martedì 26 gennaio 2010

Corno Giovine - Multato dalla Forestale dopo la strage di alberi - Taglio abusivo sul Gandiolo


L’autore del nuovo sfregio al canale Gandiolo dovrà pagare. La settimana scorsa qualcuno aveva tagliato abusivamente una ventina di olmi, querce e ailanti lungo la riva destra del corso d’acqua che costeggia la ciclabile di Corno Giovine in direzione Cornovecchio: non sapeva però che le guardie forestali di Lodi lo avrebbero immediatamente scoperto. Risalire al colpevole per le forze di polizia provinciale è stato in realtà un gioco da ragazzi: mobilitati dal sindaco di Corno Giovine Paolo Belloni, gli agenti hanno eseguito un sopralluogo sul posto e preso letteralmente le misure del malfatto. le guardie hanno misurato il diametro degli alberi abbattuti operando una stima dell’altezza in relazione alla base, messo a verbale i risultati secondo il dettato della normativa regionale, e quindi condotto un’indagine sul territorio alla ricerca dell’ingombrante e inequivocabile bottino: il legname naturalmente. Il responsabile del taglio lo aveva ammassato niente meno che nell’aia del cascinale di sua proprietà ed è bastata un’occhiata perché gli agenti capissero che si trattava proprio dei fusti razziati in riva al Gandiolo. «Per procedere al taglio è necessaria una denuncia di inizio attività da presentare in Provincia - spiega il comandante delle guardie forestali di Lodi Mario Costa -, quest’area è classificata “bosco” e come tale soggetta a vincolo territoriale. L’autore del taglio dovrà adesso pagare una sanzione pecuniaria e ripristinare lo stato dei luoghi». In quale modo è da decidere: di sicuro provvedendo alla pulizia della riva liberandola dalla ramaglia inerte lasciata lì abbandonata, quindi impiantando nuove essenze a rimarginare l’argine ferito oppure a fare da sentinelle lungo un canale agricolo. «Qui dove è avvenuto il taglio esiste una rinnovazione naturale - prosegue Costa -, i filari tra i campi che caratterizzavano il Lodigiano invece stanno scomparendo e non sarebbe una cattiva idea sfruttare l’occasione del ripristino in questo senso». Archiviato il caso, è il sindaco Belloni a lanciare un monito: «Mi auguro che l’intervento della Forestale scoraggi definitivamente quanti mostrano di non avere alcuna sensibilità e rispetto per l’ambiente. Tutelare il nostro verde non è soltanto un atto di cura del territorio in cui viviamo, ma anche un modo per favorire il turismo».Fonte: Il Cittadino

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