«L’inceneritore? Facciamolo a Melegnano». La proposta shock è arrivata da Andrea Caliendo, leader del gruppo indipendente che sostiene la maggioranza di centrodestra guidata dal sindaco Vito Bellomo. Durante il consiglio comunale di giovedì sera, infatti, Caliendo ha preso posizione su un argomento di stretta attualità, dopo la recente manifestazione (partecipata anche da Melegnano) contro la realizzazione di un inceneritore ad Opera, un impianto assai contestato. «L’inceneritore potrebbe essere realizzato a Melegnano o nei comuni immediatamente confinanti - ha esordito Caliendo tra la sorpresa generale -. Penso in particolare alla creazione di un consorzio partecipato da Melegnano e dalle altre amministrazioni del Sudmilano, che otterrebbero numerosi vantaggi da un’operazione di questo tipo. Non dimentichiamo infatti che lo smaltimento dei rifiuti è diventato un problema sempre più urgente per la nostra società, destinato ad aggravarsi ulteriormente nei prossimi anni. Ecco perché non possiamo far finta di nulla. La presenza di un inceneritore rimpinguerebbe le casse comunali, che versano ormai in condizioni critiche - ha proseguito il leader del gruppo indipendente -. Senza contare che i rifiuti bruciati sarebbero trasformati in energia elettrica e calore, che sarebbero destinati a Melegnano e agli altri comuni facenti parte del consorzio». Andrea Caliendo, insomma, non sembra avere dubbi. «Anche perché stiamo parlando di impianti ormai sicuri - ha chiarito -, che non avrebbero alcun impatto negativo per l’ambiente». Resta da decidere dove installare l’eventuale inceneritore, anche perché Melegnano non sembra disporre di terreni adatti. «Occorre individuare una zona piuttosto isolata della città - ha ribadito ieri mattina Caliendo -. Si potrebbe pensare all’area in fondo al quartiere Giardino ai confini con il comune di Cerro». Nel frattempo, incalzato dall’ex sindaco Pietro Mezzi (oggi capogruppo consiliare di Melegnano sostenibile), giovedì sera l’assessore Denis Zanaboni (segretario locale della Lega nord) ha chiarito la posizione di palazzo Broletto in tema di inceneritori. «Non siamo contrari tout court, purché però non sorgano all’interno del Parco Agricolo Sudmilano e siano il frutto di una reale concertazione con i singoli enti locali - ha dichiarato l’assessore lumbard -. Ed ovviamente nel caso di Opera questi presupposti non sussistono in alcun modo». Concetti ribaditi ieri dal sindaco Bellomo: «L’individuazione dell’area dove realizzare il termovalorizzatore è un tema certamente complesso, ma non possiamo nascondere la testa sotto la sabbia - ha affermato il primo cittadino di Melegnano -. Perché il problema dello smaltimento dei rifiuti è sotto gli occhi di tutti». Sul fronte delle opposizioni, invece, il capogruppo di Sinistra, ecologia e libertà Tommaso Rossi ha bocciato in toto la proposta di Caliendo: «Diciamo un secco no all’inceneritore senza se e senza ma».Fonte: Il Cittadino
sabato 1 maggio 2010
Melegnano - «L’inceneritore? Al quartiere Giardino» - «Un consorzio otterrebbe notevoli vantaggi e questi impianti sono sicuri». Il sindaco: «Il problema è reale, non va nascosto» - Proposta shock del consigliere di area centrodestra Caliendo
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