«Obbligarci a firmare il blocco totale delle auto in ventiquattro ore, da venerdì mattina per la domenica dopo? No grazie, la prossima volta avvisateci prima, i tempi non mancano soprattutto quando sono dieci giorni che il Pm10 è alle stelle». Ha più o meno questo sapore la “rivolta” trasversale dei comuni sudmilanesi che ieri si sono rifiutati di preparare a spron battuto un provvedimento fotocopia di quello che scatterà il 31 gennaio a Milano e Lodi. E cioè il blocco totale del traffico dentro i confini urbani salvo per i mezzi ad emissioni zero. Il novanta per cento dei centri abitati nella fascia sud e sud-est della provincia (e comunque tutti quelli del Sudmilano, compreso San Donato Milanese, ultimo centro prima della metropoli lomabarda) non ne ha voluto sapere di correre a firmare ordinanze d’urgenza - e soprattutto di reperire il personale di polizia locale in 48 ore - come la Provincia di Milano li aveva invitati a fare. Nelle caselle di posta elettronica di molti sindaci ed amministratori pubblici sudmilanesi nella serata di giovedì è arrivata una nota di palazzo Isimbardi che li invitava a una riunione d’emergenza per ieri mattina. Riunione da cui sarebbe potuto scaturire un provvedimento gemello rispetto a quelli che scatteranno a Milano e Lodi domani: blocco totale delle auto che producono emissioni. Unico antidoto contro le polveri sottili che sono tornate a strozzare mezza Lombardia da due settimane e mezza filate. Ieri in mattinata qualche sindaco è andato in Provincia, qualcun altro se ne è stato a casa ma alla fine ha prevalso una posizione in qualche modo sorprendente. I sindaci si sono rifiutati, in larghissima parte, di mettere i sigilli agli abitati e gli agenti di polizia locale alle transenne d’entrata. Un gesto di dissapore rispetto ai tempi, più che ai contenuti. Un netto “no” che unifica un po’ tutte le colorazioni politiche. Si circolerà a San Giuliano, ad esempio, amministrata dal centrosinistra, o a Paullo; ma anche a Melegnano dove il Broletto è targato centrodestra. «Il punto non è l’efficacia o no dei blocchi: su questo ciascuno ha le sue valutazioni - dichiara ad esempio Enrico Lupini, vicesindaco melegnanese - ma nell’impossibilità materiale di mettere in piedi l’armamentario di un blocco auto in 48 ore. Se anche facciamo un’ordinanza urgente il venerdì sera, come attiviamo in un giorno la macchina necessaria?». Luigia Greco, primo cittadino di San Giuliano Milanese e Claudio Mazzola, sindaco di Paullo, hanno firmato una nota del Coordinamento dei sindaci del Partito democratico del Milanese: niente stop auto deciso alla velocità della luce. Rafforza le valutazioni infine Enrico Ceriani, primo cittadino di Vizzolo: «In 48 ore non ci si può chiedere di andar dietro alla Regione. Queste cose vanno calendarizzate, soprattutto quando il Pm10 è fuori parametri da giorni».Fonte: Il Cittadino
sabato 30 gennaio 2010
I sindaci bocciano il blocco del traffico - Il Sudmilano insorge compatto contro le indicazioni della Provincia: «Non c’è il tempo per avviare la macchina organizzativa» - Decisione trasversale e polemica: «Dovevano avvisarci prima»
Etichette:
Attività commerciali,
Difendiamo i nostri diritti,
Inquinamento No Grazie,
Politica,
Rassegna Stampa,
San Donato Milanese,
Trasporti e viabilità
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento