È scattato il conto alla rovescia per la conclusione dell’asta con cui l’Eni intende dismettere un paniere di gioielli per diversi milioni di euro, che comprende spazi commerciali, garage e terreni. Il termine per presentare le offerte scadrà il 12 febbraio. In attesa di quelli che saranno gli esiti della gara tra potenziali contendenti, l’attenzione cade sugli immobili che attendono di passare di mano. Si nota che nel nuovo tentativo di cedere una parte del patrimonio locale, il colosso petrolifero che in passato investì a San Donato, ha rilanciato anche quei negozi di via Alfonsine che non erano stati venduti nella prima asta che risale alla primavera scorsa. Così come sono stati riportati in auge altri tasselli del patrimonio che nella prima tornata non avevano ottenuto attenzione. Riguardo gli invenduti, i prezzi da cui parte la corsa al rialzo, vista la pagina segnata dalla crisi, in alcuni casi sono stati anche ribassati di circa il 10 per cento, al fine di rendere più allettante l’offerta. Soprattutto, la partita in corso potrebbe rappresentare la svolta decisiva per le vetrine che si estendono lungo il portico di Bolgiano che per lungo tempo sono rimaste in parte rigorosamente vuote. Se da una parte infatti i sandonatesi di quel comparto urbano, che nel tempo è cresciuto, attendono qualche comodità in più, magari con qualche bottega a portata di mano, dall’altra le potenzialità in termine di spazi ci sono, ma sino ad ora molte insegne sono rimaste spente, in quanto la scommessa degli affitti non è sempre andata a buon fine. Si aggiungono i garage, ma soprattutto tra i cosiddetti “immobili rilevanti”, nell’elenco di beni corredato di foto che sono pubblicate sul sito www.eni.it, si scorge l’appezzamento di terreno collocato tra le vie per Monticello e Maritano. Sempre in termini di quadrilateri verdi, dopo l’acquisto da parte del comune - a seguito di una battaglia che decollò su impulso dei Verdi per poi ottenere consenso bipartisan -, dei boschetti di via Due Giugno e Borgo Triulzio, rimane in vendita il quadrilatero di via Ferrandina: 9mila metri quadrati di terreno per 150mila euro. A questo punto gli offerenti interessati a investire sul territorio di San Donato hanno ancora a disposizione una decina di giorni per farsi avanti con un’offerta.Fonte: Il Cittadino
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