martedì 1 novembre 2011

I Comuni del sud Milano - Gudo Visconti

La Chiesa Parrocchiale vista dall'Oratorio (nella foto) - In passato il centro abitato si sviluppa lungo la tortuosa e stretta strada che da Ozzero porta a Vigano, subito dopo l’incrocio con la via che da Zelo conduce a Rosate: piuttosto isolato, quindi, rispetto alle principali vie di comunicazione (Milano-Abbiategrasso; Milano-Pavia. Al di là dell’apparente declinazione della posizione, il territorio è ricco d’acqua, grazie alla fitta rete di canali che si dipartono dal Naviglio Grande, favorevolissimo all’attività agricola, in particolare alla coltivazione del riso e del frumento, che ancora oggi caratterizza il paesaggio di questa zona. Dalle mappe del catasto teresiano emerge l’importanza della località denominata Gudetto, un nucleo di case che si sviluppa a Nord - Est del paese, lungo una strada che si diparte da quella che porta a Vigano e che termina addirittura in una pubblica piazza. Gudetto è però destinato a perdere progressivamente la rilevanza che aveva nel XVIII secolo e a diventare una propaggine del centro gemello, decentrata rispetto alle attività municipali e commerciali del comune. L'assetto del centro di Gudo è già, nelle linee principali, quello odierno: sul largo spazio centrale si affacciano la chiesa, il castello e alcune case da massaro. Le strade, come oggidì, disegna un percorso sinuoso passando di fronte al Castello. Presso il bivio per Gudetto è presente la cappelletta dedicata a San Rocco. Intorno, campi e prati irrigati ("aratorio adacquatorio" e "prato adacquatorio") e qualche "zerbido cespugliato". Al di là del cavo San Rocco, verso Vigano, le "risare". Nella zona centrale di Gudo, intorno alla piazza, oltre al Castello (che le dà idealmente il nome, giacché il grande spazio è privo di un'unitaria denominazione toponomastica) ed alla chiesa, vi erano, alcune case d’affitto per piggionanti: tra i proprietari di queste ricorre molto spesso il nome del Conte Lucini. La piazza consisteva in un ampio spazio quadrangolare, con al centro prati ed orti: la casa corrispondente al n. 265, nella mappa del catasto teresiano, veniva a chiudere sul lato meridionale questa area. Questa configurazione muta solo parzialmente nel corso del XIX secolo. Le mappe catastali redatte alla metà e alla fine del secolo ripropongono l’assetto noto. Vengono però ridefinite le vie di comunicazione: le strade principali sono allargate, mentre quelle rurali finiscono per perdere importanza. Questa ridefinizione della rete viaria, della quale si ritrovano documenti nell’archivio storico civico ha come conseguenza la perimetrazione netta e definitiva, fra quattro strade, del quadrilatero di terreno posto al centro del nucleo abitato. Con gli interventi eseguiti dalla fine del secolo scorso vengono inseriti nell'area centrale nuovi edifici, tuttora esistenti. che hanno modificato l’immagine della piazza, oggi a fatica percepibile come spazio unitario: nel periodo 1888-1891 viene realizzato il nuovo edificio per le scuole elementari (attualmente destinato a sede del Municipio); al 1925 risale la creazione del parco delle Rimembranze, mentre nel 1939 viene redatto un progetto, solo parzialmente realizzato, per la Casa della Gioventù italiana del littorio (divenne poi scuola materna ed oggi biblioteca, archivio e locali per associazioni gudesi). Di questi progetti documenti rimangono tavole di progetto e una ricca documentazione presso l’archivio del Comune di Gudo Visconti. La storia più recente vede invece un parziale diradamento del tessuto storico del centro, al quale fa da contraltare un'espansione indifferenziata di residenza a carattere uni-bifamiliare nelle zone di contorno. La piazza è ancora il centro del paese, ma la portata distruttiva o straniante di alcune ristrutturazioni (Castello), la rinuncia e l’eliminazione sistematica dei caratteri costruttivi e dei materiali tradizionali lasciano spazio ad un impoverimento graduale del tessuto, del verde e dell’arredo urbano, che, pur improntati ad un’estrema semplicità, hanno caratterizzato per secoli il piccolo centro.
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