Nonostante gli accorati appelli dei cittadini, per la cinquecentesca cascina Ronco di San Donato si prospetta un futuro con nuove costruzioni. La struttura verrà probabilmente trasformata in un complesso immobiliare, che sotto il profilo estetico conserverà le proprie linee originarie, mentre sotto il piano funzionale cambierà destinazione. Il futuro della tradizionale struttura che sorge ai margini del Parco agricolo Sudmilano è stato dibattuto nell’incontro pubblico che si è tenuto martedì a Poasco alla presenza del sindaco Mario Dompè e dei vertici del comitato cittadino, i quali hanno espresso preoccupazioni. «Per quanto riguarda cascina Ronco non ho mai trovato una voce a favore del cambiamento rispetto a quella che è la sua tradizione» ha affermato il vice presidente della delegazione locale, Maurizio Franceschini, il quale per l’occasione ha manifestato anche una serie di timori - condivisi dagli altri esponenti del comitato - per i terreni che corredano il tratto agricolo locale. Anche dal pubblico si sono alzate voci di allarme, riguardo il rischio di colate di cemento che darebbero continuità ad una vasta area urbana che si estenderebbe da Opera, fino a San Donato e a San Giuliano. Ferme rassicurazioni sono arrivate dal sindaco Mario Dompé, che ha ricordato: «Quest’area del Parco agricolo Sudmilano ha particolare importanza non solo per il nostro territorio, ma per tutta la provincia di Milano, visto che è una delle poche zone agricole rimaste». Mentre il discorso cambia per la cascina, dove «il Piano regolatore prevede una trasformazione». Il sindaco ha spiegato che «la proprietà si era fatta avanti l’anno scorso con una proposta e che in questi giorni ha chiesto un nuovo appuntamento». A quel punto i portavoce dei cittadini hanno chiesto di essere coinvolti nelle prossime decisioni. Sempre in tema urbanistico, i residenti della frazione hanno voluto chiarimenti per quanto concerne il Piano di governo del territorio che - è arrivata una conferma ufficiale - ha ottenuto una proroga di due anni, rispetto al termine inizialmente fissato per fine marzo. Riguardo alla partecipazione popolare, in questa fase in cui è in avvio la procedura relativa alla stesura del Vas (Valutazione impatto ambientale), il sindaco ha spiegato che i cittadini potranno intervenire «mediante un sito Internet, che dovrà essere aperto». Ci sono inoltre nuove opportunità per i residenti della frazione che vogliono prendere contatti con i rappresentanti del comitato. La presidente Giusy Quaranta, ha infatti annunciato: «Tutti gli ultimi lunedì del mese, ci riuniremo a porte aperte: chi vorrà avanzare segnalazioni potrà così incontrarci personalmente».
Fonte: Il Cittadino
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