Undici cascine sul territorio regalano a Cerro al Lambro il privilegio di essere un comune ricco di tradizioni, risorse e prodotti tutelati e valorizzati negli anni. Nelle scorse settimana di neve e pioggia la situazione, già problematica per tutti i cittadini della Pianura, ha prodotto ancor più difficoltà per coloro che tutti i giorni devono occuparsi della loro cascina, dei campi e del bestiame. «Tre settimane fa abbiamo avuto 10-12 gradi sotto zero e questo ha portato il rischio di grossi danni specialmente a coloro che allevano suini e bovini» spiega Giovanni Papetti presidente dell'associazione Cascinando che riunisce tutti i proprietari di attività agricole e d'allevamento del territorio. Il problema più grosso creatosi in seguito alle rigide temperature delle settimane scorse ha interessato più che il bestiame o le culture le strutture adibite alla preparazione dei mangimi per i suini e alla mungitura dei bovini. Queste strutture a meno 13 gradi non hanno retto - continua Papetti - e le canaline dove passa il latte nella sala della mungitura, così come i condotti dell'acqua nei macchinari che miscelano i mangimi per i maiali si sono congelati. Per fortuna si è intervenuti con tempestività». Nonostante il disagio si sia fatto sentire specialmente rallentando i tempi della mungitura, i proprietari della cascine si sono rimboccati le maniche e hanno risolto da soli l'intoppo consapevoli che la neve avrebbe ritardato l'arrivo dell'assistenza tecnica. «La tempestività dei proprietari ha evitato che morissero gli animali e l'aiuto reciproco ha fatto la differenza». Ancora una volta la cooperazione fra gli allevatori e gli altri proprietari di cascine della zona ha permesso la buona riuscita dell'intervento; i danni portati dalle nevicate hanno però creato un notevole danno economico non solo peri costi delle riparazioni agli impianti e alle attrezzature ma specialmente per l'aumento esponenziale del costo del foraggio; foraggio che registra un prezzo molto più alto a causa delle difficoltà riscontrate nei trasporti a danno di coloro che per mancanza di scorte sono costretti ad acquistarlo. «Nel comune di Cerro al Lambro fortunatamente non abbiamo avuto problemi per le strade, nemmeno per i viottoli che portano alle cascine anche perché sono stati due allevatori di Cascinando a prendere l'appalto per lo sgombero dalla neve» sottolinea Papetti che si mostra anche soddisfatto della cooperazione portata avanti fra le diverse attività agricole, non solo in casi di emergenza come le nevicate, ma quotidianamente nell'obiettivo comune a tutti i proprietari di valorizzare i prodotti del territorio e di portare il consumatore all'acquisto diretto nella aziende agricole dove ogni passaggio della produzione è alla luce del sole.
Fonte: Il Cittadino
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