Ogni giorno, o quasi, partiva da Melegnano per raggiungere San Donato e qui andava a zonzo per il comune sudmilanese. Passava da un bar all’altro, lungo le vie del centro e incontrava numerose persone. Ogni giornata aveva lo stesso “copione” per P.H.S., un marocchino di 48 anni, che per mantenere lui (di fatto disoccupato) e la sua compagna spacciava droga che nascondeva sottoterra al “Pratone”, proprio a due passi dal municipio e sotto gli “occhi” di centinaia di finestre che s’affacciano sul quadrilatero verde della città. Dopo un lungo pedinamento, che andava avanti da cinque giorni, due carabinieri in borghese l’hanno arrestato sequestrando 131 grammi di eroina e 2mila euro in contanti. L’uomo è stato processato per direttissima ieri presso il tribunale di Milano, dove gli è stata confermata la custodia in carcere a San Vittore visti i precedenti penali. Era infatti già stato condannato per detenzione di stupefacenti e gli erano inoltre stati tolti anche i figli per una situazione di difficoltà.Era sotto controllo. Alcune segnalazioni erano arrivate ai carabinieri, insospettiti dal fatto che il marocchino avesse quale unica occupazione quella di girare per la città apparentemente senza motivo. E nelle sue passeggiate si fermava sempre con gente diversa, con cui però s’intratteneva solo qualche attimo davanti ai bar. I militari gli si sono messi alle costole in borghese per non dare nell’occhio. Dopo cinque giorni hanno ricostruito l’attività illecita dell’uomo. Così, alla fine, non è rimasto altro da fare che programmare l’arresto proprio davanti al municipio, nel “Pratone”, dove il nordafricano andava ad approvvigionarsi di droga. Lo hanno bloccato lunedì quando, da sotto una zolla di terreno, ha estratto un tubo in plastica. Dentro c’erano 120 grammi di eroina purissima. Addosso ne aveva altri 11, mentre nella sua abitazione di Melegnano sono stati scovati 2mila euro in contanti che, secondo gli uomini dell’Arma, sono frutto dell’attività di spaccio. Nel nascondiglio sottoterra è stato recuperato anche un bilancino di precisione, mentre decine e decine di telefonate sono giunte sul suo cellulare durante le operazioni di recupero della droga. Erano presumibilmente i clienti, a testimonianza dell’ampia rete di compratori che si rivolgevano a lui. Ma al “Pratone” e presso l’abitazione di Melegnano non sono stati trovati altri stupefacenti. Lui portava con sé piccole quantità di droga prelevate dal tubo e le smerciava agli acquirenti incontrandosi con loro in via Libertà, nei pressi di un bar, oppure in via Europa e in via Gramsci. Dopo l’arresto è stato trattenuto presso le camere di sicurezza della compagnia dei carabinieri di San Donato e ieri è stato trasferito al carcere di San Vittore.Fonte: Il Cittadino
mercoledì 3 febbraio 2010
San Donato - In manette lo spacciatore del “Pratone” - L’operazione ha permesso di stroncare il traffico di droga, che l’uomo nascondeva nella grande area verde cittadina - Dopo i pedinamenti, i carabinieri arrestano un marocchino
Etichette:
Ambiente Italia,
Attività commerciali,
Contro la violenza,
Eventi sandonatesi,
Politica,
Rassegna Stampa,
San Donato Milanese
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento