Alcuni mesi fa, girovagando in bicicletta nei comuni limitrofi, tra piste ciclabili e sentieri di campagna, sempre con l’intento di conoscere meglio il territorio in tutti i suoi aspetti, sono giunto al Mulino del Torchio, nel comune di Merlino (LO).
Conoscevo già il luogo, altre volte vi avevo
sostato per ammirare quel vecchio mulino con la ruota ancora in buone
condizioni; ma rimasi piacevolmente sorpreso nel vedere dei
lavori di ristrutturazione in corso, anche perché nelle
nostre zone del sud-est Milano i mulini sono in disuso da oltre 50 anni, e
purtroppo molti sono in rovina, solo alcuni permangono in buono
stato. Sono ritornato, al rientro dalle vacanze, per vedere l’opera finita. I
proprietari del Mulino, i coniugi Anna e Giuseppe Magnini, hanno
provveduto, con notevole impegno economico, al suo completo recupero per
adibirlo a Bed&Breakfast, con la realizzazione di 8 camere con
bagno, locale reception e sala per colazione, mantenendo all’interno gli
ingranaggi ben conservati e funzionanti. La struttura originale, che risale
alla fine del ’700, ha subito nel corso degli anni diversi cambiamenti. Il
nonno degli attuali proprietari, Luigi Magnini, è stato il primo mugnaio della
zona; macinava frumento e mais e pilava il riso. Il Mulino ha
funzionato fino al 1964 per l’alimentazione umana, e
successivamente fino al 1985 per l’alimentazione animale. Il canale per
l’acqua, che alimenta ancor oggi la ruota, parte dal canale Muzza
in località Ponte di Lavagna (Comazzo). Il Mulino e la Casa padronale sono
completamente immersi nel verde e nella tranquillità; è molto piacevole e
rilassante ascoltare il gorgoglio dell’acqua che scorre e ammirare nei
dintorni aironi cenerini, aironi bianchi, aironi guardabuoi e
garzette. Quest’anno è stata notata anche la presenza di una coppia
di cicogne bianche che, dopo aver inutilmente tentato di costruire il
nido su un traliccio posto nei pressi del Mulino, ha nidificato
sulla sommità del campanile di Marzano. A breve distanza dal
Mulino del Torchio è ora in costruzione una pista ciclabile che collegherà
Lodi a Truccazzano. Per gli amanti della bicicletta sarà quindi possibile
godere di questo piccolo angolo di paradiso. ( per accedere al sito:
www.ilmulinobedandbreakfast.it). Fontanili e mulini, e vie d’acqua in
genere sono argomenti che mi affascinano : negli ultimi tempi ho girato
parecchi Comuni delle province lombarde per censirli e
fotografarli. Sono un patrimonio naturale e storico che andrebbe
salvaguardato, per l’importanza che hanno avuto nel corso dei
secoli passati. L’idea di sfruttare la forza dell’acqua per far
girare le mole dei mulini risale addirittura all’era avanti Cristo,
allorquando Vitruvio, ingegnere e architetto al servizio
dell’imperatore Ottaviano Augusto, verso il 25 a.C.
inventa quel complesso di ingranaggi che rimarrà invariato
per quasi due millenni, fino al XIX secolo, quando il mulino ad
acqua fu soppiantato dall’avvento del motore a vapore, e successivamente dal
motore elettrico. Una invenzione rivoluzionaria, una pietra miliare nella
storia dell’umanità; liberò l’uomo dal faticoso lavoro della macina
e permise una maggior produzione di farina, in
tempi in cui l’alimentazione era basata essenzialmente sul consumo
di pane, focacce e polenta. Le ruote idrauliche, inizialmente
utilizzate solo per macinare cereali, dal Medioevo in poi furono impiegate per
molteplici usi: per il funzionamento delle segherie, nel settore forestale; per
azionare telai nell’industria tessile; nella lavorazione dei metalli, per
azionare magli e mantici dei fabbri; nella follatura dei tessuti; per
azionare pestoni per ricavare dalle cortecce degli alberi polvere
per coloranti.Fonte: 7giorni
Nessun commento:
Posta un commento