Nella serata conclusiva dei tradizionali “Canti della Merla” il termometro ha sfiorato 10 gradi sotto zero e non poteva essere altrimenti. Come una volta i cantori della Merla sono tornati a scaldare gli animi, trafitti da un gelo che però non ha dissuaso i tanti visitatori giunti a Crotta d’Adda domenica sera per assistere ai canti interpretati da una sponda all’altra del fiume Adda. Da Meleti a Crotta, da Crotta a Meleti, il tutto, in un rincorrersi di voci armoniche, spezzate solo dai botti dei fuochi d’artificio, sparati nel cielo nero di una notte che ha incuriosito anche un gruppo di forestieri arrivati dalla Bergamasca.«È la prima volta che veniamo qui, ma un nostro amico ci ha coinvolti», racconta subito Teresina, accanto all’amica Maurizia e alle giovanissime Linda, Giorgia e Rachele, soddisfatte di questa serata fredda, ma dal sapore squisitamente magico. Piacevole come anche il vin brulé, servito dal chiosco dell’Hostaria del Moro sulle rive del fiume, mentre alla Trattoria del Giglio in tanti hanno approfittato della festa per gustare piatti caldi tipici della tradizione lodigiana e cremonese.Dovuti infine per la bella serata i ringraziamenti a comune di Meleti, amministrazione di Crotta d’Adda, Provincia di Cremona, Provincia di Lodi, Parco Adda Sud, Amici del fiume di Crotta, Amici della Merla, Protezione civile, Croce rossa, Gruppo Cantori di Crotta, Protezione civile “Il Quadrifoglio”, Pro loco Meleti e Gruppo Cantori di Meleti, promotori di una manifestazione che attinge le sue radici dall’antico calendario contadino, quando mediante il canto e l’accensione di fuochi il mondo rurale cercava di propiziarsi il buon andamento dell’anno.E allora, al rogo cattivi pensieri e tutti i dispiaceri: nella piazza di Crotta infatti brucia la “vecchia”, mandando in fumo il gelo dei giorni della Merla che sono considerati i più freddi dell’inverno (29, 30, 31 gennaio, ndr). Dato inconfutabile per i visitatori che domenica hanno resistito a un gelo come non lo si sopportava da anni.Così, ringraziando prefettura e questura di Cremona per il contributo dato nell’ambito dell’iniziativa, l’assessore alla cultura di Crotta Emanuele Tufarola e la presentatrice Paola Ramella si sono complimentati anche con le parrocchie di Meleti e di Crotta, insieme ai Cantori di Pizzighettone che recentemente si sono aggiunti alle altre “voci” arricchendo i due gruppi che domenica hanno raccontato in musica leggende indimenticabili: dalla colombina bianca che vola sull’Adda e beve alla magica fontana, al canto “La fioca”, il più antico della Merla, tramandato soltanto per via orale e recuperato dalla memoria dei cantori che si sono esibiti anche in piazza dove un pullulare di visitatori si è lasciato incuriosire dalle variegate bancarelle.Fonte: Il Cittadino
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