Dai 120 ai 150 tir in transito tra le 6 e le 7.30 del mattino, poi una media di circa 40 o 50 camion l’ora fino alle 19 circa, e quindi la metà di notte: sono solo stime dei residenti, ma è fuor di dubbio che su via Milano passino di sicuro oltre 500 mezzi pesanti al giorno, forse tra i 700 e i 900, e tutti a due passi dalle case, spesso senza rispetto dei limiti di velocità, interpretando in modo flessibile stop e precedenze. La tombinatura della roggia Bolognini ha ampliato e messo in sicurezza la strada, su cui la competenza è della Provincia di Lodi. I promessi interventi per contenere la velocità ancora non sono arrivati e negli ultimi due anni gli impianti di logistica sorti in territorio pavese hanno portato a un incremento notevole di traffico pesante su quella che era la vecchia strada statale della Valtidone. «Ormai basta restare qui all’incrocio a guardare, e ogni minuto passano almeno uno o due camion, spesso non si fermano allo stop, arrivano a velocità sostenuta e mettono in pericolo gli altri mezzi e i ciclisti, soprattutto all’intersezione con via Vittorio Emanuele - dice M.P. che abita poco distante -. La copertura della roggia Bolognini è stata un’operazione opportuna, ma la Provincia adesso deve fare qualcosa per far diminuire la velocità ai camion».In effetti, l’incrocio tra via Milano, via Vittorio Emanuele e via Sant’Angelo è molto pericoloso: via Milano e via Sant’Angelo sono lo stesso asse viario, ma la precedenza corre seguendo il percorso dell’ex strada statale della Valtidone da via Milano a via Vittorio Emanuele sulla quale si entra con una curva a gomito. Il risultato è che chi passa sulla direttrice tra via Milano e via Sant’Angelo, di fatto un lungo e largo rettilineo, deve fermarsi per dare la precedenza a chi proviene da via Vittorio Emanuele. «I camion sono tanti, troppi, a tutte le ore del giorno e della notte - racconta I.F. che vive proprio nei pressi dell’incrocio incriminato -. Si sentono vibrazioni fortissime e rumori, e dove ci sono i tombini su via Milano abbiamo già avuto diversi cedimenti d’asfalto».Le preoccupazioni maggiori rimangono tuttavia legati alla circolazione. «Il limite di velocità non è mai rispettato, la precedenza è molto soggettiva - spiega L.G. che abita in via Milano -. Non ci sono regole, e i camionisti arrivano in paese a velocità sostenuta, parlando al cellulare o alla radio, senza guardare se arrivano auto o bici che hanno la precedenza. Solo per un miracolo ancora non è successo niente».Senza contare i problemi di inquinamento, per cui la clientela del bar Longeri, una volta abituata a sostare a parlare anche nel parcheggio fuori dal locale, si lamenta in continuazione.«C’è fumo e smog che non si può respirare - dicono alcuni clienti -. Ci vuole la tangenziale, ma sappiamo che i tempi non saranno brevi. La Provincia di Lodi nel frattempo non può fare finta di niente: si blocchi il traffico pesante o almeno si cerchi di limitarne i problemi».Fonte: Il Cittadino
mercoledì 20 gennaio 2010
Valera Fratta - Un paese assediato dai mezzi pesanti - Appello dei residenti della zona di viale Milano: «I camionisti non rispettano limiti di velocità e precedenze» - I tir passano a tutte le ore del giorno a due passi dalle abitazioni
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