Chi prende la metropolitana tutti i giorni conosce la situazione che si presenta: non è certo un posto da frequentare da soli nelle ore più buie. Ma anche durante il giorno la metropolitana ha i suoi problemi. Venditori ambulanti, auto posteggiate “regolarmente” in divieto di sosta, strisce pedonali inesistenti, asfalto dissestato e c’è chi parla addirittura di borseggi o scippi. Una situazione al limite della tolleranza. Tanto per cominciare, nell’area antistante la stazione della metro, le auto non potrebbero nemmeno transitare. Questo divieto, ovviamente, non viene rispettato, anzi. Le macchine in effetti creano ingorghi fermandosi in mezzo alla strada o addirittura nelle curve, ostruendo il passaggio ai pullman. «La segnalazione è ambigua o addirittura non c’è proprio. Non è raro che capiti che alcune auto procedano contromano perché non si accorgono che stanno entrando in una strada a senso unico - dice Antonio Tolotti, controllore delle Autoguidovie -. È un problema anche tutto questo parcheggio selvaggio. I conducenti dei pullman sono al limite della sopportazione: quando entrano nella stazione devono fare slalom tra le auto ferme in mezzo alla strada». I due silos adibiti a posteggio già alle 9 del mattino sono pieni. Addirittura si forma una coda di veicoli che aspettano che si liberi qualche posto all’interno del parcheggio. Quelli invece che non hanno pazienza di aspettare, parcheggiano l’auto un po’ dove capita. Ogni tanto passa qualche vigile a fare le multe, ma il giorno dopo il problema e punto e a capo. «Davanti allo stabilimento dell’Atm c’è un incrocio pericolosissimo - racconta una signora che prende la metro tutti i giorni -,dove non c’è nemmeno una striscia pedonale, ci sono macchine che passano a velocità impressionante. Le auto arrivano alle spalle del pedone che è in procinto di attraversare e non vede l’auto che arriva alle proprie spalle. Ma anche i pullman non sono da meno». Altri problemi: le bancarelle, quelle autorizzate, che si trovano sul piazzale della metro. Si allargano occupando sempre di più il poco spazio disponibile per poter transitare. Addirittura alcuni espongono la propria merce sulle poche panchine presenti nella stazione. I carabinieri confermano che questa è occupazione di suolo pubblico, ma che non è di competenza loro la questione. Anche la polizia locale di San Donato conferma il problema, punibile con contravvenzioni fino a mille euro. La linea metropolitana e zone limitrofe, viene fatto osservare, sono di competenza della polizia di Stato. Ma non è finita qui: i venditori ambulanti che si trovano nei mezzanini con le solite borse e cinture taroccate. Certo, non danno fastidio ai viaggiatori, ma non è un bel vedere quando si esibiscono nel fuggi-fuggi generale appena appare una divisa all’orizzonte. Scappano verso San Donato, sapendo che gli agenti non li possono arrestare nel comune sudmilanese perché non è di loro competenza. Insomma, fra parcheggi selvaggi, clochard e venditori abusivi, si può ben dire che il terminal sandonatese sia una vera e propria “corte dei miracoli”.Fonte: Il Cittadino
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