Stroncato da un infarto nella sua stanza dell'Hotel Plaza di Montreux,
in Svizzera, dopo una serata di ennesimo successo e una colazione con i
suoi piu' stretti collaboratori. Lucio Dalla e' morto ieri mattina
nella cittadina svizzera che si affaccia sul lago Lemano.
“Qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento”.
Così inizia la famosissima “Caruso”, considerata un classico della musica napoletana contemporanea e italiana nel mondo. Oltre nove milioni di copie vendute in tutto il globo, è stata riproposta da grandi cantanti tra cui Julio Iglesias, Celine Dion, Andrea Bocelli e Luciano Pavarotti.
Scritta dal cantautore bolognese mentre era in navigazione con la propria imbarcazione; in seguito ad un guasto, dovette fermarsi a Sorrento e soggiornò nello stesso albergo dove molti anni prima, nel 1921, morì il grande tenore Enrico Caruso. Durante la sua permanenza, i proprietari dell’albergo narrarono a Dalla gli ultimi giorni di vita del tenore: Caruso si era appassionato a una giovane donna a cui dava lezioni di canto.
Solo dall’incontro tra la sensibilità di un grande artista e i magici luoghi di Napoli poteva nascere l’ispirazione per la stupenda canzone.
Lucio Dalla amava sinceramente Napoli, più volte definita la città più bella del mondo. «Quella napoletana – disse - è la musica più importante del Novecento, altro che Beatles… dobbiamo tornare a noi, e non essere provinciali, scopiazzando all’estero».
Ciao Lucio!