Un tunnel che attraversa Milano da un capo all’altro. Con le auto, ottomila al giorno, che entrano alla nuova metropolitana di Linate ed escono, lasciandosi tutta la città sopra la testa, a Rho di fronte ai padiglioni dell’Expo 2015. Un film di fantascienza o il biglietto da visita per l’Expo, lontana meno di cinque anni? Palazzo Marino ci crede e mantiene dentro il Piano di governo del territorio in via di approvazione l’idea del “sottopasso”, per il quale ci vogliono 2 miliardi di euro. Il Sudmilano, che d’ora innanzi forse dovrà confrontarsi anche con questa nuova opera (che si aggancia a tangenziale est esterna e raddoppio della Paullese), è più cauto. I dirimpettai di Peschiera, che avrebbero “in casa” una delle entrate della galleria, confessano di saperne poco. Il centrosinistra da San Donato in giù, sia pure sotto diverse sfumature politiche, oscilla fra il mettere in ridicolo l’idea e il contestarne gli effetti deleteri. E la provincia di Milano sta alla finestra: idea affascinante ma difficile da realizzare se si ragiona sui quattrini. Questa la scacchiera delle posizioni in merito alla nuova grande infrastruttura.L’idea non è nuova, arriva da ipotesi già prospettate alla fine degli anni Ottanta e si condensa in questo: 15 chilometri di galleria con inizio a Linate e fine a Rho-Pero. Quaranta metri di profondità e almeno ottomila auto che andranno avanti e indietro - a pedaggio, si ipotizza un euro a chilometro - sotto la metropoli, con sbocchi secondari negli nodi strategici di Milano. La giunta Moratti è già in possesso di uno studio di fattibilità che parla di 2 miliardi di euro da reperire, 1,2 privati e 800 pubblici. Inizio scavi? Si è parlato del 2011, per arrivare in tempo con l’Expo. E il Sudmilano come la vede? A Peschiera l’assessore all’urbanistica Adriano De Micheli scandisce con che «la questione riguarda l’amministrazione milanese e il suo Pgt, che ha sedi adatte per essere dibattuto. Non è territorio nostro, quindi non esprimiamo valutazioni». Fra l’affascinato e lo scettico è invece Giovanni De Nicola, assessore provinciale ai trasporti: «Perplessità ne ho parecchie - dice - l’idea è avveniristica, ma credo che non sia il momento giusto. Primo per la congiuntura economica; secondo perché Milano non ha tanto bisogno di un centro da decongestionare, quanto di più efficaci collegamenti tra centro e periferia». Demolisce il progetto invece Massimo Gatti, consigliere provinciale di opposizione ed ex sindaco di Paullo: «È il contrario di ciò che serve a Milano - tuona -, siamo agli antipodi: portiamo ancora più auto in città, con più emissioni e più tumori». Anche Claudio Mazzola, primo cittadino paullese, boccia l’idea: «Sarebbe pazzesco, anche perché la mobilità Rho-Linate durerebbe solo sei mesi, il tempo dell’Expo». Si scosta di poco Pietro Mezzi, ex assessore al territorio della Provincia: «Di fronte a cose simili si ha l’idea di un bivio. O ci mettiamo su questa strada, o ripensiamo davvero la cultura dell’auto sempre e comunque».Fonte: Il Cittadino
martedì 26 gennaio 2010
Peschiera Borromeo - Maxi tunnel a Milano, un mare di dubbi - Il progetto di palazzo Marino fa discutere: la galleria inizierà a Peschiera e terminerà in Fiera passando sotto il capoluogo - Da Peschiera a Paullo perplessità sull’opera faraonica da 2 miliardi
Etichette:
Attività commerciali,
Inquinamento No Grazie,
Politica,
Rassegna Stampa,
Trasporti e viabilità
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento