Per la futura stazione di metropolitana leggera di via Tolstoj, di cui si parla da circa dieci anni, è partito il conto alla rovescia: entro il 28 febbraio il comune di San Giuliano, insieme alla Regione e ad una rosa di enti competenti dovrà tirare le fila, dando risvolti concreti al progetto sulla carta. Altrimenti la scommessa in nome della mobilità rischia di andare in fumo. Le scadenze furono definite nell’ambito della partita per lo sviluppo dell’area ex Blue Residence il cui iter ha trovato sbocco l’anno scorso con un Accordo di programma che fu sottoscritto dall’ex sindaco Marco Toni e dall’assessore regionale al territorio Davide Boni. In base all’accordo ufficiale, gli operatori privati dovranno finanziare la realizzazione di una struttura, prevista nell’area di via Tolstoj, dove in futuro dovrebbero fare tappa i convogli diretti verso la metropoli in base ad una programmazione di fermate frequenti e veloci. Gli obiettivi puntano infatti al decollo di un punto di interscambio che dovrebbe andare a vantaggio dei pendolari provenienti dalle zone a sud diretti verso Milano, grazie all’utilizzo dei binari della cosiddetta “linea lenta”, che in base alle ambiziose intenzioni dovrebbero trasformarsi in una sorta di metropolitana di superficie. Ma nel testo del documento, che nei mesi successivi alla sottoscrizione fu poi ratificato dal consiglio comunale, a tal proposito è specificato: «Qualora nell’arco temporale di 365 giorni dalla data del 28.02.2009 non vi fossero i presupposti per la realizzazione della stazione ferroviaria, l’importo delle “opere aggiuntive” pari a 3.048.448 euro che l’operatore è tenuto a corrispondere, debba essere impiegato per la realizzazione di altre opere infrastrutturali di livello sovracomunale». Dal quel momento non è arrivata più notizia di passaggi ufficiali. A tenere d’occhio i tempi, mostrando particolare preoccupazione, è l’associazione spontanea di cittadini “Promo Zivido”, che con un volantino dal titolo “A rischio la realizzazione della fermata ferroviaria di via Tolstoj”, ha promosso un incontro pubblico sull’argomento, che si terrà la sera del 9 febbraio alle 21 presso lo Spazio comune di Zivido (di fronte alla palestra). «L’avvio dell’alta velocità - fanno notare i cittadini -, permette di realizzare la tratta Rogoredo - Lodi completamente al servizio del Passante ferroviario S1, in pratica una metropolitana già pronta tra Lodi e Milano, oggi ancora ampiamente sottoutilizzato anche con il nuovo orario Fs entrato nel vigore nel dicembre scorso. Chiediamo ai cittadini e alle forze politiche di promuovere e sostenere le iniziative tese a rimuovere gli ostacoli per realizzare questa importante opera». I lamentati ritardi per la definizione di questa partita sono stati portati all’attenzione dalla minoranza anche nel corso del consiglio comunale di giovedì in cui le forze politiche si sono confrontate sulla mozione del Pdl, che è stata approvata all’unanimità, riguardo i disagi dei pendolari. Nel corso della discussione sia gli esponenti della lista “Fare bene la città”, che il capogruppo di Sinistra ecologia e libertà hanno fatto presente che i termini per dare certezze al nuovo servizio, che ha alle spalle un lungo iter, sono in via di scadenza. Dall’altra parte l’assessore ai trasporti Iginio Granata nel corso della seduta in aula ha sottolineato che sono previste altre due fermate dei treni, accennando proprio a quella di via Tolstoj e ad un’altra a Sesto Ulteriano. A questo punto, ulteriori sviluppi dovrebbero emergere nel corso dell’incontro pubblico, in cui i cittadini alzeranno un appello rivolto alla squadra di centrosinistra capitanata dal sindaco Gina Greco, ma anche alla Regione, a Trenitalia, alla Provincia e al comune di Milano, chiedendo un impegno concreto per dotare il territorio dello strategico servizio su cui non c’è più tempo da perdere.Fonte: Il Cittadino
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