L'offensiva contro la guerriglia tamil provoca 52 morti e 80 feriti. L' ONU denuncia l'uso di bombe a grappolo.Appello del Papa: fermare violenze
COLOMBO - Almeno 52 civili sono stati uccisi e oltre ottanta feriti ieri sera nel nord dello Sri Lanka durante i combattimenti tra l’esercito ed i ribelli tamil. Lo ha annunciato oggi un portavoce delle Nazioni Unite. «Abbiamo informazioni secondo le quali almeno 52 civili sono morti ieri sera in un bombardamento a Suranthapuram. Non sappiamo di chi sia la responsabilità, nè quanto attacchi siano stati effettuati», spiega Gordon Weiss dall’Onu, aggiungendo che l’unico ospedale situato nella zona di guerra è stato evacuato colpito dalle bombe a grappolo.
Un «pressante appello» è stato lanciato oggi da Papa Ratzinger perchè «cessino i combattenti in atto nello Sri Lanka e sia rispettato il diritto umanitario consentendo libertà di movimento alle popolazioni e il soddisfacimento dei bisogni alimentari». «Continua a destare preoccupazione la situazione nello Sri Lanka - ha detto il Pontefice - le notizie dell’incrudelirsi del conflitto e del crescente numero di vittime innocenti, inducono a rivolgere un pressante appello ai combattenti affinchè rispettino il diritto umanitario e la libertà di movimento della popolazione».
«Facciano il possibile - ha aggiunto Ratzinger - per garantire l’assistenza ai feriti e la sicurezza ai feriti e consentano il soddisfacimento delle loro urgenti necessità alimentari e mediche. La Vergine di Madhu, molto venerata dai catolici e anche da altre religioni - ha concluso il Papa - affretti giorno della pace e della riconciliazione in quel caro paese».
Fonte: Lastampa.it
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