Dopo il recente maxi blitz delle forze dell’ordine, è partito l’intervento di bonifica nei luoghi del degrado tra le stazioni di Rogoredo e San Donato
Cumuli di rifiuti, resti di bivacchi, bottiglie vuote e indumenti abbandonati: è lo scenario che gli operatori Amsa stanno ripulendo nei giorni successivi alla grande operazione interforze condotta tra Milano e San Donato. Gli interventi di bonifica hanno interessato aree che da anni rappresentano epicentri del degrado urbano e della microcriminalità, soprattutto attorno alle stazioni ferroviarie di San Donato e Rogoredo e nei pressi della metropolitana cittadina. L’azione di pulizia fa seguito a un’operazione “ad alto impatto” messa in campo da polizia di Stato, carabinieri, Guardia di finanza e polizie locali dei due Comuni. Le forze dell’ordine hanno passato al setaccio la vasta zona di confine, teatro di spaccio, bivacchi e consumo di stupefacenti, per restituirla ai cittadini e ripristinare condizioni minime di sicurezza e decoro. Tra i punti maggiormente interessati figurano i sottopassi delle tangenziali e le aree limitrofe, divenute nel tempo rifugio per spacciatori e tossicodipendenti. Proprio qui gli operatori di Amsa hanno raccolto enormi quantità di rifiuti e oggetti abbandonati, testimonianza di una quotidianità segnata dal degrado sociale. Negli ultimi mesi la situazione era tornata a destare forte preoccupazione anche a causa dell’aumento di furti, danneggiamenti e piccoli reati nei centri abitati vicini. La bonifica, avviata nei giorni scorsi, mira non solo a ripulire fisicamente i luoghi, ma anche a ribadire la presenza costante delle istituzioni in un’area che troppo spesso è stata sinonimo di marginalità e insicurezza. L’intervento, salutato come un passo importante per il recupero del territorio, rappresenta l’ennesimo segnale di una strategia condivisa tra enti locali e forze dell’ordine per restituire dignità e vivibilità alle zone di confine tra la metropoli e la città dell’Eni. Fonte: 7giorni

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