mercoledì 7 luglio 2010

San Donato - Poste, proteste per il taglio dell’orario - Ora gli sportelli chiudono alle 17.45, mentre in precedenza si potevano ritirare assicurate e raccomandate fino alle 19 - L’assessore Amé assicura che si farà portavoce presso l’azienda

«Sulla riduzione di orario per il ritiro di raccomandate e assicurate, interverrò personalmente con le Poste Italiane, per chiedere il ripristino della chiusura dello sportello alle 19, come avveniva in passato a San Donato». L’assessore con delega ai tempi e orari della città Ilaria Amé, una volta raccolte le segnalazioni dei residenti che si sono rivolti al comune lamentando la scomodità di un servizio che con le nuove disposizioni si interrompe alle 17 e 45, con un anticipo di un’ora e un quarto rispetto al passato, si mostra pronta a fare pressioni, con l’obiettivo di riportare i ritmi alle vecchie abitudini. Del resto, alcuni cittadini sandonatesi nei giorni successivi all’inaugurazione dei locali ristrutturati con cui ha debuttato la posta centrale di piazza Dalla Chiesa, si sono immediatamente resi conto di una contrazione delle lancette che non va propriamente a loro beneficio. Nonostante infatti sia stata mantenuta l’apertura del sabato mattina, per i lavoratori è venuta meno la comodità di fare un salto negli uffici dopo una giornata di lavoro. Conferma l’assessore che c’è anche chi si è rivolto al comune, lamentando una disposizione che ha in generale incontrato il disappunto degli utenti. Se l’ufficio stampa di Poste Italiane nelle scorse settimane dal canto suo ha sottolineato che l’accorciamento degli orari è compensato da una miglior organizzazione, con due sportelli dedicati a questo specifico servizio al fine di “tagliare” le code, i cittadini continuano a vedere la novità introdotta come uno svantaggio, che non aiuta certo le maratone quotidiane di coloro che devono conciliare un’agenda fitta di impegni. Di fronte a un punto di riferimento per la corrispondenza che è rimesso a nuovo, con una serie di migliorie strutturali, ma non solo, si è dunque aperto un margine problematico, che a breve vedrà anche scendere in campo l’esecutivo di centro destra. «Mi farò portavoce delle istanze che ho ricevuto personalmente - sottolinea l’assessore Amé commentando la situazioni -, in quanto l’impegno del mio assessorato va proprio nella direzione di agevolare i ritmi delle famiglie, cercando di incidere positivamente sulle esigenze di maggior flessibilità che impone la società odierna. In quest’ottica apriremo anche dei tavoli di confronto alla presenza di alcune realtà locali, con l’impegno di avvicinare i servizi, anche quelli erogati dai privati, alla collettività». Viste le prospettive, tornando al caso specifico, la necessità di dover anticipare il ritiro di raccomandate, assicurate e atti giudiziari, per molti è stato visto come un passo indietro. Per ulteriori novità, occorrerà attendere quindi l’esito di confronti in cui la giunta chiederà a Poste Italiane un aggiustamento degli orari, al fine di dare risposte a coloro che all’uscita degli uffici si aspettano che le serrande dei servizi siano ancora alzate.Fonte: Il Cittadino

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