Veleno killer in campagna, moria di cani e gatti. L’allarme arriva dai cittadini di Guzzafame, frazione di Senna Lodigiana, che tra martedì e ieri hanno perso alcuni dei loro affezionatissimi animali perché avvelenati da ignoti: «Qui da noi tutti hanno cani e gatti, ma allo stesso tempo si vocifera che la loro presenza dia fastidio a qualcuno. Il timore è che persone senza scrupoli stiano spargendo veleni liberamente, anche se è contro la legge, nei pressi dell’argine» si sfoga Laura Soresi.I tre animali che hanno pagato e stanno pagando le conseguenze di questi gesti insensati sono: Snack, l’incrocio con un labrador di Simona Strazzuso morto ieri notte all’età di 9 anni tra atroci sofferenze; Rex, meticcio di piccola taglia, nero e marrone, a pelo corto, di proprietà di Giuseppe Carmine Caputi che, a soli 2 anni, si trova ricoverato presso la clinica veterinaria di Codogno in condizioni serie; Lillà, il micio bianco adottato dalla famiglia Soresi un anno fa, dopo l’abbandono da cucciolo e morto ieri perché distrutto dalle convulsioni.Guzzafame è una via che porta all’argine del Po. Gli animali avvelenati hanno girato soli a partire dal civico 32 ed è in questo tratto di campagna che c’era il veleno: «Quindi invitiamo i padroni a stare attenti e i genitori a tenere d’occhio i propri bambini perché il pericolo di ingerire sostanze dannose non va sottovalutato» proseguono i residenti.La questione è stata segnalata sia presso la caserma dei carabinieri di Orio Litta che in municipio. Così, ieri mattina, il sindaco Francesco Antonio Premoli, certificati medici degli animali alla mano, ha eseguito un sopralluogo con la polizia locale: «Ho tre cani e so cosa vuol dire volergli bene come fossero componenti della famiglia, mi dispiace molto per l’accaduto. Ma purtroppo da sindaco non posso fare altro che tener controllata l’area e consigliare massima attenzione. Sul posto al momento non ho trovato nulla, ma non è escluso che qualcuno utilizzi questi veleni per allontanare volpi, corvi e nutrie. Mi auguro che in futuro ciò non accada più». Dello stesso parere anche il medico Andrea Calderone della clinica veterinaria «Città di Codogno», che insieme al collega Flavio Bonvicini e al veterinario codognese di via Carducci Vittorio Fusco ha preso in cura le bestiole di Senna: «Purtroppo Snack non è sopravvissuto, ma Rex sta meglio e dovrebbe cavarsela. Spero che si arrivi a punire chi, al di fuori di ogni regola e contro la legge, sparge queste esche velenose. Ci sono già capitati altri casi di morti dovute a miscele di diserbanti simili a bocconcini e i sintomi sono chiari: convulsioni, bava, sistema nervoso compromesso, vomito e dissenteria acuta. Il consiglio è quello di tenere il più possibile cani e gatti lontano dagli argini e dai fossi e di utilizzare il guinzaglio». Purtroppo il fenomeno è difficile da contrastare perché spesso sono gli stessi animali a trasportare le esche avvelenate da un luogo all’altro e questo rende difficile la loro localizzazione. La compagnia carabinieri di Codogno intanto fa sapere che l’avvelenamento viene considerato “accidentale”, perché avvenuto nei campi e quindi al momento non è possibile procedere in alcun modo se non allertare l’Azienda sanitaria locale di Lodi. La speranza è che qualcuno conosca gli autori di questi “spargimenti killer” e li indichi alle forze dell’ordine, anche anonimamente, per fare giustizia.Fonte: Il Cittadino
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