Via Libertà, con la sua sequenza di vetrine, si accinge a trasformarsi in un’isola pedonale, che confermerà una tradizione votata al commercio. L’idea ventilata da anni, verrà testata in una fase sperimentale che, annuncia l’assessore alla partita Claudio Monti, «sarà comunque preceduta da un confronto con l’Unione commercio e con gli interlocutori locali, e acquisirà stabilità solo se dovesse incontrare il gradimento dei cittadini e dei negozianti della zona». In questa pagina sono quindi al nastro di partenza i preparativi per creare un circuito che, se venisse promosso, in base alle prospettive dovrebbe poi essere corredato da una serie di interventi in termini di arredo pubblico, al fine di trasformare a tutti gli effetti la strada in un corso dedicato alle passeggiate. In ogni caso le “prove” per il momento dovrebbero essere effettuate solo nel corso di alcuni giorni della settimana, mentre guardando alla parte di strada che dovrebbe essere coinvolta dalla novità in cantiere, in base alle anticipazioni, in prima istanza la chiusura del traffico dovrebbe fermarsi in prossimità della cooperativa. Per la scommessa, che si porrà come una novità assoluta per il territorio, eccetto per alcuni sporadici eventi, è insomma previsto un decollo “morbid”. Ed in ogni caso, dopo questo timido prologo, potrebbero aprirsi anche scenari simili in altri quartieri della città, dove il traffico dovrebbe rimanere escluso, per lasciare spazio a pedoni, panchine e altri eventi. «Di fronte ad un riscontro positivo - conferma infatti l’assessore -, l’idea è di allargare la portata dell’iniziativa, allargandola anche ad altre aree di San Donato». In fase quindi di “costruzione” del Piano urbano del traffico, l’idea di dare una svolta alle assi corredate di insegne accese, sta lentamente prendendo piede. Intanto, nei prossimi mesi i sandonatesi assisteranno ai primi sviluppi che saranno concentrati nel comparto urbano centrale, che ospita attività storiche, dove la parola spetterà poi proprio ai titolari dei negozi di vicinato, i quali a loro volta utilizzeranno come metro i loro registratori di cassa. In quanto, con la morsa della crisi, quella che si propone come una strategia di rilancio, dovrà tradursi in ritorni positivi anche sul piano degli incassi. La partita dunque è ancora tutta da giocare. E anche i residenti, ai quali verrà rilasciato un permesso per fare avanti e indietro dai loro garage, potranno dire la loro. Del resto, l’ipotesi di tanto in tanto negli anni è tornata ad essere attuale. Ora, guardando alla città del futuro, dove troverà sviluppo a neanche un chilometro di distanza il sesto palazzo uffici dell’Eni, con il suo potenziale indotto, verrà siglato un passaggio dove l’attenzione sarà anche concentrata sul traffico, nonché sui parcheggi e sulle strade circostanti. Gli esiti di questo monitoraggio, abbinati alle voci che si alzeranno dal quartiere, nell’insieme stabiliranno se ci sono carte giuste per dare carattere definitivo all’iniziativa, magari con qualche ritocco. Questo il traguardo a cui guarderà il percorso che, non appena sarà tutto pronto, verrà imboccato dall’esecutivo di centrodestra che amministra la città. Fonte: Il Cittadino
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