Cammina lungo l’accesso riservato che porta all’Eni Corporate University
e precipita nel vuoto. Un volo di 3-4 metri, terminato nel locale
caldaie, che ieri poco prima delle 13 poteva costare caro a un
dipendente Eni, P.S., 36enne residente a Milano. L’uomo è stato
trasportato d’urgenza all’ospedale San Raffaele in elicottero, mentre i
vigili del fuoco di Milano e la polizia locale di San Donato si sono
precipitati in via San Salvatore Salvo. Ossa rotte per l’uomo, che però è
rimasto sempre cosciente e non sarebbe in pericolo di vita, sebbene
fino a tarda ora ieri presso il comando di polizia non è giunta la
prognosi. L’incidente sarebbe avvenuto a causa di una grata lasciata
aperta da alcuni operai e resa invisibile dalla fuoriuscita di vapore.
Le informazioni trapelate sono comunque pochissime a riguardo: per
chiarire i contorni della vicenda la polizia locale ha convocato otto
persone ascoltate presso la caserma, due come testimoni diretti
dell’accaduto che si trovavano in compagnia di P. S. al momento della
rovinosa caduta. La ricostruzione precisa dei fatti si avvarrà delle
molteplici dichiarazioni raccolte. È invece certo il fatto che P. S.,
insieme a due suoi colleghi, stava incamminandosi lungo il palazzo Eni,
seguendo la breve via per raggiungere la mensa. Avrebbe visto del fumo
uscire dal marciapiede, che quotidianamente percorreva e si sarebbe
avvicinato per guardare giù, mettendo un piede in fallo. Gli amici
l’hanno visto sparire, precipitando, e hanno lanciato subito l’allarme.
L’uomo è caduto nel locale caldaie, dove erano in corso lavori di
manutenzione ordinaria. È “atterrato” sul pavimento vicino a una scala
d’accesso, incapace di muoversi. E qui è stato raggiunto dal personale
della Croce rossa di Peschiera e dai vigili del fuoco. Dal “118” è stato
inviato anche l’elisoccorso che ha trasportato il giovane impiegato in
ospedale viste le gravi condizioni. Ora resta da chiarire perché quella
griglia era stata lasciata aperta e soprattutto perché non è stata
adeguatamente segnalata. Secondo alcune testimonianze, il locale caldaie
era incustodito: non ci sarebbero stati né il responsabile, né gli
operai, un particolare che gli agenti stanno cercando di accertare per
l’eventuale attribuzione delle responsabilità.Fonte: Il Cittadino