico in Paullese passa dalla de-semaforizzazione a San Donato. Ci ho provato in tutti i modi: ho provato a chiederla nel PNRR, l’ho segnalata con l’approvazione del raddoppio del lotto 2 da Settala in poi attualmente in corso, l’ho spiegata, segnalata, invocata in tutti i modi. Forse qualcosa ora si muove davvero!».

Tutto bene, finché resta sulla carta

L’intervento su via Gela si inserisce nel più ampio processo – spesso più annunciato che realizzato – di ammodernamento della Paullese, asse strategico per i collegamenti tra Milano e il territorio del Sud Est. Negli ultimi anni l’arteria è stata interessata da numerosi lavori, ampliamenti, promesse e inaugurazioni. Tuttavia, molti dei nodi critici, come quello di via Gela, sono ancora lì, con semafori che bloccano il flusso e ingorghi quotidiani che rallentano lavoratori, studenti e cittadini.

L’intesa siglata rappresenta, senza dubbio, un segnale positivo. Ma la prudenza è d’obbligo. Troppe volte in passato ci si è fermati agli annunci, ai buoni propositi e agli studi preliminari. Senza una precisa pianificazione temporale e senza fondi certi, anche il progetto più virtuoso rischia di impantanarsi nei meandri della burocrazia.

A chi oggi si dice soddisfatto, non si può che augurare che questa stretta di mano non si trasformi in un’altra promessa rimandata alle calende greche. Perché la Paullese, e chi la percorre ogni giorno, non può più aspettare. Fonte: 7giorni

mercoledì 30 ottobre 2024

San Donato: dalla Regione più di 26 milioni per trasformare il bosco di Rogoredo nel polo della musica

 

                Può partire il progetto da 61 milioni, gli altri fondi arrivano dal Governo

Uno stanziamento di 26,6 milioni di euro in favore del Conservatorio di musica Giuseppe Verdi di Milano per la realizzazione del Bosco della Musica di Rogoredo. Lo prevede una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Cultura, Francesca Caruso. L’intervento è cofinanziato dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con 20 milioni di euro e dal ministero dell’Università e della Ricerca con 15 milioni di euro. Il nuovo Piano dei Conti approvato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna ha infatti aggiornato i costi previsti stimandoli in 61,6 milioni di euro, sensibilmente aumentati rispetto al 2021, quando la previsione era di 47 milioni di euro. «Questo provvedimento - ha affermato l’assessore Caruso - è un grande passo in avanti per la costruzione del Bosco della Musica, un campus aperto destinato allo svolgimento dell’attività didattica dei corsi e laboratori di musica che possa accogliere studenti e docenti. L’area di Rogoredo, tristemente famosa come luogo di degrado a causa di attività di spaccio, diventerà il polmone della cultura lombarda. Sono molto soddisfatta perché, in meno di un anno dalla firma degli Accordi di Coesione tra la premier Meloni e il presidente Fontana, siamo riusciti a concretizzare quanto programmato con impegno e lungimiranza. Questo progetto porta avanti la mia idea di cultura: una cultura che si apra ai territori e riesca ad arrivare in tutti i luoghi, anche nelle periferie, diventando accessibile a chiunque». Fonte: Il Cittadino

mercoledì 18 settembre 2024

San Donato Milanese: ripartono i lavori per trasformare la Campagnetta nel Parco “Gustavo Hauser”

 

L’Amministrazione ha incontrato la nuova impresa che si occuperà di portare a termine gli interventi sul parco di via Di Vittorio dopo i ritardi accumulati

Lo scorso luglio, in seguito a un sopralluogo nel cantiere della Campagnetta, la Baronchelli costruzioni Spa (impresa aggiudicataria dell’appalto) si era impegnata a far ripartire il cantiere e a portare a termine la riqualificazione del Parco “Gustavo Hauser”. In quell’occasione, l’azienda aveva spiegato che il rallentamento dei lavori era imputabile ad alcune difficoltà di liquidità, ma aveva confermato la volontà e la capacità di onorare gli impegni contrattuali. In seguito della constatazione del mancato riavvio dei lavori, nei giorni scorsi gli uffici comunali e l’Assessore ai lavori pubblici Massimiliano Mistretta hanno convocato l’impresa per ottenere i necessari chiarimenti e per esplicitare le conseguenze relative ai ritardi accumulati. All’appuntamento si è presentata la società GLT Srl, che ha acquisito le quote societarie della Baronchelli costruzioni Spa, assumendosi gli obblighi dei contratti sui cantieri aperti. L’impresa si è impegnata a far ripartire i lavori entro due settimane e portare a termine le opere previste da contratto. «Purtroppo – dichiara Mistretta – questo inconveniente ha ritardato la consegna di un parco tanto atteso dal quartiere e da tutta la cittadinanza. Continueremo a vigilare sul cantiere per garantire che nei prossimi mesi si possa finalmente accedere ad un parco che arricchirà via Di Vittorio di uno spazio pubblico di circa 50mila metri quadrati». Fonte: 7giorni

giovedì 18 luglio 2024

Pratone di San Donato Milanese: meno cemento e più verde per il piano Caltagirone, il progetto trasforma l'area in un grande parco pubblico

 

La variante del piano, pone grande attenzione alla sostenibilità e alla conservazione delle aree verdi, integrando misure per la protezione ambientale e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini

Il Comune ha intrapreso una svolta green per il Pratone, destinando l'83% della sua superficie alla realizzazione di un ampio parco pubblico. La variante al Piano Integrato di Intervento, che coinvolge il Pratone e il comparto De Gasperi Ovest, è entrata nel vivo, segnando un cambiamento significativo rispetto ai piani iniziali del gruppo Caltagirone.

Le novità del progetto

La giunta guidata da Francesco Squeri, già a marzo, ha espresso l'intenzione di trasferire una parte delle volumetrie edilizie inizialmente previste per il Pratone nell'area De Gasperi Ovest. Questa decisione mira a creare un centro città con una forte connotazione verde, preservando il tradizionale rettangolo green del concentrico. Inoltre, i 50 alloggi comunali previsti nell'area De Gasperi Ovest saranno realizzati all'interno del nuovo isolato urbano, sostituendo il silos per le auto previsto nel progetto originale.

Impegno per la conservazione del Pratone

Il sindaco Francesco Squeri e la sua amministrazione stanno facendo tutto il possibile per preservare l'area del Pratone come verde pubblico. Questo impegno si riflette nella variante del piano, che pone grande attenzione alla sostenibilità e alla conservazione delle aree verdi, integrando misure per la protezione ambientale e il miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Sviluppo sostenibile e rispetto dell'ambiente

Il progetto del Pratone dimostra che è possibile integrare sviluppo sostenibile e rispetto dell'ambiente. La scelta di destinare la maggior parte dell'area a verde pubblico, trasferendo le volumetrie edilizie in altre zone, è un esempio concreto di come urbanizzazione e tutela dell'ambiente possano coesistere armoniosamente. Questa visione non solo protegge il patrimonio naturale, ma promuove anche uno stile di vita più sano e sostenibile per i residenti.

Il processo e la partecipazione dei cittadini

La variante del piano sta seguendo l'iter normativo, con particolare attenzione alla Valutazione Ambientale Strategica (VAS). I cittadini avranno la possibilità di esprimere le loro valutazioni e contributi entro il 6 agosto, seguendo le modalità indicate nei documenti ufficiali. È stata resa disponibile tutta la documentazione riguardante il nuovo disegno urbanistico, ora sotto i riflettori.

Ottocento nuovi appartamenti

Il progetto prevede comunque la costruzione di circa ottocento nuovi appartamenti, prevalentemente nel quartiere De Gasperi Ovest. Con il completamento del nuovo centro direzionale Eni nell'area De Gasperi Est, che attende solo l'inaugurazione, l'attenzione si sposta ora sulla visione della città del futuro. Fonte: 7giorni

mercoledì 10 luglio 2024

San Giuliano, cominciano i lavori: «In autunno ci sarà acqua pulita nel Redefossi»


Ruspe al lavoro al confine con San Donato, la deviazione dei canali costerà due milioni

Il Redefossi si prepara a diventare una sorta di naviglio del Sudmilano dove scorrerà costantemente acqua pulita. Per dare risvolti concreti a questo obiettivo è appena partito l’impegnativo cantiere da 2 milioni di euro per il rifacimento del nodo idraulico che si dovrebbe concludere entro la fine di ottobre. L’intervento, che è finanziato da Regione Lombardia per garantire il rispetto della legge sul deflusso mimino vitale delle acque, verrà interamente realizzato in prossimità del ripartitore che si trova nel quartiere di Certosa, a San Donato, a distanza di qualche centinaio di metri dal confine con il Comune di San Giuliano che godrà dei benefici di quest’opera che negli anni scorsi è stata chiesta con insistenza dall’amministrazione di Marco Segala a Regione Lombardia. L’acqua pulita dovrebbe iniziare a scorrere entro l’autunno. Fonte: Il Cittadino

giovedì 30 maggio 2024

SAN DONATO A giugno aprono le piscine scoperte del parco Mattei e di via Parri

 

Il Comune con la scelta degli operatori si prepara a dare il via alla stagione estiva

Battute decisive per individuare l’operatore che gestirà nella stagione estiva la piscina all’aperto del Parco Mattei: l’impianto dovrebbe entrare in funzione nei giorni dal 15 al 22 giugno in una data che verrà resa nota dal Comune. Mentre nella settimana precedente dovrebbero aprire i battenti le vasche estive del centro natatorio di via Parri. Dal municipio arriva così conferma che, dopo un altro inverno in cui i sandonatesi sono rimasti senza piscine al coperto, nei mesi caldi la cittadinanza tornerà ad avere a disposizione entrambi i tradizionali punti di riferimento che, condizioni meteo permettendo, torneranno a fare il pieno di bagnanti. Fonte: Il Cittadino

martedì 28 maggio 2024

San Donato: il via libera allo stadio non c’è ancora ma intanto il Milan recinterà l’area e taglierà alberi

 

Il terreno è di proprietà privata, avvertito il Comune ma si può già procedere

Mentre a San Donato resta aperto un rovente dibattito sul futuro stadio del Milan, ed è stata impedita ai cittadini la possibilità di esprimersi in un referendum, per motivi burocratici, il club rossonero sta dando avvio ai preparativi per recintare l’area San Francesco dove intende realizzare il proprio impianto da 70mila posti. Dopo i sopralluoghi effettuati nei mesi scorsi dai tecnici dei rossoneri insieme alla polizia di Stato del commissariato Milano-Mecenate nel comparto che da anni è terra di spaccio, dal municipio arriva conferma che il Milan sta dando avvio ai passaggi ufficiali per effettuare una generale pulizia che prevede la totale rimozione dei rifiuti, che si sono accumulati in anni di bivacchi, a cui si sommeranno degli interventi per fare piazza pulita della vegetazione spontanea mediante un piano che prevede anche l’abbattimento di alcuni alberi definiti «pericolanti». Una volta completate queste operazioni, a quel punto verrà installato il recinto lungo il perimetro dell’insieme di terreni che nel frattempo il Milan ha acquistato per insediarvi la propria cittadella che oltre allo stadio prevede anche la sede della società e il suo museo insieme a un residence e a una serie di altre attrattive. In queste settimane il club ha quindi preso contatti con gli uffici del Comune per ottenere le autorizzazioni necessarie ad intervenire sul verde. Fonte: Il Cittadino

giovedì 29 febbraio 2024

San Donato Milanese: acceso il T-Red su viale De Gasperi

 

Il dispositivo è sito all’incrocio con via Martiri di Cefalonia e via Unica Bolgiano. Sanzioni a partire da lunedì 18 marzo

Novità in arrivo in tema di sicurezza stradale sul “vialone” di Metanopoli. Sono state ultimate le operazioni di installazione del sistema di videocontrollo sul semaforo di viale De Gasperi all’altezza dell’incrocio con le vie Unica Bolgiano e Martiri di Cefalonia. L’intervento fa salire a quattro il numero di intersezioni semaforizzate “sotto la lente”. Il nuovo T-Red, infatti, va ad aggiungersi ai due già presenti lungo la Paullese (uno all’incrocio con via Moro, gestito dal Comune, l’altro all’altezza di via Gela, di competenza della Città Metropolitana) e a quello sulla via Emilia all’incrocio con via Parri. 

Il semaforo ora è dotato di impianto di videocontrollo in grado di individuare e avviare in automatico l’attività sanzionatoria per quanti attraverseranno l’incrocio con il rosso in direzione nord (dunque provenienti da via Gela/Maritano). Il sistema di videocontrollo, a differenza di quelli già operativi in città, sarà in grado di rilevare anche la velocità delle auto in transito. Per l’eccesso di velocità, però, la violazione sarà contestata solo in caso di presenza degli agenti. Nel corso della fase di test, sono stati registrati passaggi ben oltre al limite, con punte superiori ai 90km/h. Conclusa la fase di test, attualmente in corso, l’attività sanzionatoria per il passaggio con il rosso sarà avviata a partire da lunedì 18 marzo. 
La violazione è sanzionata, in base a quanto previsto dal Codice della Strada (art 146 comma 3) con una multa da 167 a 665 euro e con la decurtazione di 6 punti sulla patente. In caso di recidiva nel biennio successivo alla prima infrazione si applica anche la sospensione della patente da 1 a 3 mesi. L’importo della sanzione aumenta di un terzo se l’infrazione risulta commessa dopo le 22. 

«La scelta di monitorare l’incrocio di Bolgiano – spiega il sindaco Francesco Squeri – è stata adottata in seguito a quattro gravi incidenti verificatisi in quel punto negli scorsi mesi. Il controllo costante sul rispetto del rosso e la possibilità di verificare anche l’osservanza dei limiti di velocità consentiranno di elevare il livello di sicurezza in un crocevia di grande passaggio sia veicolare che di persone. In particolare, negli orari di ingresso e uscita da scuola, di lì transitano moltissimi studenti». Fonte: 7giorni
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