mercoledì 16 luglio 2025
San Donato, palazzo Eni vuoto. Prove di dialogo tra società: "Una soluzione al più presto"
Agosto difficile per i pendolari: niente S12 e la S1 finirà a Rogoredo
Tra due settimane passerà a mezzo servizio la linea S1 Lodi-Milano - Saronno. Nel frattempo la linea S12 Melegnano-Milano verrà sospesa nel periodo clou delle vacanze. Sono a rischio disagi centinaia di pendolari del Lodigiano e del Sudmilano. Nella giornata di ieri la conferma ufficiale è arrivata da Trenord: da lunedì 28 luglio a domenica 24 agosto la manutenzione nel passante ferroviario di Milano richiederà lo stop della circolazione ferroviaria tra le stazioni di Bovisa e Rogoredo. La limitazione del servizio riguarderà anche la S1 Lodi-Milano, che effettua le fermate intermedie a Tavazzano, San Zenone, Melegnano, San Giuliano e San Donato. Poi la linea raggiunge lo scalo di Rogoredo prima di immettersi nel passante ferroviario, che tra una quindicina di giorni chiuderà i battenti per quattro settimane. In arrivo dal Lodigiano e dal Sudmilano, i pendolari dovranno quindi scendere dal treno a Rogoredo e raggiungere con altri mezzi i luoghi di destinazione. Oltre ai bus di superficie all’esterno della stazione, l’alternativa è rappresentata dalla linea gialla della metropolitana che si incrocia a Rogoredo. Fonte: Il Cittadino
domenica 13 luglio 2025
SAN DONATO Campagnetta, non si fermano gli intoppi legali: il rilancio è al palo
A San Donato non si è ancora conclusa l’infinita trafila di carte bollate per la realizzazione del grande parco da un milione di euro finanziato dal Pnrr nella Campagnetta di via Di Vittorio: il Comune sta aspettando che si chiuda la procedura di liquidazione dell’impresa che aveva vinto la gara l’appalto, la Baronchelli Costruzioni Generali Srl, per tornare in possesso del terreno. «Solo al termine di questo passaggio giudiziario – fa sapere l’ente in una nota -, sarà possibile riprendere possesso dell’area», che intanto resta un cantiere chiuso al pubblico. L’assessore ai lavori pubblici Massimiliano Mistretta commenta: «Siamo profondamente dispiaciuti per come si è evoluta questa vicenda. Tengo a sottolineare che l’amministrazione ha sempre operato con il massimo rigore e nel rispetto delle norme che regolano l’affidamento e la gestione dei contratti pubblici. Purtroppo – conclude -, i vincoli procedurali, i tempi della giustizia e gli obblighi formali non ci consentono di agire in questo momento per ripristinare le condizioni di decoro e pulizia della Campagnetta». E il sindaco Francesco Squeri ricorda: «Non appena il Tribunale avrà concluso formalmente la procedura di liquidazione il Comune tornerà in possesso dell’area: la nostra prima azione sarà la messa in sicurezza e la pulizia del cantiere, per garantire condizioni adeguate di tutela e ordine pubblico. A seguire, ci attiveremo per riassegnare l’appalto e completare i lavori». La vicenda è nata nell’estate 2024 quando i tecnici dell’ente hanno verbalizzato dei significativi ritardi. A settembre 2024 l’impresa è stata messa in mora, dopodiché l’amministrazione aveva tentato una soluzione costruttiva con l’impresa tenendo conto che per ultimare l’opera mancavano circa 30 giorni di lavori. Ma l’8 marzo 2025 la società ha presentato domanda di concordato preventivo e il 15 maggio il Tribunale ha aperto la liquidazione giudiziale della stessa. «Da quel momento – rende noto il Comune -, la macchina amministrativa si è fermata in attesa delle decisioni della magistratura». Fonte: Il Cittadino
martedì 24 giugno 2025
Decolla il progetto Eni Station: a luglio partono i cantieri
San Donato: Sorgerà in città il secondo distributore di idrogeno in Italia
Dietro la rete di cantiere, che sabato pomeriggio è stata trascinata via da un temporale, si vede ancora una spianata deserta, ma dal Comune arriva notizia che il piano di interventi per dare un nuovo moderno volto a piazza Supercortemaggiore partirà nel mese di luglio. Dopo un infinito iter, che ha assorbito anni, una volta ottenute tutte le autorizzazioni necessarie per assicurare risvolti concreti al progetto Eni Station, sembra che le lungaggini degli ultimi mesi siano state legate ai permessi che si sono resi necessari per l’installazione dell’impianto a idrogeno. In base agli aggiornamenti che l’investitore ha reso noti nei giorni scorsi al Comune, è comunque emerso che anche questa procedura sia ormai giunta a buon fine per lasciare posto alla stagione operativa. I riflettori tornano ad accendersi sulla scommessa targata Eni Live che prevede una stazione di servizio all’avanguardia, completa anche di colonnine per le ricariche di veicoli elettrici, corredata da un punto ristoro che sarà frutto della collaborazione tra gli investitori e l’Accademia dello chef stellato Niko Romito sulla base di altri esempi simili che sono sorti in Italia. Sebbene, proprio per la presenza del secondo impianto per i veicoli a idrogeno dopo quello di Bolzano, nella città dell’Eni prenderà forma un disegno che nel suo genere sarà esclusivo. Inoltre, la struttura che verrà edificata accanto a distributori di carburante ospiterà anche la quinta farmacia comunale. Stando alla convenzione urbanistica, il negozio verrà costruito e poi ceduto in comodato d’uso gratuito al Comune. Un’insegna, quella che deve ancora accendersi, che l’amministrazione di Francesco Squeri ha deciso di mantenere accesa 24 ore su 24 per dare ai cittadini del Sudmilano un servizio che sino ad ora non hanno mai avuto. Se dunque nel vedere tutto fermo tra tanti sandonatesi siano sorte alcune perplessità, è iniziato il conto alla rovescia per il progetto, di cui a San Donato si parla da tempo, che coinvolgerà il tratto tra la via Emilia e il nuovo centro direzionale Eni. Uno strategico indirizzo che è particolarmente significativo per il Cane a sei zampe, ma anche per il territorio sandonatese e per tutti i conducenti di passaggio che, a distanza di un paio d’anni dallo smantellamento dei vecchi distributori, potranno rincominciare a fermarsi per fare il pieno di carburante. Fonte: Il Cittadino
venerdì 20 giugno 2025
Tragedia nella notte a San Donato Milanese: uomo perde la vita in un incendio domestico
giovedì 19 giugno 2025
A San Donato Milanese decolla la sorveglianza dall’alto: in arrivo i droni per la Polizia Locale
mercoledì 11 giugno 2025
San Donato Milanese, dieci giorni tra musica, cultura e sport con il “Riflessi Festival”
domenica 8 giugno 2025
San Donato Milanese, nuova piattaforma ecologica temporanea in viale De Gasperi
San Donato Milanese punta sull’inclusione: parte il piano per abbattere le barriere architettoniche
Un progetto partecipato per una città accessibile a tutti, con il coinvolgimento di cittadini, associazioni e istituzioni.
mercoledì 28 maggio 2025
Il Parco Agricolo Sud Milano compie 35 anni: una festa per la natura, l’agricoltura e la cultura del territorio
sabato 24 maggio 2025
'Benvenuto' quarto scudetto, a Napoli esplode la festa
I partenopei vincono il quarto scudetto battendo 2-0 il Cagliari al Maradona. Conte commosso abbraccia De Laurentiis. I giocatori sotto la curva a ballare. (Ansa)
giovedì 15 maggio 2025
San Donato Milanese: la piscina scoperta del Parco Mattei resterà chiusa per l’estate 2025
Niente tuffi estivi al Parco Mattei per il 2025. Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, la piscina scoperta del centro sportivo di via Caviaga resterà chiusa per l’intera stagione estiva. A determinare la scelta, comunicata ufficialmente dall’Amministrazione comunale, è una serie di criticità strutturali e gestionali che rendono insostenibile l’apertura temporanea dell’impianto. «È una decisione difficile ma necessaria - spiega l’assessore allo Sport Massimo Zuin -. L’impianto necessita di interventi straordinari che, oltre a essere economicamente gravosi, rischierebbero di risultare vani in vista dell’imminente riqualificazione dell’intero Parco Mattei». L’obiettivo, chiarisce l’Amministrazione, è quello di concentrare le risorse disponibili in un progetto organico di rilancio, senza disperdere fondi pubblici in interventi tampone su una struttura in evidente stato di degrado. Le condizioni della piscina, infatti, sono giudicate ormai critiche: vasche, locali tecnici e spazi di servizio mostrano segni di usura avanzata, aggravati rispetto alla scorsa stagione. A ciò si aggiungono problematiche documentali e igienico-edilizie che ostacolano una gestione sicura e conforme alle normative. Qualsiasi investimento in questa fase, secondo il Comune, rischierebbe di configurare un danno erariale, poiché le opere necessarie sarebbero superate a breve dalle future trasformazioni già pianificate. La scelta si inserisce nel più ampio progetto di rigenerazione del comparto “acqua” del Parco Mattei, che prevede la nascita di un centro natatorio rinnovato, efficiente e all’altezza delle esigenze della comunità. «Siamo consapevoli dei disagi che questa chiusura potrà comportare – aggiunge il sindaco Francesco Squeri – ma crediamo sia un passaggio indispensabile per dare avvio a un percorso di rilancio tanto atteso. Vogliamo restituire ai cittadini un impianto all’altezza delle aspettative, e informeremo costantemente la cittadinanza sull’avanzamento dei lavori». Nel frattempo, la riapertura del centro natatorio di via Parri, già avvenuta la scorsa estate, rappresenterà un’alternativa utile per contenere i disagi durante il periodo di chiusura della piscina del Parco Mattei. Fonte: 7giorni
San Donato, Paullese: via Gela, sarà davvero la volta buona per la de-semaforizzazione?
Accordo tra Città metropolitana e Comune di San Donato Milanese per ridisegnare l’intersezione: traffico più fluido, ambiente tutelato, ma il timore è che resti tutto sulla carta
Nelle intenzioni, sarà un futuro con meno code e più sicurezza quello immaginato per l’intersezione tra via Gela e la Strada provinciale Paullese. Un obiettivo che, martedì 8 maggio, ha fatto un deciso passo in avanti grazie all’accordo stretto a Palazzo Isimbardi tra Daniela Caputo, consigliera delegata alle Infrastrutture e Metrotranvie della Città metropolitana di Milano, e Massimiliano Mistretta, assessore alle Opere pubbliche e Mobilità del Comune di San Donato Milanese. Al centro dell’intesa c’è l’impegno comune a realizzare un intervento di de-semaforizzazione, considerato strategico per alleggerire la viabilità e garantire maggiore sicurezza in uno dei nodi più critici del territorio.
Un progetto atteso e condiviso
Il confronto tra Città metropolitana e Comune ha permesso di individuare una soluzione che mette d’accordo le diverse esigenze: da un lato la necessità di fluidificare il traffico lungo la Paullese, arteria fondamentale ma spesso congestionata, dall’altro la volontà di tutelare l’ambiente, le zone residenziali e gli equilibri idrogeologici. Il nuovo tracciato, infatti, si manterrà lontano dal quartiere residenziale adiacente e ridurrà l’impatto sull’oasi naturalistica della Levandina, evitando di compromettere un'area inserita nel Parco Agricolo Sud Milano e già soggetta a vincoli per la tutela delle attività aeroportuali e per il rischio esondazione del fiume Lambro.
Una svolta che nasce dal dialogo
Il passo avanti sancito martedì non è frutto del caso. È il risultato di un lavoro di mediazione e progettazione condotto dall’Area Infrastrutture della Città metropolitana, che ha raccolto le istanze del territorio e le ha trasformate in una proposta concreta. A confermare il clima costruttivo è la stessa consigliera Caputo, che sottolinea: «Sono soddisfatta che, nel giro di due incontri, siamo riusciti a superare le criticità esistenti e a concordare un percorso condiviso e comune che riesce a soddisfare le esigenze di tutti gli attori in campo».
Verso lo studio di fattibilità
Il prossimo passo sarà affidato a una società esterna, che realizzerà lo studio di fattibilità tecnico-economica. L’obiettivo, come spiegato da Caputo, è quello di «accompagnare questa fase con un confronto informale con amministratori e amministratrici dei Comuni interessati, per illustrare il progetto e informarli sul percorso intrapreso, in un’ottica di condivisione e partecipazione». Un approccio trasparente e inclusivo, che punta a costruire consenso attorno a un’opera destinata a migliorare sensibilmente la mobilità dell’area sud-est milanese.
Cocucci: «Da anni invoco la de-semaforizzazione»
Soddisfazione anche tra le fila della minoranza in Città metropolitana. Vera Cocucci, consigliere di opposizione e anche consigliere comunale a Mediglia, ha commentato con entusiasmo questo sviluppo: «Da anni insisto col sindaco Sala che la fluidificazione del traffico in Paullese passa dalla de-semaforizzazione a San Donato. Ci ho provato in tutti i modi: ho provato a chiederla nel PNRR, l’ho segnalata con l’approvazione del raddoppio del lotto 2 da Settala in poi attualmente in corso, l’ho spiegata, segnalata, invocata in tutti i modi. Forse qualcosa ora si muove davvero!».
Tutto bene, finché resta sulla carta
L’intervento su via Gela si inserisce nel più ampio processo – spesso più annunciato che realizzato – di ammodernamento della Paullese, asse strategico per i collegamenti tra Milano e il territorio del Sud Est. Negli ultimi anni l’arteria è stata interessata da numerosi lavori, ampliamenti, promesse e inaugurazioni. Tuttavia, molti dei nodi critici, come quello di via Gela, sono ancora lì, con semafori che bloccano il flusso e ingorghi quotidiani che rallentano lavoratori, studenti e cittadini.
L’intesa siglata rappresenta, senza dubbio, un segnale positivo. Ma la prudenza è d’obbligo. Troppe volte in passato ci si è fermati agli annunci, ai buoni propositi e agli studi preliminari. Senza una precisa pianificazione temporale e senza fondi certi, anche il progetto più virtuoso rischia di impantanarsi nei meandri della burocrazia.
A chi oggi si dice soddisfatto, non si può che augurare che questa stretta di mano non si trasformi in un’altra promessa rimandata alle calende greche. Perché la Paullese, e chi la percorre ogni giorno, non può più aspettare. Fonte: 7giorni
San Donato Milanese, blitz nei boschi di Borgo Bagnolo: arrestati due pusher, tra droga, bivacchi e fughe nei rovi
Controlli straordinari dei Carabinieri smantellano un’area di spaccio tra sterpaglie e giacigli improvvisati: sequestrati cocaina, hashish e contanti
Una importante operazione antidroga nel cuore della vegetazione di Borgo Bagnolo a San Donato ha portato all’arresto di due spacciatori e al sequestro di sostanze stupefacenti e denaro contante. L’intervento, condotto nel fine settimana dai Carabinieri della compagnia di San Donato Milanese con il supporto di reparti speciali, ha rivelato la presenza di veri e propri accampamenti di fortuna nascosti tra i sentieri: cartoni usati come letti, sacchi a pelo abbandonati, taniche d’acqua. Nel corso dei controlli, è stato fermato un 26enne marocchino senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine. L’uomo è stato sorpreso in un’area nota per lo spaccio. Alla vista dei militari ha tentato di scappare tra i rovi, ferendosi lievemente al volto, ma è stato bloccato dopo un inseguimento. Addosso aveva 13 grammi di cocaina e un bilancino di precisione. Sempre nell’ambito dello stesso servizio, i Carabinieri hanno arrestato anche un 33enne tunisino, anch’egli irregolare e con precedenti. È stato colto in flagrante in via Volturno mentre vendeva una dose di cocaina a un 32enne italiano, poi segnalato alla Prefettura come assuntore abituale. Durante la perquisizione, sono stati trovati altri 8 grammi di droga tra cocaina e hashish, oltre a 195 euro in contanti. Entrambi gli arrestati sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza della tenenza di San Giuliano e della caserma di San Donato Milanese, in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. Fonte: 7giorni