venerdì 7 maggio 2010

Mediglia - Gassificatore, tramonta il progetto - Doveva essere costruito di fianco al nuovo compostore, ma ora la società può fare ricorso - Il Pirellone imita la Provincia e boccia l’impianto

Il gassificatore non si farà. Questa volta, dopo il diniego della Provincia di Milano alla concessione dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), è il Pirellone a mettere definitivamente la pietra sopra al progetto di un altoforno, alto quanto un palazzo di 14 piani, per ricavare energia dalla combustione dei rifiuti. Doveva sorgere vicino ad un altro impianto di compostaggio dell’immondizia per farne concime e che invece è stato autorizzato. Solo martedì il sindaco Carla Andena aveva voluto un’assemblea pubblica per informare i cittadini sull’importante passo fatto con il decreto dirigenziale della Provincia, ora forse ne sarà proposta un’altra perché l’iter si chiude definitivamente per il mastodonte che doveva fagocitare ettari di terreno a 40 metri dalle prime case. Fatte salve le possibilità di ricorso da parte della società Mediglia Servizi Ecologici che ha due mesi di tempo per impugnare di fronte al Tar (tribunale amministrativo regionale) i provvedimenti avversi e 120 giorni per chiedere il pronunciamento del Presidente della Repubblica. Ma ovviamente in questo momento i giudizi sono entusiastici. Vincenzo Bovio, consigliere di Libertà per Mediglia, esprime la soddisfazione del suo sindaco, sottolineando che si tratta di «un atto atteso, che corona il grande impegno profuso per sbarrare la strada ad un’opera osteggiata dalla popolazione e dall’amministrazione comunale». L’ex vicesindaco Paolo Bianchi (Pdl) avverte la vittoria c’è sta, ma grazie al centrodestra, «merito della Regione e della Provincia con Podestà presidente, perché quando a Palazzo Isimbardi era il centrosinistra a governare l’ipotesi del gassificatore pesava come una spada di Damocle su tutti noi». Il Comune di Mediglia manterrà comunque la guardia alta, in particolare attraverso la Commissione consigliare da poco istituita che ha il compito di seguire ogni questione riguardante la società Mse e i relativi impianti di rifiuti sul territorio comunale. E che, tra l’altro, era già pronta a inviare una lettera alla Regione per chiedere la bocciatura della valutazione di Via. Ma ormai è stata superata dai fatti, così com’era successo il mese scorso con la missiva che doveva essere inviata in Provincia (era arrivato prima della spedizione il no all’Aia). Il presidente della commissione Pierangelo Avanzi ha illustrato quelli che saranno gli impegni futuri. Sull’ipotesi di un ricorso, ha spiegato che è stata data indicazione al primo cittadino da parte dei commissari di «resistere rispetto ad opposizioni in giudizio da parte di Mse». Allo stesso tempo è stato chiesto di far valutare al legale del comune gli atti appena approvati, di modo che possa essere valutata ogni possibile azione “a difesa” nel caso di ricorso.Fonte: Il Cittadino

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