lunedì 2 febbraio 2009

A Maleo prende lentamente forma il progetto della pista fino a Codogno

Realizzati finalmente i percorsi ciclopedonali per Cornovecchio e Pizzighettone, il comune di Maleo prosegue il suo piano di incentivazione della cosiddetta mobilità verde elaborando un tracciato in direzione Codogno.

Per ora sono solo direttrici su carta topografica e bozzetti in Autocad, ma la proposta, a livello teorico, è valida e presente. Punto di partenza: la provincia ha messo nero su bianco la volontà di realizzare, contestualmente alla prosecuzione della tangenziale Maleo-Castiglione fino a Casale, una pista ciclabile che comunichi Cavacurta con Codogno. Studiando il territorio, l’assessore al patrimonio Francesco Bergamaschi ha elaborato un percorso alternativo, che raccordi Maleo, Cavacurta, Codogno, in un’unica, piacevole passeggiata. Progettare una ciclabile implica conciliare due variabili: per primo, ottimizzare il percorso rendendolo il più rapido, pianeggiante e docile possibile; secondo, immergere il tracciato in un contesto agreste, che faciliti la riscoperta del territorio, il contatto con la natura, la socializzazione con gli altri passanti. Il tragitto di Bergamaschi coniuga le due esigenze al meglio. Teoricamente, per raggiungere il capoluogo della Bassa, anche i malerini dovranno percorrere la sede stradale attigua alla statale 108, poiché sulla 234 Codogno-Maleo, per far spazio alla ciclabile, bisognerebbe procedere all’esproprio di troppe aree, con tempi di costruzione biblici. Immaginando di avere una “sky cam”, questo è l’itinerario visto dall’alto: in prossimità del centro commerciale Arcoshop si imbocca la strada per cascina Nuova, per poi procedere in direzione cascina Zoccola, oggi un percorso costituito da mulattiere ghiaiose, ma asfaltabili, qualora venisse approvato il progetto. Cascina Zoccola, una doppia corte chiusa con arcuati ingressi monumentali, è l’insediamento rurale più caratteristico del territorio malerino e, immancabilmente, versa in stato di abbandono. «Il flusso di passeggianti porterebbe con sé la qualifica del cascinale, la possibilità di una visita agrituristica, la rivitalizzazione di una campagna oggi desolata, dimenticata» asserisce Bergamaschi. Superato il vecchio insediamento giungiamo ad un bivio: svoltando a sinistra, via Cascina Cavarezza Vecchia, giungiamo nel territorio del comune di San Fiorano; procedendo a destra, ecco la strada vicinale dei Mulini che dà l’accesso, poco dopo, al territorio comunale di Codogno con l’arrivo al Mulino Magnani, che interseca a sua volta la ciclabile Codogno-San Fiorano.
Fonte: Il Cittadino

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