giovedì 29 aprile 2010

Marea nera ora fa paura interviene il Pentagono - La quantità di greggio che fuoriesce è cinque volte superiore a quella stimata inizialmente

NEW YORK - Bp ha accettato l'aiuto delle forze armate Usa per contenere la marea nera che minaccia la Louisiana: lo ha detto Doug Suttles, Chief Operating Officer del gigante petrolifero britannico.

"Accettiamo qualsiasi aiuto", ha detto Suttles. Il tempo stringe dopo la scoperta di una terza falla nel pozzo petrolifero che da sabato butta greggio in mare. La marea nera potrebbe arrivare già domani sulle coste minacciate, con un giorno di anticipo sulle previsioni dei meterologi.

La marea nera è di "gravità nazionale" per gli Stati Uniti: lo ha detto il ministro per la sicuerezza interna Janet Napolitano in un briefing alla Casa Bianca.

La Guardia costiera degli Stati Uniti ha reso noto che nel pozzo petrolifero sotto la piattaforma affondata nel Golfo del Messico è stata scoperta una nuova falla e che la quantità di greggio che fuoriesce è cinque volte superiore a quella stimata inizialmente. Il governatore dello stato della Louisiana ha chiesto un aiuto d'urgenza al governo federale per proteggere le coste minacciate dalla marea nera. "Hanno scoperto una nuova perdita", ha detto l'ufficiale della Guardia costiera Erik Swanson, riferendosi alla compagnia petrolifera BP, proprietaria della piattaforma affondata. La nuova falla si trova a 1.525 metri di profondità.

"Il comando unificato stima la perdita a più di 5.000 barili al giorno" ha aggiunto l'ufficiale. La nuova perdita è stata confermata da un portavoce della BP, Michael Abdenhoff, che però ha contestato l'aumento della quantità di greggio dispersa: "Noi pensiamo che il volume di quello che si disperde resti invariato", ha detto. Il governatore dello stato della Louisiana, Bobby Jindal, ha reso noto con un comunicato di aver sollecitato un aiuto supplementare da parte del ministero della Sicurezza interna "dopo le notizie secondo le quali una parte della chiazza sta ormai per toccare le coste della Louisiana, prima di quanto previsto inizialmente".

Secondo gli esperti, la marea nera di petrolio che si sta allargando nel golfo del Messico potrebbe toccare le coste dello stato già nella serata di domani. Ieri le autorità hanno cominciato a bruciare in modo controllato una parte della chiazza, per ridurne le dimensioni.

Le autorità americane che stanno lavorando per evitare una catastrofe ambientale nelle coste meridionale del Paese hanno appena cominciato a bruciare una parte dell'enorme marea nera di petrolio che galleggia al centro del golfo del Messico. Lo ha fatto sapere la Guardia Costiera. Si tratta di una misura che è stata annunciata in giornata e che è stata adottata per tentare di evitare l'avanzata della chiazza verso terra.

LOUISIANA SI PREPARA A PROTEGGERE ANIMALI - In Louisiana si sta già lavorando per cercare di proteggere le coste dall'imminente arrivo della marea nera, previsto per domani sera, con misure che vanno dalle barriere protettive al tentativo di spingere via gli animali in pericolo. Lo hanno affermato alcuni esperti citati dal New York Times. "Sono già stati disposte 30 chilometri di barriere lungo la costa, con altri 150 pronti ad essere posizionati - spiega Charlie Henry, esperto del Noaa - alcune parti della marea sono a soli 30 chilometri dalla costa della Louisiana, e altre misure che stiamo per mettere in atto sono l'uso dei cannoni per spaventare gli uccelli e farli volar via e l'impiego dei battelli dei pescatori per versare detergenti dove ci sono le secche". Il territorio che potrebbe essere interessato dall'impatto con il petrolio rappresenta il 40% delle aree umide, oltre al principale sito di pesca degli Stati Uniti. La conformazione del terreno potrebbe rappresentare un grosso ostacolo ai soccorsi agli animali: "Non è che possiamo prendere un pugno di volontari per pulire le spiagge - spiega Lu Ann White, del Tulane University's Center for Applied Environmental Public Health - si tratta di chilometri e chilometri di aree umide costiere che possono essere raggiunte solo in barca, e sono molto delicate". Le zone umide, spiega l'esperta, sono piene di animali che si nutrono dei sedimenti del delta del Mississippi, fra cui pesci e crostacei, e sono anche una zona di passaggio per molti uccelli migratori. Anche mammiferi e cetacei sono minacciati, sia perché potrebbero ingerire acqua contaminata, sia perché le loro prede potrebbero essere ricoperte di petrolio, che una volta mangiato crea infiammazioni e danni agli organi.

GUARDIA COSTIERA PENSA A INTERVENTO ESERCITO - L'esercito americano potrebbe essere chiamato in aiuto per far fronte alla marea nera nel Golfo del Messico. Lo ha detto la responsabile della Guardia Costiera in Louisiana Mary Landry. La Landry ha detto che, se il governo determinerà che Bp è impotente ad affrontare la marea con le risosrse disponibili al settore privato, potrebbero essere messe a disposizione delle operazioni di contenimento tecnologie del Dipartimento della Difesa.

STIMA PERDITA QUINTUPLICATA, OBAMA INFORMATO - Il presidente Barack Obama è stato informato della nuova stima della Guardia Costiera secondo cui la marea nera che minaccia la Louisiana sarebbe assai peggio di quanto inizialmente stimato. Obama è stato informato dal ministro delLa Sicurezza Interna Janet Napolitano mentre gli Stati Uniti stanno valutando l'impiego di risorse e tecnologie del Pentagono per contenere il disastro ambientale. Oggi la Guardia Costiera ha valutato che la perdita di petrolio sottomarino è di cinquemila barili al giorno, non i mille inizialmente stimati.

Obama ha aperto il briefing di intelligence mattutino con un aggiornamento di 20 minuti sulla marea nera nel Golfo del Messico, ha detto il portavoce Robert Gibbs.Fonte: Ansa.it

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