La cascina Cappuccina, storico cascinale sito nel quartiere Montorfano di Melegnano, dopo anni di incuria e abbandono rinasce sotto una nuova veste e si propone di diventare un punto di riferimento per tutto il territorio. Domenica 29 maggio una grande festa per grandi e piccini, alla presenza delle autorità e di numerosi cittadini, ha accompagnato il taglio del nastro per la nuova cascina completamente ristrutturata. L’antica cascina lombarda, situata all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, è da sempre un luogo speciale per gli abitanti del territorio e la sapiente ristrutturazione, iniziata nel 2011, ha convertito i suoi spazi in un polo sociale a 360°. Grazie alla gestione della Cooperativa Sociale Eureka!, attiva da 23 anni sui territori di Milano e Varese nei servizi educativi family friendly e nella prevenzione al disagio sociale, la Cappuccina ospiterà servizi innovativi dedicati a minori, disabili, soggetti fragili e alle loro famiglie e a chi si trova in un periodo di difficoltà. Tra i nuovi progetti avviati nel 2016 dalla Cooperativa Eureka! che saranno ospitati nella nuova location spiccano le attività di orto didattico, onoterapia (terapia con gli asini), ippoterapia e pet therapy rivolte ai disabili. In particolare, accudire gli asini o creare una relazione con cani appositamente addestrati aiuta i ragazzi a sviluppare la propria attenzione e a migliorare l’autocontrollo, arricchendo la sfera emotiva e quella affettiva. A questi si affiancheranno servizi già consolidati come il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, alloggi temporanei per fasce deboli, servizi di Facilitazione all’autonomia e turismo accessibile per disabili, grazie ai mini appartamenti ricavati all’interno del cascinale rimesso a nuovo. Il fienile, la mangiatoia, il portico e il cortile saranno invece riservati ad eventi, corsi di formazione e celebrazioni.Fonte: 7giorni
Visualizzazione post con etichetta Salviamo le Cascine. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Salviamo le Cascine. Mostra tutti i post
giovedì 2 giugno 2016
A Melegnano rinasce la cascina Cappuccina: diverrà un luogo di integrazione e reinserimento
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Miglioriamo la qualità della vita,
Natura e Arte,
Parco Sud Milano,
Politica,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere in Cascina
mercoledì 23 settembre 2015
Merlino, il recupero dell’antico Mulino del Torchio
Alcuni mesi fa, girovagando in bicicletta nei comuni limitrofi, tra piste ciclabili e sentieri di campagna, sempre con l’intento di conoscere meglio il territorio in tutti i suoi aspetti, sono giunto al Mulino del Torchio, nel comune di Merlino (LO).
Conoscevo già il luogo, altre volte vi avevo
sostato per ammirare quel vecchio mulino con la ruota ancora in buone
condizioni; ma rimasi piacevolmente sorpreso nel vedere dei
lavori di ristrutturazione in corso, anche perché nelle
nostre zone del sud-est Milano i mulini sono in disuso da oltre 50 anni, e
purtroppo molti sono in rovina, solo alcuni permangono in buono
stato. Sono ritornato, al rientro dalle vacanze, per vedere l’opera finita. I
proprietari del Mulino, i coniugi Anna e Giuseppe Magnini, hanno
provveduto, con notevole impegno economico, al suo completo recupero per
adibirlo a Bed&Breakfast, con la realizzazione di 8 camere con
bagno, locale reception e sala per colazione, mantenendo all’interno gli
ingranaggi ben conservati e funzionanti. La struttura originale, che risale
alla fine del ’700, ha subito nel corso degli anni diversi cambiamenti. Il
nonno degli attuali proprietari, Luigi Magnini, è stato il primo mugnaio della
zona; macinava frumento e mais e pilava il riso. Il Mulino ha
funzionato fino al 1964 per l’alimentazione umana, e
successivamente fino al 1985 per l’alimentazione animale. Il canale per
l’acqua, che alimenta ancor oggi la ruota, parte dal canale Muzza
in località Ponte di Lavagna (Comazzo). Il Mulino e la Casa padronale sono
completamente immersi nel verde e nella tranquillità; è molto piacevole e
rilassante ascoltare il gorgoglio dell’acqua che scorre e ammirare nei
dintorni aironi cenerini, aironi bianchi, aironi guardabuoi e
garzette. Quest’anno è stata notata anche la presenza di una coppia
di cicogne bianche che, dopo aver inutilmente tentato di costruire il
nido su un traliccio posto nei pressi del Mulino, ha nidificato
sulla sommità del campanile di Marzano. A breve distanza dal
Mulino del Torchio è ora in costruzione una pista ciclabile che collegherà
Lodi a Truccazzano. Per gli amanti della bicicletta sarà quindi possibile
godere di questo piccolo angolo di paradiso. ( per accedere al sito:
www.ilmulinobedandbreakfast.it). Fontanili e mulini, e vie d’acqua in
genere sono argomenti che mi affascinano : negli ultimi tempi ho girato
parecchi Comuni delle province lombarde per censirli e
fotografarli. Sono un patrimonio naturale e storico che andrebbe
salvaguardato, per l’importanza che hanno avuto nel corso dei
secoli passati. L’idea di sfruttare la forza dell’acqua per far
girare le mole dei mulini risale addirittura all’era avanti Cristo,
allorquando Vitruvio, ingegnere e architetto al servizio
dell’imperatore Ottaviano Augusto, verso il 25 a.C.
inventa quel complesso di ingranaggi che rimarrà invariato
per quasi due millenni, fino al XIX secolo, quando il mulino ad
acqua fu soppiantato dall’avvento del motore a vapore, e successivamente dal
motore elettrico. Una invenzione rivoluzionaria, una pietra miliare nella
storia dell’umanità; liberò l’uomo dal faticoso lavoro della macina
e permise una maggior produzione di farina, in
tempi in cui l’alimentazione era basata essenzialmente sul consumo
di pane, focacce e polenta. Le ruote idrauliche, inizialmente
utilizzate solo per macinare cereali, dal Medioevo in poi furono impiegate per
molteplici usi: per il funzionamento delle segherie, nel settore forestale; per
azionare telai nell’industria tessile; nella lavorazione dei metalli, per
azionare magli e mantici dei fabbri; nella follatura dei tessuti; per
azionare pestoni per ricavare dalle cortecce degli alberi polvere
per coloranti.Fonte: 7giorni
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Natura e Arte,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Storia e cultura,
Viva la bicicletta,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
lunedì 24 agosto 2015
MEDIGLIA: A fuoco 500 balle di paglia
Dodici ore dopo Vizzolo, dove un’autofficina è stata distrutta nelle fiamme nella notte tra venerdì e sabato, è esploso un secondo incendio a Villa Zurli, frazione di Mediglia, dove sono bruciate cinquecento “ballette” di paglia. Patrimonio di un’associazione in fase di costituzione operante nel mondo della bioedilizia. Il fuoco ha distrutto tutto il materiale contenuto e il tetto del fienile, a pochi metri dalle abitazioni. Fonte: Il Cittadino
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere in Cascina
venerdì 19 settembre 2014
Anche quest’anno arriva a Milano “Cascine aperte”, per promuovere il territorio e i suoi prodotti
Diverse sono intanto le cascine milanesi interessate da progetti di recupero e riqualificazione, a beneficio della comunità
Milano città agricola. Un’immagine che non ci si aspetterebbe della
metropoli ma che, in realtà, esiste da sempre. Dal 19 al 21 settembre il
lato “verde” della città sarà accessibile a tutti grazie a “Cascine
Aperte”, manifestazione realizzata dall’Associazione Cascine Milano e
dal Consorzio Dam (Distretto Agricolo Milanese). Oltre 100 eventi in
programma in 33 cascine distribuite tra il territorio della città e il
Parco di Monza, per avvicinarsi al mondo agricolo urbano e alle sue
numerose attività. A Milano, dove si concentrano la maggior parte delle
cascine coinvolte, ci saranno 9 mercati agricoli e di autoproduzione, 7
botteghe con vendita diretta di prodotti delle cascine partecipanti,
incontri di approfondimento, laboratori di manualità e, ovviamente, la
possibilità di visitare tutte le 33 cascine partecipanti (in allegato il
programma completo). Tante sono le cascine interessate da progetti
avviati o in fase di avviamento dal Comune di Milano, volti a un
recupero architettonico e funzionale delle strutture. Tra queste
figurano Cascina Monluè, che verrà trasformata in luogo per attività
socio-culturali, con strutture di accoglienza e ristoro. Cascina San
Bernardo, immersa nel Parco della Vettabbia, che sarà una fattoria e un
luogo di formazione culturale. Cascina Sant’Ambrogio, che sarà teatro di
iniziative culturali e sociali, con laboratori, mercati agricoli e
progetti dedicati a ragazzi in difficoltà. Infine Casa Chiaravalle, il
più grande bene confiscato alla criminalità organizzata a Milano, che
diventerà un pensionato per famiglie senza casa e un luogo per
iniziative socio culturali di promozione della legalità. Fonte: 7giorni
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Difendiamo la Natura,
Politica,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
martedì 16 settembre 2014
Paullo: cascina abbandonata di Conterico trasformata in deposito di auto e camion rubati
Importante successo investigativo per la polizia stradale di Crema, che
ha individuato nella frazione paullese di Conterico una cascina
abbandonata trasformata in deposito di mezzi di trasporto rubati. La
scoperta è stata effettuata nei giorni scorsi quando la polstrada,
impegnata in controlli di routine lungo la Paullese, ha notato alcuni
movimenti sospetti nelle campagne di Conterico. Decidendo di
approfondire, gli agenti sono giunti sino a un cascinale apparentemente
abbandonato, sito a circa 1km di distanza dalla provinciale. Dopo una
serie di appostamenti, nei pressi della struttura la polizia ha
individuato un mezzo parcheggiato, che dalla targa è risultato rubato.
Tanto è bastato alle forze dell’ordine per fare irruzione nel cascinale e
scoprirne un inaspettato contenuto. All’interno, infatti, erano
parcheggiati veicoli di tutti i tipi, comprese auto di grossa
cilindrata, moto e soprattutto mezzi da cantiere, come escavatrici e
autocisterne, tutti risultati rubati in diverse zone del Nord Italia,
compresi Sudmilano e Lodigiano. In particolare, i mezzi da lavoro
provenivano essenzialmente dai cantieri attualmente in corso lungo la
Paullese e per la costruzione della Tem. In base a quanto accertato,
auto e camion venivano smontati e rivenduti sul mercato nero,
soprattutto all’estero, per un giro d’affari che si ritiene fosse
milionario. In manette per riciclaggio sono finiti il 58enne G.N., la
37enne M.N. e il 33 A.F., tutti italiani residenti nel Cremasco e alcuni
con precedenti penali. Intanto le indagini della polizia proseguono
allo scopo di individuare eventuali complici, sia nella fase dei furti
che in quella di smontaggio dei mezzi. Fonte: 7giorni
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Contro la violenza,
Peggioriamo la qualità della vita,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine
martedì 26 agosto 2014
Cascina Campazzo passa al Comune finalmente libera dalle catene di Ligresti
Finalmente il sogno è realtà. La Cascina Campazzo, all’interno del
parco Sud, è passata oggi, 26 agosto, al Comune di Milano dopo uno
storico contenzioso con la proprietà Ligresti. Lo ha annunciato il
vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, che stamattina ha partecipato alla
presa in possesso della Cascina di via Dudovich. Si tratta di un
tassello fondamentale nel progetto di riqualificazione dell’edificio e
di creazione del grande parco agricolo Ticinello di oltre 90 ettari, che
gli abitanti e gli agricoltori attendono da decenni.
Il Tar Lombardia ha infatti respinto le richieste di sospensiva avanzate dalla proprietà dell’immobile contro due provvedimenti dell’Amministrazione comunale: il decreto di esproprio dell’11 dicembre 2013 e l’avviso di esecuzione del decreto del 20 maggio 2014.
“E’ una vittoria della città e degli agricoltori -ha dichiarato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris- resa possibile grazie alla modifica del Pgt: non abbiamo mai accettato di barattare questo simbolo dell’agricoltura milanese con i tentativi di speculazione sul parco, e abbiamo difeso l’attività agricola che è parte fondamentale dell’identità della nostra città.
Abbiamo voltato pagina rispetto al passato: dopo un lungo contenzioso con la proprietà Ligresti, il Comune è già intervenuto per mettere in sicurezza la Cascina, che presto sarà oggetto di lavori più incisivi nel quadro di una ristrutturazione complessiva”.
Il Tar Lombardia ha infatti respinto le richieste di sospensiva avanzate dalla proprietà dell’immobile contro due provvedimenti dell’Amministrazione comunale: il decreto di esproprio dell’11 dicembre 2013 e l’avviso di esecuzione del decreto del 20 maggio 2014.
“E’ una vittoria della città e degli agricoltori -ha dichiarato il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris- resa possibile grazie alla modifica del Pgt: non abbiamo mai accettato di barattare questo simbolo dell’agricoltura milanese con i tentativi di speculazione sul parco, e abbiamo difeso l’attività agricola che è parte fondamentale dell’identità della nostra città.
Abbiamo voltato pagina rispetto al passato: dopo un lungo contenzioso con la proprietà Ligresti, il Comune è già intervenuto per mettere in sicurezza la Cascina, che presto sarà oggetto di lavori più incisivi nel quadro di una ristrutturazione complessiva”.
E ora avanti con la Valle del Ticinello
Il recupero della Cascina Campazzo, dove da sessant’anni vive e
lavora la famiglia di Andrea Falappi, presidente del Distretto agricolo
milanese si affianca alla realizzazione del parco Ticinello dedicato
all’agricoltura e alla biodiversità (vedi articolo).
La prima parte, sei ettari di verde e bosco didattico con 10 mila
piante inaugurati lo scorso maggio e la ciclabile in via di costruzione,
rendono concreto l’impegno assunto con i cittadini e le associazioni
della zona per riqualificare quest’area del parco Sud, salvaguardando il
territorio e rafforzando il patrimonio agricolo di Milano”.
“Dopo 32 anni di battaglie – ha ricordato Andrea Falappi presidente del Distretto agricolo milanese – abbiamo ottenuto questo risultato grazie a questa Amministrazione comunale e alla solidarietà del territorio e del quartiere: tutti sono sempre stati consapevoli dell’importanza di mantenere viva questa realtà, per questo la giornata di oggi dà un senso al vivere insieme”. Fondamentale è stato il contributo dell'associazione Parco Agricolo del Ticinello, guidata da Giuseppe Mazza, che esulta per la notizia: "Ecco, ci siamo: il progetto che da anni perseguiamo potrà finalmente essere realizzato, facendo quest'area di 90mila mq un'importante simbolo di Milano città di Campagna". Anche l’Associazione per il Parco Sud Milano, che è sempre stata attiva nella difesa di questa importante area agricola, esprime soddisfazione. “Finalmente -commenta Renato Aquilani, presidente dell’Associazione- Cascina Campazzo e la sua campagna si liberano dalle catene della speculazione del magnate del mattone Ligresti, per poter sviluppare appieno la sua vocazione di Parco agricolo aperto alla comunità”. Fonte: Associazione per il Parco Sud Milano
“Dopo 32 anni di battaglie – ha ricordato Andrea Falappi presidente del Distretto agricolo milanese – abbiamo ottenuto questo risultato grazie a questa Amministrazione comunale e alla solidarietà del territorio e del quartiere: tutti sono sempre stati consapevoli dell’importanza di mantenere viva questa realtà, per questo la giornata di oggi dà un senso al vivere insieme”. Fondamentale è stato il contributo dell'associazione Parco Agricolo del Ticinello, guidata da Giuseppe Mazza, che esulta per la notizia: "Ecco, ci siamo: il progetto che da anni perseguiamo potrà finalmente essere realizzato, facendo quest'area di 90mila mq un'importante simbolo di Milano città di Campagna". Anche l’Associazione per il Parco Sud Milano, che è sempre stata attiva nella difesa di questa importante area agricola, esprime soddisfazione. “Finalmente -commenta Renato Aquilani, presidente dell’Associazione- Cascina Campazzo e la sua campagna si liberano dalle catene della speculazione del magnate del mattone Ligresti, per poter sviluppare appieno la sua vocazione di Parco agricolo aperto alla comunità”. Fonte: Associazione per il Parco Sud Milano
Etichette:
Attività commerciali,
Cemento No Grazie,
Comunicato Stampa,
Difendiamo la Natura,
Inquinamento No Grazie,
Parco Sud Milano,
Politica,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
giovedì 3 aprile 2014
Cascina Deserta a Peschiera, Parco Agricolo Sud Milano: il piano di recupero va modificato

Lo scorso dicembre il Consiglio comunale aveva votato e approvato un
importante piano di recupero, inserito nel Pgt, teso a dare nuova vita
alla struttura e ai suoi oltre 34mila mq di estensione. Il progetto
prevedeva una molteplice destinazione d’uso per i locali rinnovati,
comprendente una parte riservata al settore terziario e dei servizi e
una parte a quello residenziale, con la creazione di alloggi per circa
180 abitanti. Nei giorni scorsi, però, il consiglio direttivo del Parco
Agricolo Sud Milano ha momentaneamente dato semaforo rosso al piano di
recupero dell’antico cascinale, imponendo quindi di rivederlo e
modificarlo. Il Consiglio ha infatti ravvisato che, allo stato attuale,
il progetto di restauro non rispetta la tipicità dei cascinali lombardi
ed entra in contrasto con i ferrei vincoli storico-paesaggistici imposti
dal Parco Sud. Per procedere con la riqualificazione sono perciò state
imposte alcune modifiche sostanziali. Nello specifico, è stato richiesto
un consistente ridimensionamento delle volumetrie, oltre a un ridisegno
completo del profilo dei tetti, giudicato troppo irregolare nel disegno
originario.Fonte: 7giorni
Etichette:
Attività commerciali,
Cemento No Grazie,
Difendiamo la Natura,
Inquinamento No Grazie,
Natura e Arte,
Politica,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere in Cascina
giovedì 20 marzo 2014
Appartamenti al posto delle cascine storiche di Peschiera, la decisione del Consiglio comunale
Rendendo infatti ancora più facile e conveniente per il costruttore
edificare palazzi, palazzine, villette e box al posto delle cascine di
Peschiera Borromeo, diventerà impossibile ogni possibilità futura di
utilizzare quelle aree per attività agricole o per una gestione
sostenibile del territorio. Non sto parlando di una sola cascina, ma di
tutte le cascine rimaste, sparse un po’ in tutto il territorio
(Pestazza, Giberta, Sargenti, San Bovio, Deserta, Carolina, Boscana,
Brusada, Nucleo di Mirazzano e Castello, Titta). Il Consiglio comunale
ha addirittura già deciso e votato i primi definitivi accordi per
costruire 60/70 appartamenti su Cascina Deserta a San Bovio. Tutti
d'accordo: Tabacchi, Ortugno, Falletta, Grosso. In Consiglio comunale
tutti, ma proprio tutti i consiglieri, hanno dato voto favorevole
all'unanimità.
D'altronde nessuna Giunta ha mai voluto fare qualcosa per l'agricoltura locale, mai nessun progetto per tutelare la funzione delle aziende agricole e cascine, si è solo pensato a cementificare e ad incassare; ad oggi infatti nessuna delle oltre 30 cascine presenti fino a pochi anni è rimasta di proprietà comunale e nemmeno un terreno. Oggi ancora si continua a costruire, nonostante sia chiaro che dovremmo attuare un cambiamento profondo nella gestione del territorio e ritornare a prenderci cura del nostro territorio e della nostra salute. C'è bisogno che le persone capiscano l'importanza di cosa ci si sta giocando e che faccia qualcosa velocemente.
Ho raccolto oltre 250 firme in soli dieci giorni di persone contrarie alla variante adottata da questo Consiglio, persone che non vogliono perdere per sempre la possibilità di vivere il territorio senza ucciderlo cementificandolo. Ma dobbiamo fare tutti di più, molto di più e controllare da vicino e senza paura i nostri politici, che altrimenti fanno quello che vogliono loro. Presto poi ci saranno le elezioni comunali quindi è chiaro che tutti i partiti e le persone presenti al Consiglio del 18 non voteranno mai la Proposta per le Cascine, non promuoveranno mai nessuna attività agricola. Io sono iscritto al Movimento 5 Stelle ed è concretamente una possibilità per cambiare, ma dobbiamo crederci e partecipare per cambiare e tutelare il territorio. Edoardo Musci, Peschiera Borromeo. Fonte: 7giorni
D'altronde nessuna Giunta ha mai voluto fare qualcosa per l'agricoltura locale, mai nessun progetto per tutelare la funzione delle aziende agricole e cascine, si è solo pensato a cementificare e ad incassare; ad oggi infatti nessuna delle oltre 30 cascine presenti fino a pochi anni è rimasta di proprietà comunale e nemmeno un terreno. Oggi ancora si continua a costruire, nonostante sia chiaro che dovremmo attuare un cambiamento profondo nella gestione del territorio e ritornare a prenderci cura del nostro territorio e della nostra salute. C'è bisogno che le persone capiscano l'importanza di cosa ci si sta giocando e che faccia qualcosa velocemente.
Ho raccolto oltre 250 firme in soli dieci giorni di persone contrarie alla variante adottata da questo Consiglio, persone che non vogliono perdere per sempre la possibilità di vivere il territorio senza ucciderlo cementificandolo. Ma dobbiamo fare tutti di più, molto di più e controllare da vicino e senza paura i nostri politici, che altrimenti fanno quello che vogliono loro. Presto poi ci saranno le elezioni comunali quindi è chiaro che tutti i partiti e le persone presenti al Consiglio del 18 non voteranno mai la Proposta per le Cascine, non promuoveranno mai nessuna attività agricola. Io sono iscritto al Movimento 5 Stelle ed è concretamente una possibilità per cambiare, ma dobbiamo crederci e partecipare per cambiare e tutelare il territorio. Edoardo Musci, Peschiera Borromeo. Fonte: 7giorni
Etichette:
Attività commerciali,
Cemento No Grazie,
Inquinamento No Grazie,
Politica,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere in Cascina
giovedì 20 febbraio 2014
Peschiera: parte una petizione on-line per salvaguardare le cascine del territorio

La petizione è stata lanciata per chiedere al Comune di intervenire
sul Piano di Governo del Territorio e precisare il vincolo delle
destinazioni d’uso di queste aree, onde sottrarle alla cementificazione e
conservarne i valori. In particolare si chiede che i cascinali siano
vincolati per regolamento ad attività agricole, pastorali e forestali,
con annessa produzione di prodotti artigianali locali. Oltre a ciò, si
chiede di valorizzarne le valenze educative, con laboratori e corsi di
formazione professionali, scuole ecologiche e possibilità di utilizzo
per terapie naturali con animali e di contatto con le attività agricole e
pastorali. Il tutto puntando alla salvaguardia del territorio e per
scongiurare utilizzi residenziali e speculativi. La petizione può essere
sottoscritta al seguente link: http://firmiamo.it/salvaguardia-cascine-di-peschiera-b--nelle-nuove-nta
Fonte: 7giorni
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Difendiamo la Natura,
Per non dimenticare,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
lunedì 25 novembre 2013
AIAB Lombardia organizza una visita guidata presso cascina Santa Brera a San Giuliano, sede dell’Azienda Agricola Biologica Terra e Acqua

Costruita del 1300 nel cuore del Parco Agricolo Sud Milano e
restaurata secondo i principi architettonici della bioedilizia, la
cascina ospita l’Azienda Agricola Terra e Acqua. Quest’ultima produce e
vende direttamente al pubblico miele, uova di galline al pascolo e
frutta e verdura da agricoltura biologica. Il ritrovo è fissato per le
ore 10:00 direttamente presso la cascina. Durante la gita, il produttore
accompagnerà i presenti nella visita dell’azienda, presentando le
tecniche di coltivazione di ortaggi e allevamento di galline ovaiole con
metodo biologico. Una volta concluso il tour, la mattinata terminerà in
bellezza con un bio buffet di prodotti aziendali. Costo, comprensivo di
visita guidata e buffet: 7 € a persona (5 € soci AIAB); bambini 3 €.
Per info e iscrizioni: 0267100659 -
aiab.lombardia@aiab.it.
Le indicazioni stradali per raggiungere Cascina Santa Brera sono disponibili all’indirizzo: http://www.cascinasantabrera.it/dove.html
Fonte: 7giorni
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Per non dimenticare,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
lunedì 11 novembre 2013
San Donato: Oggi, 77 anni fa, la famiglia Villa arrivava in Cascina Ronco.
L'11
novembre, San Martino, è una data importante nel mondo contadino. Era il
giorno in cui scadevano i contratti di mezzadria, il giorno in cui
nuovi contratti venivano firmati e i vecchi rinnovati. Era un giorno di
festa che, con la semina per la raccolta successiva, concludeva l'anno
lavorativo, ma anche di traslochi.
Etichette:
Attività commerciali,
CascinaRonco,
Comunicato Stampa,
Eventi sandonatesi,
Natura e Arte,
Per non dimenticare,
Salviamo le Cascine,
San Donato Milanese,
Storia e cultura,
Vivere con la Natura
domenica 10 novembre 2013
Cascina Linterno rifiorisce: approvato il progetto di restauro
È datata venerdì 8 novembre 2013 la delibera della Gunta del comune
di Milano che consentirà la vera rinascita di Cascina Linterno (area
nord ovest del Parco Sud).
È quella che aprirà la gara pubblica per
l'assegnazione dei lavori di restauro, che partiranno entro giugno 2014.
La Cascina Linterno sarà risanata in tutte le sue parti e sarà agibile
in modo permanente per ospitare eventi e attività. Viene così
approvato il progetto definitivo per il risanamento conservativo della
cascina elaborato dal Politecnico di Milano, in collaborazione con i
tecnici dell'assessorato ai Lavori pubblici del Comune e approvato dalla
Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano. Il
progetto si articola in due parti. La prima riguarda la messa in
sicurezza della parti strutturate in legno: tettoia, solai e capriate.
La seconda prevede la messa in sicurezza dei locali, nei quali verrà
realizzato sia l'impianto di riscaldamento sia quello elettrico. La
durata dell'opera è di 240 giorni e il costo dell'operazione sarà di
1.500.000 euro, in parte provenienti da oneri di urbanizzazione (un
milione di euro dal piano integrato Calchi-Taeggi), in parte finanziati
dalla Fondazione Cariplo. La vicesindaco Ada Lucia De Cesaris spiega che
"È importante che i tempi del restauro vengano: la cascina è un valore
per la città e proprio in questi giorni siamo dovuti intervenire per una
manutenzione d'emergenza. Presto saremo pronti anche con il progetto di
gestione che vogliamo costruire con la zona e con quei cittadini che
con tanto impegno oggi stanno garantendo il presidio e la vita della
cascina, che è e sarà una delle porte fondamentali di congiunzione tra
la città e il grande Parco Sud".
Cronistoria di un patrimonio sopravvissuto miracolosamente
Cascina Linterno non è solo una delle tante cascine in stato
d’abbandono: è un monumento storico tutelato nel marzo 1999 dal
Ministero dei Beni Culturali e sopravvissuto miracolosamente
all'incontrollata espansione urbanistica del dopoguerra insieme al suo
prezioso territorio agricolo, di cui si hanno le prime notizie
documentate in una pergamena, la "Carta Investiture" del 1154,
conservata nella Canonica di Sant'Ambrogio. Un’antichissima
tradizione la lega indissolubilmente a Francesco Petrarca. Linterno era
la sua residenza di campagna, la “deliziosa solitudine” come amava
definirla, dove amava rifugiarsi per sfuggire alla già allora caotica
vita cittadina. Negli anni che vanno dal 1924 al 1941, alla Linterno
venivano dai paesi vicini e da ogni zona di Milano i disperati, gli
sfiduciati dei medici, la gente semplice; tutti erano accolti da Don
Giuseppe Gervasini, un energico prete dalle maniere forse un poco rudi ma dal cuore d’oro. Aveva fama di guaritore; il suo nome
non dice molto a chi non lo ha conosciuto, anche se la sua fama
miracolistica aveva inquietato molto la Curia milanese, la gente lo
conosceva di più come “el Pret de Ratanà” ovvero il prete di Retenate,
un tempo frazione di Vignate e ora nel territorio del Comune di Rodano. Nel
1994, si è costituita l’Associazione Amici Cascina Linterno. Obiettivo
dichiarato: contrastare un progetto urbanistico che prevedeva la
riconversione dell’intero complesso da agricolo a residenziale,
cancellando così per sempre la sua secolare vocazione storica ed
agricola. Il comparto agricolo è chiuso dal 2002 a seguito dell’allontanamento dell’agricoltore da parte dell’allora proprietà (Gruppo Cabassi). Dal
2005 al 2010, grazie a un accordo stipulato con il Gruppo Borio
Mangiarotti, subentrato ai Cabassi, la Chiesetta e alcuni locali sono
stati riassegnati, in comodato, all’Associazione Amici Cascina Linterno.
Ciò ha permesso di dare continuità alla qualificata attività sociale e
culturale per la quale l’Associazione ha ricevuto, il 7 Dicembre 2003,
l'Attestato di benemerenza civica in occasione della Cerimonia per
l’assegnazione degli Ambrogini d’Oro.
Il Progetto culturale dell'Associazione
Nel giugno 2010, la Cascina è stata definitivamente acquisita dal Comune
di Milano e “presa in carico” dal Servizio Agricoltura operante
nell’allora Settore Attività Produttive. Il 21 Dicembre 2012 è stato
sottoscritto il Contratto di collaborazione ed il Comodato d’uso con il Settore Cultura del Comune di Milano. Ciò ha permesso di poter nuovamente predisporre
“all’interno della Linterno” le iniziative socio-culturali
dell'Associazione. Mediamente, ogni anno, ne organizzano circa 25,
completamente autofinanziate e di buon livello qualitativo per offrire
alla cittadinanza significativi momenti di aggregazione, di divulgazione
della conoscenza e di crescita culturale. Tra le principali ricordiamo i
convegni sullo spirito “bucolico” del Petrarca, le conferenze
sull’agricoltura storica, sulle cascine e sul sistema delle acque
(marcite e fontanili), su Don Giuseppe Gervasini (El Pret de Ratanà) e
sulla milanesità, il corteo storico medievale in maggio, il falò di
Sant’Antonio in gennaio, la suggestiva “lusiroeula” (lucciolata) di fine
maggio nel Parco delle Cave e le conferenze sull’astronomia con
l’osservazione delle stelle cadenti nelle notti delle Perseidi (San
Lorenzo) in agosto. Particolare attenzione viene posta alla divulgazione
delle caratteristiche peculiari non solo della Cascina ma anche del suo
bellissimo comprensorio agricolo che ancora mantiene, pressoché
intatti, gli aspetti di paesaggio arcaico, tipico del Contado Milanese
anteguerra, con le caratteristiche stradine in terra battuta, le aree
coltivate, i manufatti e i canali della rete irrigua e due superstiti
“quadri” di marcita, ancora funzionanti e tra le ultime nel territorio
milanese.
Coltivare la storia della cascina
Cosa succederà, una volta restaurata, nella cascina? Oltre a
mantenere tutti gli eventi di coinvolgimento della cittadinanza, gli
Amici di cascina Linterno propongono di realizzare un museo della
fatica, che consisterebbe in una collezione di attrezzi agricoli,
attraverso i quali raccontare il passato contadino della Linterno e del
territorio circostante. La seconda proposta porta la firma del Comitato
salvaguardia ambiente e cultura (Csa): un museo interattivo dedicato a
Francesco Petrarca. Il modello, spiega uno dei soci del Csa, Marco
Righini, sarebbe il Museo storico dell’età veneta di Bergamo. Il
comitato ha ricevuto il sostegno di Italia nostra e del Touring club.
Anche Regione Lombardia si sarebbe detta interessata. L’associazione
da mesi sostiene anche l’elezione di Petrarca a testimonial di Expo
2015, facendo della Linterno un crocevia di flussi turistici. Anche in
questo caso il Csa ha testimonial d’eccezione: il critico d’arte
Philippe Daverio, lo storico Carlo Bertelli e il responsabile dei centri
culturali cattolici, monsignor Giovanni Balconi. La casa del
Petrarca rappresenta una porta importante tra Milano e il Parco Sud. La
circondano campi e marcite, una forma di irrigazione a gravità tipica
della pianura padana. Un pezzo di storia che continuerà a vivere anche
per le future generazioni.Fonte: Associazione Parco Sud Milano
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Comunicato Stampa,
Parco Sud Milano,
Politica,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
giovedì 7 novembre 2013
Parte il piano di recupero per il patrimonio rurale milanese: aperti i bandi per le cascine Monluè e San Bernardo, in Zona 4
Cascina San Bernardo
«Con la pubblicazione dei primi due bandi, questi luoghi storici
lasciati per troppi anni nell’abbandono e nel degrado potranno rinascere
grazie alla collaborazione tra pubblico e privato sociale».
Così la vicesindaco di Milano con delega all’Urbanistica, Ada Lucia
De Cesaris, ha annunciato l’avvio ufficiale del piano per il recupero
del patrimonio rurale di Milano. I primi due bandi, che prevedono la
concessione in diritto di superficie delle cascine di Monluè e San
Bernardo, sono già disponibili sul sito del Comune e le proposte
dovranno essere inviate entro il 20 febbraio 2014. Costruito nel 1200
dall’Ordine degli Umiliati, il grande complesso agricolo-abbaziale di
Monluè ha visto l’inesorabile erosione delle aree agricole di sua
pertinenza, a causa degli insediamenti urbani sviluppatisi lungo via
Mecenate. Cascina San Bernardo, invece, venne edificata ai primi del
‘900 all’interno del parco della Vettabbia, ma i due edifici che la
compongono (la residenza e un deposito) risultano ormai in disuso da
diverso tempo.Fonte: 7giorni
Etichette:
Attività commerciali,
Comunicato Stampa,
Politica,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
venerdì 28 giugno 2013
San Donato - Tracce di idrocarburi a Cascina Monticello
L’allarme è emerso alcune settimane fa nel corso di alcuni scavi nell’area che si estende tra Cascina Monticello e l’impianto di co generazione dell’Eni.
Il terreno, probabilmente contaminato da
idrocarburi, è stato oggetto di immediati controlli che si protrarranno
nei prossimi giorni alla presenza della proprietà e dei tecnici.
A dare l’allarme inizialmente è stata una ditta
impegnata per il lavori di realizzazione del metanodotto Eni, al centro
delle accuse per questa presunta contaminazione non c’è l’area che un
tempo ospitava una serie di laboratori artigianali irregolari, che andrà
comunque bonificata, ma un altro lotto in cui non erano state previste
in un primo tempo opere di risanamento.Fonte: MilanoToday
Etichette:
Attività commerciali,
Cemento No Grazie,
Eventi sandonatesi,
Inquinamento No Grazie,
L'ENI SpA,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
San Donato Milanese,
Trasporti e viabilità
mercoledì 12 giugno 2013
San Donato - Cascina Ronco, ricorso al Tar contro lo stop alle abitazioni
Tra gli interrogativi che tengono
viva l’attenzione su questa zona del sud Milano c’è anche l’attesa
dell’esito di un ricorso al Tar presentato dalla proprietà dell’antica
struttura di Poasco contro il Comune.
Pare infatti sia stata impugnata la delibera con cui
nel novembre scorso l’esecutivo di centrosinistra ha annullato il piano
adottato dalla precedente giunta, che prevede la realizzazione di un
centinaio di appartamenti al posto del bene volto alla tutela del parco
agricolo.
Ancora dubbi e incertezze dunque sul futuro di
Cascina Ronco, il privato conserva comunque i diritti edificatori nella
frazione che potrà esercitare però solo a seguito della conclusione del
nuovo iter.Fonte: MilanoToday
Etichette:
Attività commerciali,
CascinaRonco,
Difendiamo i nostri diritti,
Difendiamo la Natura,
Eventi sandonatesi,
Politica,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
San Donato Milanese
martedì 4 giugno 2013
San Donato - Cascina Ronco, il Comune ferma le ruspe
.jpg)
La vicenda ha inizio con l’ordinanza numero 92, firmata dal Sindaco il 28 settembre del 2012, in cui veniva intimata la messa in sicurezza di una parte dello storico stabile di Poasco. Gli interventi richiesti riguardavano la copertura dell’edificio più ammalorato, la puntellatura delle murature perimetrali e la protezione della strada adiacente. Da allora, solo parte dei lavori indicati risultava regolarmente effettuata.
Un successivo sopralluogo sollecitato dal Sindaco proprio nella giornata di venerdì ha evidenziato la messa in atto di opere di demolizione non autorizzate sulla struttura portante e sulla copertura. I tecnici comunali, in collaborazione con gli agenti della Polizia Locale, hanno pertanto provveduto a interrompere le demolizioni di un’ala dello storico edificio rurale di Poasco.
«Il nostro intervento – dichiara il Sindaco Andrea Checchi – testimonia l’attenzione che rivolgiamo allo storico edificio di Poasco e alla sua tutela. Proprio in questo senso, al momento, stiamo effettuando ulteriori e più dettagliati rilievi per avviare le azioni più indicate, tra le quali potrebbe figurare anche il ricorso alle vie legali. Di certo, la nostra prima prerogativa in questo frangente è la volontà di salvaguardare uno dei principali patrimoni storici, ambientali e architettonici di San Donato e del Sud Milano».Fonte: MilanoToday
Etichette:
Attività commerciali,
CascinaRonco,
Difendiamo i nostri diritti,
Eventi sandonatesi,
Politica,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
San Donato Milanese,
Storia e cultura,
Vivere in Cascina
venerdì 31 maggio 2013
San Donato - Stanno buttando giù la Cascina Ronco. Facciamoci sentire, Da condividere !!!
Con l'ordine di MESSA IN SICUREZZA di un'ala di Cascina Ronco,
questa mattina sono entrati con le ruspe. Questo è il risultato.Senza
l'intervento dell'architetto del comune e dei vigili urbani, avrebbero
buttato giù tutto quanto. Con la scusa della messa in sicurezza hanno
compiuto uno scempio che poteva benissimo essere evitato. Non si può
accettare tutto questo e rimanere in silenzio. Da condividere e
diffondere.
Etichette:
CascinaRonco,
Comunicato Stampa,
Eventi sandonatesi,
Peggioriamo la qualità della vita,
Politica,
Salviamo le Cascine,
San Donato Milanese,
Vivere in Cascina
venerdì 3 maggio 2013
Sel Segrate denuncia nuovamente lo stato di abbandono di Cascina Bruciata, divenuta rifugio per senzatetto
Il circolo segratese di Sinistra ecologia libertà torna a denunciare
lo stato di profondo degrado in cui versa Cascina Bruciata, che sorge a
Novegro a ridosso del luna park dell’Idroscalo.
Sel Segrate, infatti, da anni segnala come la struttura abbandonata
sia stata scelta da senza tetto e vagabondi, che l’hanno a più riprese
eletta a propria dimora di fortuna. Già nel 2008 un’ordinanza del Comune
si era occupata di chiudere il sito e metterlo in sicurezza, onde
evitare venisse nuovamente occupato in maniera abusiva. Tuttavia, Sel ha
proseguito nella sua opera di monitoraggio dell’area, di proprietà di
un privato, rilevando costanti nuove intrusioni di senzatetto.
L’Amministrazione ha manifestato l’intenzione di operare tutte le
verifiche del caso e, quindi, di intervenire nel più breve tempo
possibile, ma gli esponenti di Sel chiedono certezze su interventi
risolutivi. «A noi poco importa che ci vengano date le solite
assicurazioni – dicono - : vogliamo che l'Amministrazione faccia quanto è
nelle sue possibilità e che la legge gli consente, per obbligare la
proprietà ad intervenire immediatamente ed in modo risolutivo». Fonte: 7giorni
Etichette:
Difendiamo i nostri diritti,
Peggioriamo la qualità della vita,
Per non dimenticare,
Politica,
Rassegna Stampa,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
lunedì 4 marzo 2013
Cascina Linterno, arrivano i grandi dell'arte per salvarla dal degrado
"La memoria che la Lombardia ha del proprio passato è una delle più
fiacche dell’Occidente. Una battaglia ben fatta per cascina Linterno è
un punto di partenza per espiare la figuraccia di Expo". È questa
l'opinione del critico d'arte Philippe Daverio, che lancia la sua idea:
"Serve la volontà di creare un comitato, che al Comune di Milano
proponga di salvare alcune cascine, scegliendo quelle di maggiore
nobiltà storica". E Cascina Linterno, tra le realtà storiche di maggior
pregio del Parco Agricolo Sud Milano, vi rientra a pieno titolo. Secondo
la tradizione storica, infatti, è considerata la casa del poeta
Francesco Petrarca nei suoi anni milanesi (1353-61), ed è stata
dichiarata monumento di interesse nazionale nel 1999. Philippe Daverio, in questa sua battaglia per salvare Cascina
Linterno è accompagnato da altri due grandi esponenti della cultura
meneghina: monsignor Giovanni Balconi, responsabile dei centri culturali
cattolici, e lo storico d’arte Carlo Bertelli.
La strada da percorrere
I tre "big" hanno dato il proprio sostegno alla campagna del Comitato
salvaguardia ambiente (Csa), che negli ultimi mesi ha lanciato un
allarme sullo stato di degrado della Cascina: finestre sgangherate e
tetti sfondati dall’umidità. Dalla scorsa estate, sei esperti del
dipartimento di Scienza e tecnologia dell’ambiente costruito del
Politecnico di Milano stanno diagnosticando i malanni della Linterno per
stabilire un progetto di restauro che presenteranno a breve al Comune
di Milano, proprietario dell’immobile in via fratelli Zoia 194 dal 2010.
Secondo il team, coordinato dalla professoressa Lionella Scazzosi, la
"situazione non è gravissima. I soldi a disposizione non sono
sufficienti per un intervento complessivo, perciò ci muoveremo step by
step. La Linterno sarà il modello per il restauro delle altre 60 cascine
di proprietà del Comune". Lo scorso 22 settembre sono stati resi
agibili 87 metri quadri nel nucleo antico, fronte strada, quello in cui
sarebbe vissuto Petrarca. Sono tornati all’associazione Amici di Cascina
Linterno, fondata nel ’94. Il presidente Gianni Bianchi è fiducioso:
"Nel 2014 il monumento dovrebbe essere riaperto totalmente".
Sita ai
confini del parco delle Cave, il Csa lancia un appello: "Consolidare la
struttura prima che crolli". Un appello sottoscritto anche da Italia
Nostra. Il presidente della sezione lombarda Luigi Santambrogio spiega:
"Dobbiamo chiudere il caso e impegnare il Comune di Milano a individuare
una voce a bilancio per il restauro della Linterno".
Progetti di rilancio
Per la storica cascina le due associazioni hanno grandi progetti:
aprire un piccolo museo dedicato al Petrarca e attività ricettive in
stile medievale. I tre testimonial appoggiano la proposta. Secondo Carlo
Bertelli, "ciò che Petrarca ha lasciato a Milano è sufficiente per
creare un museo".
Insomma, tanti medici al capezzale di questo patrimonio storico. Speriamo in un rapido risanamento.Fonte: Ass. Parco Sud Milano
Insomma, tanti medici al capezzale di questo patrimonio storico. Speriamo in un rapido risanamento.Fonte: Ass. Parco Sud Milano
Etichette:
Attività commerciali,
Cemento No Grazie,
Comunicato Stampa,
Parco Sud Milano,
Per non dimenticare,
Politica,
Salviamo le Cascine,
Vivere con la Natura,
Vivere in Cascina
mercoledì 20 febbraio 2013
Per non dimenticare: La Cascina Adelina è diventata un nuovo complesso residenziale.
Fotocronaca della morte della cascina Adelina a
Lacchiarella.
Dal 1999 al 2010, Lacchiarella ha “seminato” cemento su
oltre 1,3 milione di metri quadrati di aree verdi e agricole. Per
bloccare un ulteriore tentativo di speculazione di 45 mila
metri quadrati, su suolo agricolo, per far spazio a ben 17 palazzine,
Legambiente, insieme ad un comitato locale, aveva presentato un ricorso
al TAR della Lombardia. Il pesante intervento urbanistico, a pochi metri
dal Parco Agricolo Sud Milano, in una zona di interesse naturale in
ambito rurale, è l'ennesimo sfregio al polmone di verde di Milano e
provincia. Nel merito del ricorso dell'associazione ambientalista, si
denunciava la mancanza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS),
l'inadempimento delle prescrizioni imposte dalla Provincia per il
contenimento del consumo di suolo, l'alterazione dell'alveo di due corsi
d'acqua minori, nonché l'assenza della valutazione sul paesaggio da
parte della Soprintendenza e l'illegittimità dello strumento urbanistico
adottato. Il ricorso è stato bocciato dal TAR, ma Legambiente ha
presentato un immediato ricorso al Consiglio di Stato. Attendiamo gli
esiti. Fonte: Associazione per il Parco Sud Milano
Etichette:
Cemento No Grazie,
Comunicato Stampa,
Legambiente,
Parco Sud Milano,
Peggioriamo la qualità della vita,
Politica,
Salviamo le Cascine,
Vivere in Cascina
Iscriviti a:
Post (Atom)