Soluzioni in vista per sgravare via Caviaga da traffico e smog. Le misure sono state poste sul tappeto nel corso dell’incontro, che si è tenuto martedì sera in aula consiliare, legato alla stesura del programma di governo del territorio, in cui la squadra di tecnici che sta lavorando al corposo documento ha prospettato alcune alternative per risolvere i problemi più annosi. «L’accessibilità alle metropolitana - è stato ricordato - ha grosse criticità». Pertanto, la ricetta dovrebbe passare da una distribuzione del traffico tra via Caviaga, che verrebbe riservata a biciclette e pedoni, e via Fabiani, che ospiterebbe il transito degli autobus e dei mezzi di conducenti che accompagnano al terminal i passeggeri, con il coinvolgimento anche delle vie Fermi e Triulziana. Nell’insieme verrebbe così aperto un anello viabilistico, con sbocchi sulla via Emilia e sulle assi interne a San Donato. Completerebbe il quadro la realizzazione di una pista ciclabile di collegamento con via per Monticello. Altra pagina riguarda la Campagnetta, dove i recenti passaggi politici in cui sono state recepite le richieste dei cittadini, hanno sventato la temuta colata di cemento, con la prospettiva di un contenuto indice volumetrico, mediante l’ipotesi di un edificio di sei piani nella zona del parcheggio, a fronte del mantenimento a verde dell’area di 59 mila metri quadrati dell’ex canale navigabile, sebbene sia in gioco anche una ripartizione alternativa dei volumi. Riguardo invece i giardini urbani del domani, incasellati nel settore “ambiti di trasformazione ambientale”, oltre alla Campagnetta, si parla della valorizzazione dell’area di Poasco definita “Parco del ferro”, nonché del rilancio dell’area verde in prossimità del ristorante “Osterietta” e del parco di via Olona nel quartiere di Certosa. Per il momento l’attenzione è stata puntata su una panoramica, nell’ambito di un’impostazione di metodo, che è rimasta ingessata nei tecnicismi. E i cittadini per intervenire hanno dovuto prenotarsi prima che iniziasse l’illustrazione, a cui è seguita la carrellata di interventi. In particolare, residenti e politici hanno chiesto alcune specifiche in merito ad esempio all’impostazione viabilistica che assumerà il comparto del nuovo palazzo uffici Eni (che in realtà sarà una cittadella di quattro ingombri, compreso un palazzo di 12 piani corredata di parcheggi e altri servizi), nonché delle sorti previste per lo stabilimento dismesso della ex Carte valori, che è già stato fucina di problemi di sicurezza, a seguito di un’occupazione abusiva da parte di senza tetto. Gli interrogativi sono stati riuniti in una sequenza di risposte finali riguardo a temi che in ogni caso dovranno essere ripresi, in una fase in cui l’attenzione si concentrerà sui singoli quartieri. Per il momento infatti l’impostazione rimane generale, in quanto nella stessa serata è stata toccata una carrellata di argomenti: dalla nuova bretella, ai parcheggi di via Parri, dalle stazioni ai comparti produttivi, rispetto ai quali dovranno seguire approfondimenti. La nuova tappa della staffetta da cui dovrebbe sortire la programmazione della San Donato futura ha in ogni caso contato su un’elevata partecipazione di sandonatesi.Fonte: Il Cittadino
giovedì 29 aprile 2010
San Donato - Traffico in via Caviaga, soluzioni in vista - Numerosi gli interventi e i quesiti dei residenti sul Piano di governo del territorio in discussione in consiglio comunale - Anello viabilistico con sbocchi sulla statale e una pista ciclabile
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