Acqua avvelenata dai rifiuti e dalla plastica.
Dall’inquinamento degli incivili che approfittano del buio per versare idrocarburi e sostanze non meglio identificate, a quello dei “furbetti” che alla luce del sole buttano a fondo cisterne, motorini, pezzi di amianto. Il mondo silenzioso che nuota sotto quel verde impenetrabile, fatto di trote, lucci e siluri, non può che subire senza ribellarsi.Nessuno meglio dei pescatori lodigiani conosce alla perfezione i corsi d’acqua del territorio. Il “sorvegliato speciale” è naturalmente l’Adda. Lo Spinning Club, associazione che promuove la pesca con esche artificiali, si ribella allo scempio e chiede l’aiuto di tutti gli enti locali per cercare di rendere più limpidi i fiumi. «In base alle nostre analisi e ai nostri prelievi - spiegano il presidente Cesare Lorandi e il vice Maurizio Lozzi -, le condizioni dell’acqua sono piuttosto tristi. I campioni prelevati a Spino e a Zelo avevano dei valori folli, specialmente per quanto riguarda i coliformi fecali. È possibile che ci sia un problema nella depurazione, una situazione che si è riscontrata anche in altri punti. Inoltre, la qualità del Brembo è peggiorata, questo ha inevitabilmente un riflesso sull’Adda». Gli appassionati dello Spinning hanno un archivio che conta più di 500 immagini, scattate non solo nel Lodigiano e in Lombardia, ma anche nel resto dell’Italia. Più di 500 “sgarbi” fatti nei confronti dei fiumi. «Potremmo davvero raccontare di tutto - dicono Lorandi e Lozzi -, infatti non c’è solo la questione della depurazione, ci sono anche i numerosi sversamenti, che arrivano sia dalle aziende che dall’agricoltura, oltre ai rifiuti abbandonati in acqua e sulle rive. A Spino abbiamo trovato un tubo che scarica direttamente in Adda, lavano delle cisterne di betoniere e poi tutto finisce in acqua». Spesso l’inquinamento si concentra proprio dove la squadra dello Spinning Club vorrebbe garantire la riproduzione della trota marmorata.«Abbiamo sempre trovato sensibilità e collaborazione di fronte alle nostre proposte - concludono Lorandi e Lozzi -, però riteniamo che sia necessario fissare delle tappe per il miglioramento delle acque». Dallo scorso aprile è nato il Comitato Adda Sud, una squadra di associazioni sempre più battagliere che hanno un solo obiettivo: difendere a spada tratta l’ambiente dall’assalto dei vandali.Fonte: Il Cittadino
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