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mercoledì 23 luglio 2025

E' morto Ozzy Osbourne, leggenda dell'heavy metal

 

       Il frontman dei Black Sabbath aveva 76 anni. Il 5 luglio l'ultimo concerto

Nato a Birmingham nel 1948 in una famiglia della working class inglese e registrato all'anagrafe come John Michael Osbourne, si avvicina alla musica negli anni dell'adolescenza ascoltando i Beatles. L'esordio sui grandi palcoscenici è nel 1970, con la fondazione nella città d'origine dei Black Sabbath: gruppo pionieristico dell'hard rock e dell'heavy metal fondato sulle ceneri di una prima band giovanile, i Polka Tulk Blues Band, assieme ai concittadini Tony Iommi (chitarrista di radici familiari italiane e coautore di molte hit), Geezer Butler (bassista) e Bill Ward (batterista). Un'avventura all'insegna di una provocazione urlata sulle scene, ma anche di una straordinaria capacità d'innovazione musicale, che nasce prendendo in prestito il nome stesso del complesso dalla traduzione americana di un film dell'orrore di Mario Bava, 'I tre volti della paura'. E sfocia fin da subito in album venduti in decine di milioni di copie come Black Sabbath, Paranoid, Master of Reality o Sabbath Bloody Sabbath. Voce e leader sul palco della band, Ozzy resta con i compagni di Birmingham dal '70 al 1978. Per poi venire di fatto espulso dopo essere sprofondato nel gorgo delle dipendenze, dagli alcolici alle droghe. Seguirà un periodo precario anche per la sua stessa salute mentale, e quindi la ripresa sotto la pragmatica ala protettrice della moglie Sharon, divenuta anche sua manager. Dietro la spinta di lei, si rimette in sesto, cambia casa discografica, si trasferisce stabilmente in America e si lancia a partire dagli anni '80 in una nuova carriera da solista: nel complesso non meno fortunata, segnata da collaborazioni varie, seppure non senza alti e bassi.

Non mancano d'altronde le sporadiche reunion con i Black Sabbath, dalla prima seguita alla 'pace' del 1985, ad altre suggellate in tour e concerti fra il 1997 e 2006. Ma senza nuovi album inediti collettivi. Fino al primo stop del 2010, al ritorno definitivo con i Black Sabbath del 2011, all'annuncio dello scioglimento del gruppo del 2017. Poco dopo per Ozzy arriva la diagnosi del morbo di Parkinson, destinato a segnare il declino progressivo della sua salute degli ultimi anni, verso l'esito finale. Una traiettoria interrotta tuttavia giusto due settimane fa, il 5 luglio, da un memorabile concerto-evento di saluto alle scene organizzato in suo onore dinanzi a una folla di fan vecchi e nuovi al Villa Park, lo stadio dell'Aston Villa della natia Birmingham. Un tributo fortemente voluto da Sharon e da Tony Iommi, che ha visto ricomporsi la formazione originale della band, invecchiata ma non doma, e durante il quale il vecchio Principe delle Tenebre ha dato fondo, nei limiti del possibile, alle ultime energie assieme agli altri tre. Alternandosi sul palco con gruppi pure leggendari, e figli della loro esperienza, dai Metallica ai Guns N' Roses, a Slayer, ai Pantera, ad altri ancora. Protagonisti di un addio che oggi diventa definitivo. Fonte: Ansa


venerdì 27 maggio 2022

Morto a 72 anni Alan White, lo storico batterista degli Yes

 

Si è spento nella sua casa a Seattle il batterista Alan White che ha collaborato con John Lennon e George Harrison, ed è diventato celebre soprattutto per gli oltre quarant'anni di permanenza nel gruppo rock britannico Yes. A dare il triste annuncio è stata la stessa band che su Twitter ha comunicato ai fan: «È con profonda tristezza che gli Yes annunciano che Alan White, il loro amatissimo batterista e amico da 50 anni, è scomparso, all'età di 72 anni, dopo una breve malattia». Il gruppo rock condivide inoltre un breve ricordo che la famiglia di White ha voluto postare sui social. «Nel corso della sua vita e dei sei decenni della sua carriera, Alan è stato molte cose per molte persone: una rock star per i fan di tutto il mondo; compagno di band di pochi eletti e gentiluomo e amico di tutti coloro che lo hanno incontrato». Fonte: Il Mattino

mercoledì 22 settembre 2021

I Genesis di nuovo sul palco, partito l'ultimo tour: Phil Collins protagonista anche da seduto

 

Nonostante le evidenti difficoltà fisiche il cantante ha tenuto banco per quasi due ore di spettacolo. L'ultima volta che erano stati su un palco insieme era stata il 13 ottobre del 2007. A 14 anni di distanza da quel concerto, i Genesis sono tornati sul palco per il loro tour inglese, già fissato per l'anno scorso ma poi rinviato a causa della pandemia di Covid. Con un Phil Collins in evidente difficoltà fisica, costretto a fare tutto lo show da seduto, la band ha comunque presentato uno spettacolo godibile e ricco di successi.Si tratterà molto probabilmente dell'ultimo tour del gruppo, anche se nel caso dei Genesis è proprio il caso di affermare che non bisogna mai dire mai. E' stato Collins, alle prese da anni, ad affermare che dopo queste date dirà definitivamente addio. Ma proprio il cantante e (ormai ex) batterista già in passato aveva pronunciato degli addii che sembravano definitivi salvo poi ritornare sui propri passi. Stessero così le cose comunque il "Last Domino? Tour" proseguirà per alcune date in Inghilterra per poi trasferirsi negli Stati Uniti e in Canada, dove si chiuderà il 16 dicembre. Insomma, niente date europee e tanto meno in Italia. Dove, al di là della condizioni di Collins, ci sono ancora tutta una serie di restrizioni che impedirebbero concerti "normali". Il concerto ha visto una scaletta corposa, di quasi venti brani, molti dei quali in forma di medley in modo da poter suonare più canzoni possibile. Un set ovviamente impostato sul periodo della band con Collins come leader, anche se non è mancata qualche capatina nel passato remoto del periodo "Peter Gabriel". Collins pur da seduto ha dato tutto, non rinunciando nemmeno al classico numero in cui suona il tamburello durante un break di "I Know What I Like". In passato lo faceva saltando e muovendosi, percuotendo il tamburello che tutte le parti del corpo, oggi lo fa da seduto. Mentre dietro le pelli della batteria c'è suo figlio Nic... Fonte: TGcom24

mercoledì 25 agosto 2021

È morto Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones

 

Nulla è eterno. Nemmeno i Rolling Stones. È morto ieri Charlie Watts. Il batterista della più grande rock band del pianeta aveva 80 anni. Il volto affilato ed elegante, il sorriso enigmatico, la postura composta dietro ai tamburi, si diceva fosse uno che non amava feste e festine, vizi e viziacci, il lato meno trasgressivo della linguaccia. Aveva confessato di aver sbandato un po’ negli anni 80 causa confidenza eccessiva con droga e alcol, ma Watts era quello con la passione per i vestiti dei sarti di Savile Row (altro che le paillettes di Mick o il look piratesco-tzigano di Keith), quello che alle groupie preferiva la fedeltà alla moglie Shirley, conosciuta prima del successo e sposata nel 1964, quello meno presente nel gossip e nelle cliniche di rehab. Fonte: Corriere della Sera

venerdì 8 giugno 2018

Pino è, a Napoli il grande tributo a Pino Daniele

Genitori e figli da Nord a Sud per l'omaggio live al bluesman napoletano


"Pino e'" nei cuori e nella testa dei 45 mila che rispondono all'appello per il concerto omaggio al nero a meta' Pino Daniele, "il piu' grande tributo live della musica italiana", dicono gli organizzatori che hanno lavorato tre anni all'idea partorita il giorno stesso dei funerali. Pino è nelle canzoni cantate a memoria da giovani e meno giovani in fila sotto il sole sin dal primo pomeriggio in attesa che vengano aperti i cancelli, mentre sul palco allestito davanti ai Distinti dello stadio San Paolo gli artisti provano fino alla fine. Ansa

domenica 19 marzo 2017

Addio a Chuck Berry, il padre del rock and roll

ll musicista che con la sua memorabile chitarra firmò l'era del rock 'n roll attraverso brani risultati intramontabili come 'Johnny B Goode' e 'Roll Over Beethoven'. Aveva 90 anni. Il decesso è stato confermato dalla polizia di St. Charles County, in Missouri. Chuck Berry - anche soprannominato 'crazy legs' per il suo modo di ballare muovendo le gambe mentre suonava - ha influenzato generazioni di musicisti. La rivista Rolling Stones, inoltre, lo ha inserito nella lista dei 100 migliori artisti di sempre dopo i Beatles, Bob Dylan, Elvis e i Rolling Stones.In questi mesi era prevista l'uscita del suo nuovo album, dal titolo Chuck, una sorta di regalo per il suo 90esimo compleanno: è il primo Lp di Berry dal 1979 con canzoni originali scritte, registrate e prodotte da lui e dedicate alla moglie Themetta. "Mia cara, sto invecchiando! - aveva detto Berry - Ho lavorato a questo disco per tanto tempo. Ora posso appendere le scarpe al chiodo!". Fonte: Ansa

mercoledì 1 febbraio 2017

E' morto John Wetton, leggenda del progressive rock

>E'morto a 67 anni John Wetton, cantante e bassista inglese considerato come una leggenda del progressive rock. La sua carriera decollò negli anni Settanta quando il suono profondo e potente del suo basso divenne una vera e propria 'firma' nel periodo coi King Crimson e poi dopo nei Roxy Music di Bryan Ferry.
Negli anni Ottanta dopo una fase da solista fondò con altri grandi musicisti gli Asia, una superband progressive, che è andata avanti a suonare per decenni fra dissidi e reunion arrivando sino ai giorni nostri. Negli ultimi anni l'attività di Wetton era stata limitata da una serie di problemi di salute, fra cui un intervento di triplo bypass al cuore.

mercoledì 4 gennaio 2017

Pino Daniele due anni dopo

Flash mob, incontri, concerti: è più vivo che mai l'affetto di Napoli per Pino Daniele a due anni dalla scomparsa nella notte del 4 gennaio 2015. 

Sono molti gli appuntamenti in programma oggi, con il ritorno della chitarra Paradise, un copia di quella celebre usata dall'artista, sulla facciata dell'edificio di Santa Maria La Nova, dove è cresciuto Pino Daniele, posta proprio all'angolo della via a lui intitolata. La chitarra, di ferro zincato, era stata rimossa mesi fa per permettere lavori di riqualificazione all'edificio. Domani apertura speciale per tutta la giornata del Museo della Pace Mamt che dedica un piano a Pino Daniele con oggetti personali, video, registrazioni, strumenti. Dalle 10 alle 12 al bar Gambrinus saranno distribuiti alcune centinaia di Pinuccio, il dolce creato per ricordare l'artista napoletano, insieme con un poster realizzato per l'occasione, tutto per iniziativa del gruppo de 'La Radiazza' che in serata organizza una cena a base di pietanze ispirate alle canzoni di Pino. Fonte: Ansa

lunedì 26 dicembre 2016

E' morto George Michael, il celebre cantante britannico aveva 53 anni

Michael divenne celebre nel corso degli Anni 80 quando fondò con Andrew Ridgeley gli 'Wham!', gruppo cult del periodo.

domenica 20 novembre 2016

45 anni fa usciva "Stairway to Heaven" dei Led Zeppelin

Stairway to Heaven è una celebre canzone dei Led Zeppelin e una delle più famose nella storia della musica rock. Fu pubblicata nel 1971 nel quarto album del gruppo, Led Zeppelin IV. È una delle canzoni più richieste dalle stazioni radio FM negli USA nonostante non ne sia mai stato fatto un singolo. Fu invece pubblicata negli USA anche come disco promozionale, e come EP acustico in Australia. Negli anni novanta ne è stata fatta una pubblicazione promozionale per il ventesimo anniversario. L’assolo di chitarra contenuto nel brano è considerato il migliore mai eseguito dalla rivista Guitar World.

venerdì 22 aprile 2016

Morto Prince, addio all'artista tra genio e sregolatezza

Aveva 57 anni. Da oltre trent'anni uno dei più talentuosi, prolifici e ingovernabili artisti della musica mondiale

lunedì 11 gennaio 2016

E' morto David Bowie


Aveva 69 anni il trasformista del pop e del rock! 
Eccentrico, visionario e innovatore, il Duca Bianco, come era soprannominato, è morto una settimana dopo il suo compleanno lo scorso 8 gennaio. 
Bowie aveva da poco pubblicato l'ultimo album, le cui atmosfere, testi e perfino la copertina, vengono ora riletti come un testamento spirituale.  La sua è stata una carriera lunga 50 anni.

mercoledì 9 dicembre 2015

martedì 28 luglio 2015

Sandonatopolirock: Steve Hackett (live)

                                       

Steve Hackett

venerdì 29 maggio 2015

Sandonatopolirock: Un mito, Neil Young !

Neil Percival Young (Toronto, 12 novembre 1945) Dopo aver debuttato giovanissimo con la storica formazione dei Buffalo Springfield e aver raggiunto il successo nel supergruppo Crosby, Stills, Nash & Young, Neil si è imposto come uno dei più carismatici e influenti cantautori degli anni settanta, contribuendo a ridefinire la figura del songwriter con album come After the Gold Rush e il vendutissimo Harvest. Artista solitario e tormentato, capace di passare con disinvoltura dalla quiete della ballata acustica alla brutalità della cavalcata rock, per l'approccio spesso volutamente "grezzo" che contraddistingue tanto i suoi dischi quanto i suoi concerti è stato considerato da alcuni un precursore del punk, mentre la ruvida passione delle sue performance ha spinto tanto la critica quanto gli appassionati e gli stessi musicisti ad acclamarlo neglianni novanta padrino del grunge. È stato inoltre un personaggio determinante per l'evoluzione di generi come l'alternative country e l'alternative rock in generale. Tratti inconfondibili del suo stile sono la voce acuta e nasale, la chitarra "sporca" e cacofonica, i testi introspettivi e malinconici (specie nella cosiddetta Trilogia del dolore, culminata nell'album Tonight's the Night,da molti ritenuto il primo concept album della storia del rock a misurarsi con temi quali il dolore e la perdita) nonché l'immancabile camicia di flanella, divenuta negli anni un autentico status symbol alternativo.
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