Due Aziende Ospedaliere, una pubblica ed una privata accreditata, uniscono le proprie competenze ed esperienze per dare vita a un progetto innovativo, volto a migliorare il processo di cura del carcinoma mammario. Si tratta della nuova Breast Unit, realizzata e gestita dall’ASST Melegnano e della Martesana e dall’IRCCS Policlinico San Donato. Il progetto prevede che d’ora in poi gli specialisti dei due ospedali coinvolti (oncologi, radiologi, radioterapisti e chirurghi, psicologi, medici e professionisti della riabilitazione) lavorino insieme in un unico team multidisciplinare in grado di far fronte a tutte le esigenze cliniche della paziente affetta da carcinoma mammario. «Riteniamo che il progetto rappresenti un unicum nel panorama sanitario della nostra Regione: un’alleanza tra un ospedale pubblico e un IRCCS privato, uniti al solo scopo di perseguire il bene del paziente – dichiara Francesco Galli, amministratore delegato dell’IRCCS Policlinico San Donato -. Ci tengo a ringraziare i medici specialisti dei due ospedali per la dedizione, unita all’esperienza e alla grande competenza, con la quale si sono appassionati a questo progetto». Il nuovo approccio consentirà di ottimizzare le tempistiche di erogazione delle prestazioni diagnostiche e terapeutiche, con riduzione dei tempi di attesa, e di facilitare l’accesso delle pazienti ai servizi. «Gli specialisti dei due ospedali – aggiunge Mario Alparone, direttore generale della ASST Melegnano e della Martesana - imposteranno il percorso clinico della paziente attraverso una discussione multidisciplinare congiunta che individua tutto il percorso diagnostico-terapeutico e lo controlla nella sua evoluzione. Questa iniziativa rappresenta uno straordinario esempio di rete e di presa in carico dei pazienti». Fonte: 7giorni
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martedì 12 giugno 2018
Carcinoma mammario: ospedale Predabissi e Policlinico di San Donato insieme per la salute delle donne
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mercoledì 6 settembre 2017
San Donato: una nuova App per riscoprire la città, a piedi o in bicicletta
Completato il percorso a tappe del progetto di marketing territoriale
visivo, tra i vincitori della prima edizione del Bilancio Partecipativo.
Spostarsi a piedi o in bicicletta per le vie di San Donato sarà, da ora
in poi, anche l’occasione per scoprire i segreti della città di Enrico
Mattei. Tutto ciò sarà possibile grazie all’installazione degli ultimi
elementi del percorso proposto da Bicipolitana all’interno del primo
bilancio partecipativo e realizzato dall’Amministrazione comunale.
Durante la primavera erano già stati collocati in tutto il territorio
degli speciali tabelloni contenenti schematicamente tempi di
percorrenza, consumi calorici ed emissioni inquinanti relativi al
tragitto tra una tappa e l’altra, in base al mezzo scelto per spostarsi
(a piedi, in bicicletta o in auto). In questi giorni sono in fase di
installazione aggiunti i cartelli qr-code, attraverso i quali è
possibile collegarsi al sito del Comune e avere informazioni sul luogo
in cui ci si trova. In tal senso sarà sufficiente installare sul proprio
telefono una delle numerose app gratuite in grado di interpretare lo
speciale codice a barre, inquadrarlo con la fotocamera e attendere che
il dispositivo si connetta alla pagina dedicata alla tappa. Si potranno
così leggere brevi note storico-artistiche sui quartieri e sugli edifici
di San Donato. «Mentre gli uffici si stanno dedicando alle proposte
che hanno vinto la seconda edizione, un altro progetto votato durante il
primo bilancio partecipativo arriva in porto – dichiara l’Assessore alla Partecipazione Francesco De Simoni –. Mi
auguro che questi risultati stimolino i cittadini a sviluppare nuove
idee da proporre per la terza edizione. Noi ci stiamo già lavorando». Fonte: 7giorni
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lunedì 19 settembre 2016
San Donato festeggia con i suoi benemeriti
«Quando mi hanno chiesto di fare il responsabile ho detto: «Lo faccio per un anno, poi ci diamo il cambio». Sembra ieri, e invece sono passati trent’anni, durante i quali non ho più avuto il tempo per leggere nemmeno un libro». Anche questo fa parte del destino di un benemerito. Giorgio Bianchini, presidente del Wwf Sudmilanese, è stato insignito ieri della civica benemerenza, insieme con la rete civica RecSando guidata da Fabrizio Cremonesi, una realtà permeata dalla convinzione che «è dal basso che nascono buone pratiche di futuro».
Le onorificenze sono state consegnate dopo la Messa solenne, durante l’epilogo istituzionale del fine settimana di festa del patrono. Bianchini ha avuto il merito di «aver cercato in ogni modo di fermare il degrado ambientale facendo qualcosa di concreto», si legge, tra le altre cose, nella motivazione. RecSando, invece, descritta come «antesignana di Facebook e dei moderni social network», «ha svolto, fin dall’inizio delle sue attività, un ruolo fondamentale di innovazione tecnologica e sociale, di crescita culturale e di messa in rete delle sensibilità e delle opinioni dei cittadini». Davanti alla sala consiliare di San Donato Milanese gremita, sono stati inoltre insigniti della targa di riconoscenza gli scout Agesci, presenti in massa alla cerimonia. La targa è stata consegnata nelle mani dell’ultimo lupetto e dell’ultima coccinella entrati a far parte di una realtà attiva da oltre 30 anni. Oltre a loro e alla Società sportiva Certosa presieduta da Nuccio Cutrì, tra le «persone che hanno contribuito a rafforzare il senso di comunità di San Donato, rendendola più bella», riprendendo le parole pronunciate in apertura dal sindaco Andrea Checchi, sono stati ricordati con una targa alla memoria Gustavo Hauser, l’imprenditore Enrico Gasperini, la professoressa Giovanna Pisanelli e il primo parroco dell’Incarnazione don Franco Casati. «Dovunque sia oggi mio marito, si starà sicuramente chiedendo perché gli viene tributato un riconoscimento per un comportamento, l’attivismo civico, che per lui era assolutamente normale» ha affermato commossa Anna Nardi, moglie di Hauser, attivo cittadino di via Di Vittorio e fondatore del comitato «Giù le mani dalla campagnetta». A lui sarà dedicato il parco che sorgerà nella zona. In sala consiliare c’è stato anche spazio per ringraziare il maggiore Mario Colicchio, ex capitano dei carabinieri della compagnia di San Donato, da poco trasferito alla scuola ufficiali di Roma. I dipendenti comunali Antonio Accardo, Paolo Altieri, Ruggero Borracino, Angela Festa, Alberto Gagliardi e Luciana Roncaglione Tet sono stati invece premiati per aver raggiunto il traguardo del quarto di secolo al servizio del municipio.Fonte: Il Cittadino
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lunedì 12 settembre 2016
Il 18 Settembre, Domenica è la festa del patrono di San Donato Milanese e di RecSando!
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venerdì 19 febbraio 2016
San Donato, l'antenna Telecom di via Sanguinetti trasloca dopo due anni di polemiche
Nei prossimi giorni si concluderà anche la disinstallazione del palo
Questa è la volta buona: dopo una serie di annunci e rinvii, trasloca definitamente l’antenna Telecom di via Sanguinetti. La disinstallazione del tanto contestato impianto è già cominciata e si concluderà nei prossimi giorni con la rimozione del palo, mentre è già operativo il trasmettitore sul Terzo Palazzo uffici di via De Gasperi, lontano dalle abitazioni. Collocata sul finire del 2013 dalla società di telecomunicazioni in un’area di sua proprietà ma ad alta densità abitativa, è stata da subito fonte di accesi dibattiti fra Amministrazione comunale e cittadini che quel trasmettitore, così attaccato alle loro abitazioni, proprio non lo volevano.
I residenti di via Martiri di Cefalonia, Battisti, Ravenna e Jannozzi avevano a più riprese manifestato il loro disappunto verso un’opera così impattante dal punto di vista estetico ma, soprattutto, la loro preoccupazione circa la pericolosità delle emissioni provenienti dall’antenna al punto da impegnare il Comune ad aprire un confronto con le parti in causa per trovare soluzioni alternative. Anche se i monitoraggi da parte dei tecnici di Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) avevano stabilito il rispetto costante dei limiti di legge. Se fin da subito, dopo un acceso dibattito nell’assemblea pubblica organizzata in Sala Consiliare il messaggio che l’antenna della discordia avrebbe dovuto trovare una sistemazione più consona era passato forte e chiaro, c’è voluto del tempo affinché i tavoli di confronto organizzati dalla Giunta con tutte le parti in causa riuscissero a trovare la quadra fra le diverse posizioni.
Da tempo si era arrivati alla conclusione concordata grazie all’accordo fra Telecom e Saipem per spostare la stazione radio sul Terzo Palazzo Uffici ma i tempi tecnici si sono dilatati a dismisura creando un clima di esasperazione fra i cittadini. «Dopo un lungo e travagliato iter burocratico, tecnico e amministrativo – può dire finalmente il sindaco Andrea Checchi – sono definitivamente iniziati i lavori per la rimozione dell’impianto. Come Amministrazione abbiamo fatto nostra la preoccupazione dei cittadini, aprendo con loro un confronto costante, avviando un’attività di monitoraggio delle emissioni dell’antenna e impegnandoci a studiare con le parti interessate possibili collocazioni alternative. Ora che l’antenna sul Terzo Palazzo Uffici è entrata in funzione, sono potute partire le operazioni per la totale rimozione dell’infrastruttura di via Sanguinetti. Nell’esprimere riconoscenza a Telecom e Eni, partner di questa operazione, penso sia doveroso estendere il ringraziamento ai residenti della zona per la pazienzadimostrata». Fonte: Il Giorno
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mercoledì 17 febbraio 2016
Milano: dall’Europa 8mln di euro per realizzare un distretto a emissioni zero
Il progetto riguarderà la zona di Porta Romana-Vettabbia e prevedrà la riqualificazione energetica degli edifici, lampioni intelligenti, wi-fi e modalità di mobilità condivisa sostenibile
Un distretto smart ad emissioni inquinanti pari a zero. E’ questo il cuore del progetto “Sharing Cities” che nei prossimi cinque anni vedrà la collaborazione tra Milano, Londra e Lisbona, con l’obiettivo di abbattere le emissioni di carbonio di edifici e mezzi di trasporto per migliorare la qualità dell’aria. Il consorzio formato dalle tre città si è infatti aggiudicato il bando europeo “Soluzioni per città e comunità intelligenti che integrano i settori dell’energia, trasporti e ICT attraverso progetti pilota”, che comporterà un finanziamento complessivo pari a 25mln di euro, 8,6 dei quali saranno destinati proprio a Milano. «Gli interventi previsti si concentreranno nell’area tra Porta Romana e Vettabbia, già in fase di riqualificazione – ha commentato Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il lavoro e Sviluppo economico -. Questa sarà la zona pilota su cui lavoreremo con una serie di azioni che in futuro potrebbero essere estese ad altri distretti della città». Gli interventi riguarderanno anzitutto l'adeguamento energetico degli edifici, pubblici e privati, per un totale di 25mila mq. Inoltre verranno installati 300 lampioni intelligenti dotati di sensori di vario tipo e di wi-fi. Saranno messe in campo anche nuove modalità di mobilità condivisa. A disposizione degli abitanti del distretto ci saranno 60 veicoli di car sharing elettrico più due auto di car sharing condominiale, 150 bici elettriche per un totale di 14 nuove stazioni, 76 punti di ricarica di colonnine elettriche, 125 stalli di parcheggio intelligenti e 10 veicoli elettrici condivisi destinati al trasporto merci. Per la realizzazione di “Sharing Cities”, il Comune di Milano potrà contare sull’apporto di numerosi partner quali Politecnico di Milano, Atm, Legambiente e A2A. Fonte: 7giorni
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venerdì 22 gennaio 2016
RecSando compie 20 anni... 13 Febbraio tutti al Teatro Ariston per festeggiare con i4Senza
La Rete Civica di San Donato "RecSando", costituita in Associazione e dilatata nella sua azione informativa fino a comprendere i comuni di San Giuliano Milanese, Melegnano e Peschiera Borromeo, festeggia i suoi primi vent’anni di vita con uno spettacolo teatrale al Cinema Teatro Ariston di San Giuliano Milanese.
Il 13 febbraio alle ore 21,00 Lo spettacolo teatrale, dal titolo ‘Amori e baruffe’, è tratto da una serie di testi goldoniani e sarà rappresentato a cura della Compagnia sandonatese ‘i4Senza’.
Il tema è l’amore, vissuto nelle sue sfumature che sono in fondo universali, e la propensione dell’animo femminile nei confronti dell’amore, rappresentato da un autore che ne ha saputo cogliere gli aspetti più profondi, rendendoli divertenti. Con Goldoni una schiera di personaggi irresistibili e chiassosi invade l'immaginazione, Mirandolina, Giacinta, Eugenia, Florindo, Fulgenzio e il Cavaliere, tutti insieme sullo stesso palco, per una serata divertente, proprio a Carnevale!
Sabato 13 Febbraio alle ore 21,00 l'Associazione RECSANDO vi aspetta al Cinema Teatro Ariston, via Matteotti 42 a San Giuliano Milanese, per una serata dedicata al più classico degli autori teatrali: Carlo Goldoni.
E come si poteva festeggiare meglio un compleanno di una rete civica che da 2° anni sta promuovendo il dialogo e la discussione e lo scambio di conoscenze e di saperi ? Ovviamente in un solo modo!! Prima dello spettacolo e prima di aver donato qualche soldino per la campagna adotta un giornalista RecSando per il suo compleanno offre delle chiacchiere, delle chiacchiere vere, quelle di Carnevale! Fonte: www.recsando.it
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mercoledì 23 settembre 2015
San Donato, taglio del nastro al policlinico
Il sogno del Policlinico di San Donato continua, anzi fa il salto di qualità: stamattina è stata inaugurata la nuova divisione di Elettrofisiologia e aritmologia, specializzata nella diagnostica e trattamento delle aritmie complesse, quelle che negli ultimi decenni si vanno imponendo come “cardiopatie sociali” ad alta incidenza (esempio fibrillazione atriale). Il laboratorio-sala operatoria di elettrofisiologia fa un balzo nelle nuove tecnologie: si opera in remoto, cioè da computer via rete, attraverso la mediazione di robot mobili che elaborano immagini in 3D. Durante la mattinata i cardiologi Carlo Pappone dell’unità d aritmologia clinica dell’Irccs San Donato e Josep Brugada, scopritore dell’ominima sindrome, hanno illustrato i risultati di una tecnica operatoria, da loro ideata, che fa scomparire completamente, in 14 pazienti a sei mesi di distanza dall’intervento, tracce della “sindrome di Brugada”, aritmia che provoca da sola circa il 15-20% delle morti improvvise nella popolazione giovane, sotto i quaranta anni. Il governatore regionale Roberto Maroni è intervenuto assieme al presidente Paolo Rotelli: «Con i costi standard anzichè i tagli lineari decisi dal governo la sanità lombarda risparmierebbe ogni anno 7-8 miliardi di euro», ha detto.Fonte: Il Cittadino
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martedì 31 marzo 2015
San Donato: Via libera alla diga sul Lambro
Parere favorevole dalla presidenza del Parco Agricolo Sud Milano, più vicina la centrale idroelettrica sul Lambro fra Peschiera e San Donato. Alcuni giorni fa la città metropolitana, attraverso l’ente parco, ha dato un nuovo via libera alla costruzione dello sbarramento idroelettrico da 171,37 kw, purchè siano rispettate le mitigazioni ambientali. Il progetto, proposto dalla società Bissienergy, prevede un investimento di 1,4 milioni di euro. Fonte: Il Cittadino
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giovedì 19 marzo 2015
San Donato: l’antenna Telecom sorta tra i palazzi traslocherà ufficialmente
La stazione RadioBase per la telefonia
cellulare Umts e Lte installata da Telecom tra le vie Jannozzi e Ravenna a San
Donato avrà una nuova collocazione, precisamente il tetto del Terzo Palazzo
Uffici Eni, in Viale De Gasperi 16. Collocata nel dicembre 2013 in un’area di
proprietà dalla società di telecomunicazioni ma ad alta densità abitativa, la
struttura aveva sin da subito sollevato le proteste dei residenti, timorosi
circa i possibili effetti delle emissioni elettromagnetiche sulla salute. Da
allora, sebbene il Comune abbia sempre rassicurato circa l’innocuità del ripetitore,
organizzando anche una assemblea pubblica sulla questione, la Giunta si è fatta
promotrice di un percorso condiviso tra tutte le parti coinvolte, onde trovare
una soluzione definitiva. «Sono molto soddisfatto per la soluzione di questa
vicenda – ha spiegato il sindaco, Andrea Checchi – , che aveva creato non poche
preoccupazioni nei cittadini, anche se ne abbiamo sempre garantito l’assoluta
non pericolosità per la salute, monitorandone costantemente le emissioni in
accordo con l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) e con un
consulente tecnico appositamente incaricato dal Comune». «Ferma restando la
regolarità della procedura che ha portato all’installazione dell’impianto – ha
aggiunto Checchi – , come Amministrazione abbiamo fatto tutto il possibile per
tutelare le legittime istanze dei cittadini e rispondere alle loro
preoccupazioni». Fonte: 7giorni
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martedì 9 dicembre 2014
Feste da record a Melegnano: 426.476 luci per la "Casa di Babbo Natale"
Una tradizione nata per pura passione di Massimiliano Goglio, consulente informatico con il pallino delle nuove tecnologie, che nel lontano 1982 aveva deciso di addobbare il giardino di casa con centinaia di lucine a tema natalizio.
Melegnano, 9 dicembre 2014 - Anche quest'annola Casa di Babbo Natale sta facendo il pieno di pubblico creando ingorghi fra i visitatori che si accalcano davanti alla villa di via dei Platani 31 per ammirare il tripudio di luci che non mancano mai di lasciare a bocca aperta grandi e piccini. Una tradizione nata per pura passione di Massimiliano Goglio, consulente informatico con il pallino delle nuove tecnologie, che nel lontano 1982 aveva deciso di addobbare il giardino di casa con centinaia di lucine a tema natalizio. Nel tempo ha preso sempre più forma fino a diventare «ufficialmente» la casa di Babbo Natale, dove il simpatico vecchietto ogni anno fa sosta per riposarsi un po’. O almeno di ciò sono convinti i bambini che imbucano le loro letterine nell’apposita casella postale posizionata in giardino: «Ne riceviamo centinaia al giorno - spiega Massimiliano Goglio - e vedere la gioia negli occhi dei piccolini mentre infilano la manina nella buca delle lettere è la soddisfazione più grande».Quest’anno le luci utilizzate sono state, per la precisione, 426.476: «Ogni anno aggiungiamo decorazioni ed effetti speciali - racconta - perché lo spettacolo possa essere sempre stupefacente. Tanto è vero che le famiglie tornano puntualmente per vedere cosa siamo riusciti a inventarci di nuovo». Con un occhio di riguardo a risparmio energetico ed ecocompatibilità con l’utilizzo di luci al led e materiale biodegradabile, i lavori di preparazione iniziano in agosto e tengono occupati Massimiliano e la moglie Annalisa fino al giorno del grande debutto l’8 dicembre per la festa dell’Immacolata. Ogni giorno, fino all’Epifania, le luci restano accese dalle 17 alle 22 e migliaia sono i visitatori che, come in un allegro pellegrinaggio, si affollano davanti alla villetta perché, a Natale, si ritorna tutti un po’ bambini.Fonte: Il Giorno
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martedì 4 novembre 2014
Australia, scoperta orchidea senza foglie né radici
Vive sottoterra e non ha bisogno della fotosintesi per sopravvivere. Disposti test genetici in Olanda
Appena scoperta, alcuni esemplari sono stati spediti in Olanda per effettuare i test genetici del caso. È una rara orchidea
che si trova solo in alcune località dell'Australia sud-orientale. La
sua particolarità è che vive nel sottosuolo ed è priva di foglie e di
radici. Ora i laboratori olandesi dovranno determinare se si tratta di
una specie unica. L'orchidea sotterranea orientale (Rhizanthella
slateri), dai fiori violacei, è una delle pochissime piante al mondo che
non usa la fotosintesi.
"Non ricava energia dal sole ma dipende invece da miceti in
sostituzione del sistema di radici per trarre nutrimento", spiega Greg
Steenbeeke, funzionario per le specie minacciate del Dipartimento
dell'Ambiente.
"La sequenza del codice genetico della pianta aiuterà i botanici a compararla ad altre piante che non dipendono dalla fotosintesi e a comprendere come si siano evolute e diffuse nel mondo", aggiunge Steenbeeke. Potrà anche rivelare quale tipo di habitat sia preferito dall'enigmatica orchidea, i cui fiori si aprono nel sottosuolo durante la primavera australe, da settembre a novembre. Una volta eseguita, la sequenza genetica sarà inclusa in una banca dati globale, chiamata Genbank, cui potranno aggiungersi altre orchidee sotterranee, per mappare le variazioni fra le singole piante. "Tali differenze genetiche potranno essere necessarie per la loro sopravvivenza man mano che il pianeta si riscalda", spiega Steenbeeke. Fonte: La Repubblica
"La sequenza del codice genetico della pianta aiuterà i botanici a compararla ad altre piante che non dipendono dalla fotosintesi e a comprendere come si siano evolute e diffuse nel mondo", aggiunge Steenbeeke. Potrà anche rivelare quale tipo di habitat sia preferito dall'enigmatica orchidea, i cui fiori si aprono nel sottosuolo durante la primavera australe, da settembre a novembre. Una volta eseguita, la sequenza genetica sarà inclusa in una banca dati globale, chiamata Genbank, cui potranno aggiungersi altre orchidee sotterranee, per mappare le variazioni fra le singole piante. "Tali differenze genetiche potranno essere necessarie per la loro sopravvivenza man mano che il pianeta si riscalda", spiega Steenbeeke. Fonte: La Repubblica
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domenica 7 settembre 2014
Greenpeace: rifiuti elettronici in crescita. Pesano quanto 11 piramidi
Un rapporto dell'associazione ambientalista denuncia l'aumento del
consumo di gadget elettronici. Obiettivo: mitigare l'impatto ambientale e
sanitario usando più energia pulita e recuperando i materiali.
ROMA - Se li caricassimo
su camion da 40 tonnellate, formerebbero una fila lunga tre quarti
dell'equatore. E' la fotografia al 2017 dei computer, palmari,
televisori, frigoriferi e lavatrici che buttiamo nel corso di un anno.
La definizione tecnica di questi materiali è "raee, rifiuti da
apparecchiature elettriche ed elettroniche", quella sostanziale è più
difficile: per molti rappresentano un peso di cui liberarsi
clandestinamente, spesso attraverso rotte che viaggiano da Nord a Sud
seminando veleni; per altri costituiscono una risorsa preziosa perché
recuperare i metalli preziosi e le terre rare contenuti nei beni gettati
via può essere un buon affare.
Di sicuro questa nuova categoria di rifiuti costituisce una presenza sempre più ingombrante con cui bisogna fare i conti. I numeri sono contenuti in uno studio di Greenpeace ("Green gadget: designing the future") che rilancia un'analisi tracciata l'anno scorso dalle Nazioni Unite nel rapporto Solving the E-Waste Problem (StEP). Già oggi ognuno degli oltre 7 miliardi di esseri umani che popolano il pianeta butta più di 7 chili di rifiuti elettrici ed elettronici all'anno. Nei prossimi anni ci sarà una crescita molto significativa che porterà il totale a 65,4 milioni di tonnellate: l'equivalente di 200 grattacieli come l'Empire State Buildings o di 11 piramidi di Giza.
Non è però una condanna inappellabile. "C'è una crescente domanda di gadget più green, più duraturi, e l'industria ha dimostrato che un miglioramento è possibile", si legge nel rapporto di Greenpeace. "Quando le aziende mettono a frutto il loro know how e lo uniscono a uno spirito innovativo, può arrivare un cambiamento che riguarda l'efficienza e la capacità di riciclo delle sostanze pericolose contenute nell'e-waste".
Ma tra questa potenzialità e la realtà c'è ancora molta distanza. I problemi vanno dalla grande quantità di energia proveniente da fonti ad alto impatto ambientale che viene usata soprattutto in Asia allo smaltimento - spesso illegale - di importanti quantità di rifiuti elettrici ed elettronici. La soluzione, propone l'associazione ambientalista, è ripensare l'intero ciclo di produzione di telefoni, computer, tv in modo da ridurre la crescita dei consumi e aumentare il recupero dei materiali utilizzati. Fonte: La repubblica.it
Di sicuro questa nuova categoria di rifiuti costituisce una presenza sempre più ingombrante con cui bisogna fare i conti. I numeri sono contenuti in uno studio di Greenpeace ("Green gadget: designing the future") che rilancia un'analisi tracciata l'anno scorso dalle Nazioni Unite nel rapporto Solving the E-Waste Problem (StEP). Già oggi ognuno degli oltre 7 miliardi di esseri umani che popolano il pianeta butta più di 7 chili di rifiuti elettrici ed elettronici all'anno. Nei prossimi anni ci sarà una crescita molto significativa che porterà il totale a 65,4 milioni di tonnellate: l'equivalente di 200 grattacieli come l'Empire State Buildings o di 11 piramidi di Giza.
Non è però una condanna inappellabile. "C'è una crescente domanda di gadget più green, più duraturi, e l'industria ha dimostrato che un miglioramento è possibile", si legge nel rapporto di Greenpeace. "Quando le aziende mettono a frutto il loro know how e lo uniscono a uno spirito innovativo, può arrivare un cambiamento che riguarda l'efficienza e la capacità di riciclo delle sostanze pericolose contenute nell'e-waste".
Ma tra questa potenzialità e la realtà c'è ancora molta distanza. I problemi vanno dalla grande quantità di energia proveniente da fonti ad alto impatto ambientale che viene usata soprattutto in Asia allo smaltimento - spesso illegale - di importanti quantità di rifiuti elettrici ed elettronici. La soluzione, propone l'associazione ambientalista, è ripensare l'intero ciclo di produzione di telefoni, computer, tv in modo da ridurre la crescita dei consumi e aumentare il recupero dei materiali utilizzati. Fonte: La repubblica.it
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martedì 26 agosto 2014
Acqua e luce del sole 'chiave'per produrre carburante pulito
Un carburante 'pulito' grazie all'acqua e alla luce del sole. Un team di
scienziati dell'Australian National university (Anu) ha riprodotto con
successo uno dei passaggi cruciali della fotosintesi, aprendo la strada a
nuove possibilità per produrre idrogeno come fonte di combustibile
pulito ed economico.
"Acqua e luce solare sono abbondanti. E' una prospettiva entusiasmante quella di poterli usare per creare idrogeno, e farlo in modo economico e sicuro ", ha spiegato la ricercatrice Kastoori Hingorani. L'idrogeno può essere un potenziale sostituto a emissioni zero di carbonio per i prodotti petroliferi, ed è già utilizzato per il lancio di veicoli spaziali. Tuttavia, fino ai risultati di questa ricerca, il modo in cui le piante producono idrogeno scindendo le molecole dell'acqua è stato poco compreso.
Il team ha creato una proteina che, quando viene esposta alla luce solare, riesce a catturarne l'energia primaria, che è la chiave della fotosintesi. Il sistema utilizza una proteina presente in quasi tutti gli organismi viventi, la ferritina, che non ha bisogno di batterie o metalli costosi, il che significa che potrebbe essere una soluzione conveniente nei paesi in via di sviluppo, ha spiegato ancora Hingorani.
Il co-ricercatore Ron Pace ha rilevato che questa ricerca apre la strada a nuove possibilità per produrre idrogeno come fonte di carburante pulito e a buon mercato. "E' la prima volta che riproduciamo la cattura primaria dell'energia dalla luce solare" ha spiegato il professor Pace osservando che "è l'inizio di una serie di possibilità per la creazione di un combustibile altamente efficiente o per la cattura del carbonio atmosferico".
Quindi, produrre grandi quantità di combustibile ad idrogeno "potrebbe trasformare l'economia" ha sottolineato.
"Questo ciclo senza emissioni di carbonio è sostenibile, praticamente all'infinito. La luce solare è straordinariamente abbondante, l'acqua è ovunque" ha detto Pace.Fonte: Ansa
"Acqua e luce solare sono abbondanti. E' una prospettiva entusiasmante quella di poterli usare per creare idrogeno, e farlo in modo economico e sicuro ", ha spiegato la ricercatrice Kastoori Hingorani. L'idrogeno può essere un potenziale sostituto a emissioni zero di carbonio per i prodotti petroliferi, ed è già utilizzato per il lancio di veicoli spaziali. Tuttavia, fino ai risultati di questa ricerca, il modo in cui le piante producono idrogeno scindendo le molecole dell'acqua è stato poco compreso.
Il team ha creato una proteina che, quando viene esposta alla luce solare, riesce a catturarne l'energia primaria, che è la chiave della fotosintesi. Il sistema utilizza una proteina presente in quasi tutti gli organismi viventi, la ferritina, che non ha bisogno di batterie o metalli costosi, il che significa che potrebbe essere una soluzione conveniente nei paesi in via di sviluppo, ha spiegato ancora Hingorani.
Il co-ricercatore Ron Pace ha rilevato che questa ricerca apre la strada a nuove possibilità per produrre idrogeno come fonte di carburante pulito e a buon mercato. "E' la prima volta che riproduciamo la cattura primaria dell'energia dalla luce solare" ha spiegato il professor Pace osservando che "è l'inizio di una serie di possibilità per la creazione di un combustibile altamente efficiente o per la cattura del carbonio atmosferico".
Quindi, produrre grandi quantità di combustibile ad idrogeno "potrebbe trasformare l'economia" ha sottolineato.
"Questo ciclo senza emissioni di carbonio è sostenibile, praticamente all'infinito. La luce solare è straordinariamente abbondante, l'acqua è ovunque" ha detto Pace.Fonte: Ansa
Da Cap Holding Spa la fibra ottica per il Sud Est Milano
Una società a capitale pubblico, ed un fatturato che denota uno stato di
ottima salute, come quello della Cap Holding (che gestisce il servizio
idrico nel Milanese, Lecco e Brianza) sono due fattori che coesistono
molto di rado nel nostro sistema. E le ambizioni e l'attenzione per le
innovazioni tecnologiche sembrano essere uno dei requisiti che l'ha
trasformata in una sorta di modello per gli enti simili delle altre
Regioni. Un approccio questo che potrebbe portare al felice compimento
di un progetto molto interessante: quello della fibra ottica.
L'obiettivo è quello di migliorare il servizio offerto ai cittadini, ed
offrire un ventaglio di possibili scelte molto più ricco, dando per
scontato che la guerra al digital divide troverà finalmente in
quest'anno il suo epilogo.
Gli aggiornamenti sull'attuazione delle soluzioni per il digital divide a livello nazionale (che prevede 2 Mega di velocità garantiti a tutti coloro che vogliono usufruire della copertura con banda larga, e copertura del 100% su tutto il territorio), non soddisfano però coloro che hanno progetti più ambiziosi per la propria provincia e Regione. Nel frattempo la copertura con banda larga nel Milanese si estenderà a nuovi comuni (“Arese, Baranzate, Binasco, Bollate, Bresso, Buccinasco, Busto Garolfo, Calvignasco, Cassano d’Adda, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Garbagnate Milanese, Gudo Visconti, Lacchiarella, Legnano, Mediglia, Melegnano, Melzo, Milano, Morimondo, Nerviano, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Parabiago, Peschiera Borromeo, Pieve Emanuele, Poasco, Pozzo d’Adda, Pozzuolo Martesana, Robecchetto con Induno, Rozzano, San Colombano al Lambro, San Donato Milanese, San Vittore Olona, Senago, Sesto San Giovanni, Solaro, Trezzano sul Naviglio, Truccazzano e Turbigo”), il che consentirà di ottenere delle offerte adsl migliori e servizi qualitativamente superiori. Una prospettiva sicuramente positiva anche se c'è chi considera questo come un servizio quasi sorpassato, e guarda con estrema simpatia alla fibra ottica.
In particolare si segnala il progetto sulla fibra ottica che coinvolgerebbe vari enti e comuni locali oltre che l'intervento della Cap Holding (che per la parte commerciale si affiderebbe a un operatore privato da scegliere tramite bando). La società che gestisce il servizio idrico nelle province di Monza, Milano e della zona della Brianza, vorrebbe infatti ottenere dalle province e dalla regione Lombardia l'ok per poter procedere al cablaggio di tutti i territori sui quali è presente, tramite la posa in opera dei cavi nelle proprie reti fognarie, con rapidità di esecuzione e costi abbastanza contenuti. Una strada che però potrebbe presentarsi in salita considerato che un progetto simile nel recente passato, che coinvolgeva l'Asam, non ottenne l'autorizzazione dagli organismi competenti. Fonte: 7giorni
Gli aggiornamenti sull'attuazione delle soluzioni per il digital divide a livello nazionale (che prevede 2 Mega di velocità garantiti a tutti coloro che vogliono usufruire della copertura con banda larga, e copertura del 100% su tutto il territorio), non soddisfano però coloro che hanno progetti più ambiziosi per la propria provincia e Regione. Nel frattempo la copertura con banda larga nel Milanese si estenderà a nuovi comuni (“Arese, Baranzate, Binasco, Bollate, Bresso, Buccinasco, Busto Garolfo, Calvignasco, Cassano d’Adda, Cassina de’ Pecchi, Cernusco sul Naviglio, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Cormano, Garbagnate Milanese, Gudo Visconti, Lacchiarella, Legnano, Mediglia, Melegnano, Melzo, Milano, Morimondo, Nerviano, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Parabiago, Peschiera Borromeo, Pieve Emanuele, Poasco, Pozzo d’Adda, Pozzuolo Martesana, Robecchetto con Induno, Rozzano, San Colombano al Lambro, San Donato Milanese, San Vittore Olona, Senago, Sesto San Giovanni, Solaro, Trezzano sul Naviglio, Truccazzano e Turbigo”), il che consentirà di ottenere delle offerte adsl migliori e servizi qualitativamente superiori. Una prospettiva sicuramente positiva anche se c'è chi considera questo come un servizio quasi sorpassato, e guarda con estrema simpatia alla fibra ottica.
In particolare si segnala il progetto sulla fibra ottica che coinvolgerebbe vari enti e comuni locali oltre che l'intervento della Cap Holding (che per la parte commerciale si affiderebbe a un operatore privato da scegliere tramite bando). La società che gestisce il servizio idrico nelle province di Monza, Milano e della zona della Brianza, vorrebbe infatti ottenere dalle province e dalla regione Lombardia l'ok per poter procedere al cablaggio di tutti i territori sui quali è presente, tramite la posa in opera dei cavi nelle proprie reti fognarie, con rapidità di esecuzione e costi abbastanza contenuti. Una strada che però potrebbe presentarsi in salita considerato che un progetto simile nel recente passato, che coinvolgeva l'Asam, non ottenne l'autorizzazione dagli organismi competenti. Fonte: 7giorni
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lunedì 11 agosto 2014
Nuovo look per le stazioni del Sud Milano: in attesa che arrivi la suburbana "leggera"
San Giuliano milanese (Milano), 11 agosto 2014 - Le stazioni ferroviarie si rifanno il look. E nel 2015 arriva la S12. Novità in vista per gli utenti del trasporto pubblico del Sud Milano. Sarà ultimato entro la fine dell’anno il restyling di alcuni scali locali, in corso in questi mesi da parte di Rfi. Melegnano, San Giuliano e San Zenone al Lambro
sono le stazioni interessate da un progetto di sistemazione e messa in
sicurezza che mira, tra l’altro, a garantire una maggiore fruibilità di
banchine, biglietterie e sale di attesa. Consolidamento dei marciapiedi,
istallazione di nuove pensiline, creazione di accessi per i disabili:
sono solo alcuni degli interventi previsti da un programma, che
contempla anche il rifacimento dei sistemi di illuminazione e la
costruzione d’impianti per la raccolta dell’acqua piovana.
«Questi interventi – spiegano da
Rfi - fanno parte di un più vasto piano di restyling che riguarda gli
scali milanesi. L’intenso traffico ferroviario in tutte le stazioni e i
tratti di linea interessati ha comportato che la maggior parte delle
lavorazioni sia stata programmata ed eseguita per fasi, con interruzioni
notturne della circolazione e dell’alimentazione elettrica, per
garantire la sicurezza e ridurre al minimo i disagi a carico dei
viaggiatori». «La fine dei
lavori – proseguono dalla società - è prevista per dicembre 2014, con
l’ultimazione delle opere civili e impiantistiche, la posa in opera
delle nuove pensiline e la messa in servizio degli ascensori».
Inoltre, a gennaio del prossimo anno è in programma l’attivazione della nuova linea ferroviaria Melegnano-Cormano (S12). Si
tratta di un servizio di metropolitana leggera, voluto dalla Regione
per potenziare il trasporto pubblico locale, anche in vista del grande
appuntamento con l’Expo. La
futura suburbana prevede corse di 30 minuti, intercalate di 15 minuti
rispetto all’attuale orario della S1, la linea Saronno-Lodi. Rassicurazioni
sull’attivazione del nuovo servizio sono arrivate di recente, alle
amministrazioni locali, da parte della giunta regionale.Sempre
in tema di trasporto pubblico, a San Giuliano si aspetta la creazione
di una nuova fermata ferroviaria a Zivido, la frazione che si affaccia
sulla via Emilia. I lavori dovrebbero essere finanziati dagli operatori
del centro commerciale «San Giuliano», dopo che le istituzioni (Comune e
Regione) hanno innescato l’iter formale per l’avvio del progetto. Fonte: Il Giorno
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lunedì 4 agosto 2014
Dal grattacielo di rifiuti ricliclati ai giardini "emotivi": i nuovi spazi del futuro
Due progetti futuristici che presto potrebbero diventare realtà. Tra interazione social e uno sguardo alla sostenibilità
Siamo abituati a immaginare l'architettura
urbana come un ammasso di cemento e metallo e gli spazi verdi delle oasi
in mezzo alle distese cittadine. Beh è ora di cambiare idea, o
quantomeno evolverla. Perché gli "spazi del futuro" sono già realtà,
almeno su carta. E ben presto anche nella nostra vita di tutti i giorni.
Stiamo parlando di due progetti che incrociano e sposano insieme
l'arredo urbano, l'innovazione tech, l'interazione social e l'attitudine
bio. Il primo dei due esempi di sviluppo architettonico prenderà il via
a Londra sotto il nome di "Organic London Skyscraper" che, come il nome
stesso spiega, e un vero e proprio edificio "organico" rivestito
completamente da pannelli rigidi realizzati con carta riciclata e
rifiuti plastici prodotti da chi vi abita e impiantati su una struttura a
impalcatura realizzata in bambù.
Per quanto futuristico sia il progetto, la messa in pratica a è semplice: in pratica si sfrutteranno i rifiuti degli stessi inquilini per produrre i materiali necessari all'escalation verticale del grattacielo. Per dare un'idea e dire qualche cifra: con 80 bottiglie di plastica prodotte da un ogni utente si otterrebbe un pannello isolante. A questo si vanno ad aggiungere 75 kg di carta riciclata corrispondenti a due pannelli termoisolanti. E così via. In modo tale che l'Organic London cresca di altezza, recuperando i rifiuti stessi prodotti dai residenti, in una logica di riciclaggio-costruzione-riciclaggio. E conseguente abbattimento dei costi di costruzione. Che tuttavia non rimane il solo beneficio visto che la struttura, come spiegano gli ideatori, i progettisti di Chartier-Corbasson, "È una risposta concreta e reale al costante aumento della popolazione urbana e al conseguente aumento dei rifiuti solidi. I tempi di realizzazione, poi, sono di tutto rispetto: abbiamo calcolato che ci vorrà poco meno di un anno perché dai rifiuti degli stessi inquilini dell'edificio si completi la facciata dell'edificio". E a quanto pare le loro motivazioni devono essere state convincenti visto che il progetto di Chartier-Corbasson ha recentemente ricevuto una menzione d'onore al concorso Skyscrapers and SuperSkyscrapers 2014. Fonte: La Repubblica.it
Per quanto futuristico sia il progetto, la messa in pratica a è semplice: in pratica si sfrutteranno i rifiuti degli stessi inquilini per produrre i materiali necessari all'escalation verticale del grattacielo. Per dare un'idea e dire qualche cifra: con 80 bottiglie di plastica prodotte da un ogni utente si otterrebbe un pannello isolante. A questo si vanno ad aggiungere 75 kg di carta riciclata corrispondenti a due pannelli termoisolanti. E così via. In modo tale che l'Organic London cresca di altezza, recuperando i rifiuti stessi prodotti dai residenti, in una logica di riciclaggio-costruzione-riciclaggio. E conseguente abbattimento dei costi di costruzione. Che tuttavia non rimane il solo beneficio visto che la struttura, come spiegano gli ideatori, i progettisti di Chartier-Corbasson, "È una risposta concreta e reale al costante aumento della popolazione urbana e al conseguente aumento dei rifiuti solidi. I tempi di realizzazione, poi, sono di tutto rispetto: abbiamo calcolato che ci vorrà poco meno di un anno perché dai rifiuti degli stessi inquilini dell'edificio si completi la facciata dell'edificio". E a quanto pare le loro motivazioni devono essere state convincenti visto che il progetto di Chartier-Corbasson ha recentemente ricevuto una menzione d'onore al concorso Skyscrapers and SuperSkyscrapers 2014. Fonte: La Repubblica.it
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mercoledì 23 luglio 2014
BreBeMi, ecco l'inaugurazione. Renzi e Maroni al taglio del nastro, protesta del M5s, "Opera dannosa"
Bergamo, 23 luglio 2014 - Oggi è stata inaugurata la BreBeMi,
l'autostrada lunga 62,5 km che collegherà Milano, Bergamo e Brescia e
che tramite Arco Teem si allaccerà con la Tangenziale est del capoluogo.
E' arrivato (in lieve ritardo) anche il Presidente del Consiglio Matteo Renzi - accolto da uno scosciante applauso della platea: "Scusate l'attesa" -, scortato dai ministri Martina (Agricoltura) e Lupi (Infrastrutture).
Il Premier Renzi ha ringraziato tutti per la
partecipazione (compreso il "Past President" Formigoni): "Ci sono da
dare risposte e noi lo faremo. C'è gratidudine verso le imprese che hanno concepito l'opera, le maestranze che hanno lavorato e gli amministratori che hanno l'orgoglio di aver permesso il completamento dell'opera. Vis, Aia, ormai noi politici dobbiamo parlare burocratese. Ma per loro è l'asfalto a parlare. Non
è la prima opera "tangent free", ma siamo felici che nessuno scandalo
abbia colpito questa infrastruttura. Non possiamo essere il Paese del
vino buono e della buona cucina e voi Lombardia siete la nostra
eccellenza".
Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni all'arrivo
della presentazione a Fara Olivana (Bergamo) si è detto entusiasta di
questa nuova infrastruttura: "La Brebemi è un'altra opera di
eccellenza realizzata nei tempi previsti, tiene conto dell'impatto
ambientale, delle richieste territorio e fatta con soldi privati.
Renzi deve però sbloccare la defiscalizzazione della Pedemontana. Gli
basta una telefonata al Cipe". Di altro avviso invece il sindaco di
Bergamo Giorgio Gori: "Venti anni per ultimare 62 km sono tanti, tantissimi.
Il ritardo dimostra come le cose in questo Paese siano andate a
rilento. Per fortuna che c’era Expo perché quando abbiamo una scadenza
magari all’ultimo ci diamo una mossa".
L'ex Governatore Roberto Formigoni: "Questa è una
delle opere innovative che concepimmo noi assieme alle Camere di
Commercio con un finanziamento esclusivamente privato anche se poi nel
corso del tempo lo Stato ha riconosciuto qualcosa. E' un’opera moderna come soltanto in Lombardia si riescono a fare".
Sul palco si sono succeduti gli interventi di diverse autorità e
amministratori locali: hanno preso la parola il sindaco di Fara Olivana
Sabrina Severgnini, il presidente della Provincia Ettore Pirovano, il
presidente di Tangenziale esterna Spa Paolo Morerio, il presidente di
Banca Intesa Giovanni Bazoli, il presidente di Anas Pietro Ciucci, il
presidente di Cal Vincenzo Pozzi e l’assessore regionale alle
Infrastrutture Alberto Cavalli.
"Un sogno che si avvera. Viene da dire: 'Pota ce l'abbiamo fatta!'...". Viviana Beccalossi,
assessore al Territorio della Regione Lombardia, presente
all'inaugurazione della Brebemi, usa il più 'classico' intercalare
dialettale per commentare su Facebook l'apertura della nuova autostrada.
Il taglio del nastro è avvenuto alle 13.10 dopo la benedizione del parroco.
PROTESTE DEL M5S - Presidio di protesta dei "grillini". Gli
attivisti, insieme ai portavoce regionali Gianmarco Corbetta, Dario
Violi e al portavoce nazionale Massimo De Rosa, hanno esposto
uno striscione con la scritta “BreBeMi abbraccio mortale” e hanno
contestato l’infrastruttura per l’impatto negativo sui Comuni
della zona: “Su Segrate e sui comuni limitrofi, già intasati dal
traffico, si riverseranno infatti tutti i veicoli in entrata e in uscita
da Milano, attraverso le strade provinciali Rivoltana e Cassanese, non attrezzate per assorbire l’incremento veicolare previsto. BreBeMi è sinonimo di traffico, rumore e inquinamento
ed è il risultato delle politiche scellerate che preferiscono
investimenti e speculazioni private, che non portano nessun vantaggio
concreto, a sani investimenti nel trasporto pubblico e nella mobilità
dolce".
I BENEFICI - Rosario Bifulco, Consigliere Incaricato Assolombarda per
la Competitività territoriale, Ambiente ed Energia: "E’ un’opera
fortemente voluta dal territorio e che porterà grandi benefici a tutto
il Nord Italia in termini di aumento del Pil e di riduzione dei tempi di
percorrenza delle persone e delle merci. L’entrata in esercizio della
Brebemi, infatti, consentirà a regime un risparmio sui tempi
annui di percorrenza pari a circa 20 milioni di ore e un incremento
annuo del PIL stimato in 382 milioni di euro"
LA CONCORRENZA - Ed è già scattata la sfida con la A4. La "vecchia" autostrada è più economica ma è più lunga:
partendo da Brescia Ovest e uscendo al casello di Milano est, un mezzo
di classe A (una moto o un’automobile) paga 6,30 euro. Percorrere la
Brebemi da barriera a barriera (Chiari Est-Liscate), costerà invece 10,5
euro. La tariffa a chilometro dice che il costo è più del doppio, 15
centesimi contro 7.
LE TELECAMERE - Le
174 telecamere montate lungo tutti i 62 chilometri del suo tracciato
saranno in grado non solo di trasmettere indicazioni sulle condizioni
del traffico o fornire in merito dati statistici, ma anche di lanciare
automaticamente l’allarme per i problemi che potrebbero sorgere sulla carreggiata. Fonte: Il Giorno
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martedì 15 luglio 2014
Antenna Telecom tra i palazzi a San Donato: prosegue la ricerca di una collocazione alternativa. I controlli certificano che le emissioni rientrano nei limiti di legge

A confermarlo è Andrea Battocchio, Assessore alle Politiche
Ambientali: «Stiamo lavorando a stretto contatto con Telecom Italia, al
fine di risolvere definitivamente la questione attraverso lo spostamento
del manufatto in un punto della città lontano dall’ambito
residenziale». L’operazione, che era stata ventilata la primavera
scorsa, trova quindi conferma diretta dall’Ente, che risponde così alle
polemiche sollevate nei mesi scorsi dai residenti, che temevano per le
possibili conseguenze sulla salute. Nel mentre, proprio al fine di
assicurare che il livello delle emissioni permanga sempre al di sotto
delle soglie di legge, il Comune sandonatese ha commissionato ad Arpa
(Agenzia regionale per l’ambiente) una serie di controlli ad hoc. I
risultati, comunicati nei giorni scorsi all’Ente, certificano il pieno
rispetto dei limiti di esposizione fissati dalla normativa di
riferimento (DPCM dell’8 luglio 2003 e D.Lgs 179/2012). Le rilevazioni
sono state effettuate al nono e al decimo piano dei civici 43 e 47 di
via Martiri di Cefalonia, che sono gli edifici residenziali più vicini
all’impianto, durante uno dei picchi del traffico telefonico quotidiano
(ore 10:30-11:30). I valori delle registrazioni oscillano tra gli 0,8
V/m e l’1,3 V/m, ampiamente al di sotto del livello di attenzione per le
esposizioni prolungate (6 V/m) e del livello massimo (20 V/m). Fonte: 7giorni
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venerdì 4 luglio 2014
San Donato: completamente rinnovato il sistema di illuminazione pubblica, comprensivo di lampioni, semafori e videosorveglianza

Hera Luce, società del Gruppo Hera che dal 2011 si occupa della
gestione degli impianti a San Donato, grazie a questi interventi
permetterà alla città di risparmiare 1.750.000 kWh all’anno e di ridurre
le emissioni annue di CO2 per 1.015 tonnellate. Per quanto
riguarda il servizio di illuminazione pubblica, sono stati sostituiti e
ricablato 5.554 centri luminosi, utilizzando lampade a vapori di sodio
(luce gialla) per l’illuminazione delle strade, ioduri metallici o led
(luce bianca) per l’illuminazione di parcheggi e parchi. Gli impianti
semaforici, invece, sono stati messi a norma secondo il Nuovo Codice
della Strada. Sono infatti stati installati dispositivi per i non
vedenti e sostituite tutte le lanterne con moduli a led, che
garantiscono maggiore visibilità dei colori, anche in presenza della
luce solare, bassissimi consumi e una durata di oltre 10 anni. Tutti i
punti luce e gli impianti semaforici di San Donato Milanese sono stati
altresì dotati di un sistema di alimentazione elettronica, che ne
permette telecontrollo e monitoraggio puntuale. In merito al servizio di
videosorveglianza, Hera Luce ha provveduto alla risoluzione di alcune
criticità, per garantire il corretto e costante funzionamento
dell’impianto esistente.Fonte: 7giorni
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