martedì 2 febbraio 2010

Tavazzano - Scoppia l’incendio nella centrale E.on - L’allarme ieri sera poco prima delle 20: le fiamme sono state in parte domate prima dell’arrivo dei pompieri - A fuoco un trasformatore, subito bloccato il gruppo interessato

Incendio alla centrale E.on di Tavazzano e Montanaso. Alle 19.40 di ieri ha preso fuoco il trasformatore del gruppo 6 a turbogas e un attimo dopo è scattato il sistema interno di sicurezza. L’incendio non è stato di grosse dimensioni e prima ancora che i vigili del fuoco arrivassero sul posto era già stato in parte domato. Ma è bastato per far scattare l’allarme all’interno della centrale e per bloccare completamente il gruppo interessato, in attesa di ulteriori verifiche. «L’incendio non ha coinvolto nessun operaio e non ha provocato danni ambientali - sono le prime parole dei portavoce di E.on -. Si tratta di un impianto di tipo statico e quindi quello che è successo non dipende da un errore umano. In quanto alle cause, è troppo presto per dire qualsiasi cosa». L’unica preoccupazione, ieri sera, era relativa a una eventuale fuoriuscita di olio (in tutto ce n’erano circa 400 quintali in quell’impianto); ma in ogni caso, se anche ci fosse stata, dovrebbe essere stata raccolta nel sistema di contenimento e non essere dispersa. Notizie più certe, comunque, verranno fornite solo oggi alla luce di tutte le analisi effettuate.Ad essere interessato quindi è stato un trasformatore (tecnicamente “elevatore di potenza”) al servizio di un impianto a turbogas nuovo. Ieri sera i controlli dei vigili del fuoco (arrivati sul posto con una squadra e il funzionario), dei tecnici Arpa e dei responsabili dell’azienda sono proseguiti per alcune ore. Per prima cosa l’impianto è stato messo in sicurezza e sono stati scongiurati altri incidenti, poi sono state avviate le indagini per capire le cause dell’incendio e le sue conseguenze. L’azienda per il momento si limita ad escludere l’errore umano, mentre i vigili del fuoco hanno preferito non sbilanciarsi. L’ipotesi comunque è quella di un corto circuito o di una perdita di isolamento: l’olio è andato in sovrapressione, le valvole si sono aperte ed è scoppiato l’incendio. Anche se il sistema di sicurezza ha funzionato alla perfezione.Il trasformatore interessato si trova vicino all’ingresso della via Emilia, circondato su tre lati da un muro di cemento armato spesso trenta centimetri. L’energia entra a 16mila volts ed esce a 380mila, per non avere perdite prima dell’immissione in rete. L’incidente non dovrebbe provocare una diminuzione dell’energia prodotta dalla centrale, visto che attualmente stava lavorando a regime ridotto e altri trasformatori possono essere utilizzati.Il sindaco di Montanaso Luca Ferrari, uno dei comuni su cui si trova la centrale, è stato avvertito quasi subito di quanto accaduto ed è stato rassicurato. Il sindaco di Tavazzano Giuseppe Russo, invece, è tornato in paese solo in serata e per questo è stato avvertito più tardi.Quello di ieri sera è stato il secondo incidente in poche settimane a una grande azienda del Lodigiano, con potenziali rischi per la popolazione e l’ambiente. In precedenza infatti c’era stato lo scoppio del reattore in un reparto della Baerlocher, sul quale sono ancora in corso le indagini.Fonte: Il Cittadino

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