giovedì 3 febbraio 2011

Lodi - Boschi e filari tagliati e non più ripiantumati

Cresce la preoccupazione nel nostro territorio, da parte di coloro che hanno a cuore l’ambiente lodigiano, per gli alberi tagliati che non vengono più ripiantumati. Da trent’anni a questa parte è in atto il taglio sistematico di tutti i filari che caratterizzavano la campagna lodigiana. La storica “piantata” tra un campo e l’altro non esiste più. I campi sono diventati estensioni desolate, al punto che nelle notti limpide alla periferia dei paesi si osservano con chiarezza tutti i centri abitati vicini, anche se distanti una decina di chilometri l’uno dall’altro. Si taglia, si taglia, non si ripiantuma, da decenni, anche perché non esiste alcuna legge che impone di ripiantumare un albero tagliato in mezzo ai campi.Fino a qualche tempo fa i confini del Parco Adda Sud potevano essere individuati senza problemi, da chiunque: dove avevano inizio gli alberi incominciava il parco, dove gli alberi non c’erano il parco finiva. Lì, dentro il parco, la legge prescrive che chi taglia deve ripiantumare. Ma da qualche tempo a questa parte non è più così. È infatti in atto - e questo ci viene segnalato da tanti lettori del “Cittadino” - un taglio sistematico dei filari, dei boschi, degli alberi isolati situati all’interno del Parco Adda Sud. Filari e boschi che poi non vengono più ripiantumati come prescritto. È sufficiente fare quattro passi all’interno del parco per accorgersi, sulle rive dei fossi, le ceppaie rimaste a testimonianza che lì fino a un recente passato esisteva un filare di alberi giunti a maturazione, alberi giustamente tagliati, ma non più ripiantumati.L’area del Parco Adda Sud è molto vasta, i dipendenti dell’ente sono numericamente ridotti all’osso. A questo punto varrebbe la pena, da parte dei dirigenti del Parco, trovare altre formule per eseguire un controllo a tappeto su tutte le autorizzazioni concesse negli ultimi dieci anni riferite al taglio dei boschi e dei filari, per valutare se i proprietari hanno rispettato le prescrizioni ricevute. Le persone che si sono rivolte al “Cittadino” in numerose occasioni temono che tanti lodigiani e cremonesi, da Rivolta d’Adda a Maccastorna, abbiano fatto i furbi.Fonte: Il Cittadino

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